Plasmodio: sostanza piu' o meno fluida, fertile, caratteristica di molti Myxomiceti

Plasmodio: dal greco plàsma = cosa formata, figura. In Fisiologia il plasma è il costituente liquido del sangue in cui sono immersi i vari globuli bianchi e rossi.



 

In Micologia il termine plasmodio è impiegato per i Myxomiceti; rappresenta la sostanza più o meno fluida e fertile risultante dall’unione di più cellule che, perdendo le loro pareti divisorie, si fondono assieme in una unica cellula più grande, plurinucleata. In seguito alla maturazione delle spore tale fluidità scompare; infatti il plasmodio iniziale (fase di "plasmodio") si trasforma in una massa pulverulenta contenente le spore mature e altri elementi sterili e che può essere racchiusa in uno sporangio (fase di "sporangio").

 

 

 

Consultare anche le schede su Introduzione alla Sistematica e Tassonomia e, in particolare, Myxomycota.

 

 

 

 

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Plasmodio aranciato, opalescente, che fuoriesce da alcuni esemplari spaccati di  Lycogala terrestre  Fr.; foto di Angelo Mariani

 

 

 

 

 

 

 

Plasmodio aranciato visibile a sinistra in Lycogala terrestre; foto di Mauro Cittadini

 

 

 

 

 

 

 

 

Plasmodio che fuoriesce da esemplari di Lycogala terrestre; foto di Giorgio Melzi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Plasmodio aranciato che fuoriesce dalla pellicola lacerata (a destra) di

Lycogala epidendrum  (J.C. Buxb. ex L.) Fr.; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Plasmodio rosaceo contenuto all’interno delle piccole strutture globose di

Trichia decipiens  (Pers.) T. Macbr.; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Plasmodio rosaceo contenuto all’interno delle piccole strutture globose di  Trichia decipiens; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Plasmodio opalino  fuoriuscito dalle singole globosità in seguito alla loro rottura. Trichia decipiens; foto di Mauro Cittadini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Plasmodio fuoriuscito dalle singole globosità in seguito alla loro rottura con le dita.

Trichia decipiens; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fase di "sporangio": il plasmodio ormai è trasformato in una massa pulverulenta contenente le spore mature e pronte per essere rilasciate in ambiente.

Trichia decipiens; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In  Tubulifera arachnoidea  Jacq. il plasmodio è racchiuso in una moltitudine di "tubicini" appressati l'un l'altro. Foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tubulifera arachnoidea; basta appena sfiorare i "tubicini" che si "rompono", col plasmodio liquido che fuoriesce. Foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In  Fuligo septica  (Linné) Wiggwrs  il plasmodio è giallo, esposto all'aria; apparentemente di una certa consistenza, in realtà è di consistenza evanescente, quasi "schiumosa": infatti è sufficiente sfiorarlo con un dito perché diventi molliccio e fluido; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Plasmodio lattiginoso-opalescente di  Fuligo cinerea  (Schwein.) Morgan  che si è depositato su di un rametto; foto di Giorgio Melzi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Plasmodio inizialmente opalescente in immaturi  Physarum pusillum  (Berk. & M.A. Curtis) G. Lister; foto di Giorgio Melzi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Stessa specie precdente, con soggetti che stanno maturando: il plasmodio comincia a prendere un colore rossiccio a causa della maturazione delle spore.

Foto di Giorgio Melzi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Di consistenza evanescente e spugnosa-schiumosa è  Fuligo rufa  (Pers.); in sezione si nota il plasmodio giallo con la consistenza di un "budino" molliccio.

Foto di Pietro Curti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Plasmodio aranciato che fuoriesce dalla pellicola lacerata di  Lycogala epidendrum; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.