Caesareus / Caesarea (Pag. 1): di Cesare; degno dell'Imperatore

Caesareus / a: dal latino  caesareus = di Cesare, degno dell’Imperatore.


  

In Micologia è epiteto specifico di poche specie:  Boletus caesareus   Fr.;  Suillus caesareus  (Fr.) Kuntze e (soprattutto) dell'ottimo commestibile  Amanita caesarea  (Scop. : Fr.) Pers.

 

Per ulteriori immagini vedere alle successive Pag. 2, Pag. 3, Pag. 4 e Pag. 5.


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Amanita caesarea   (Scop. : Fr.) Pers.; dal TUTTO FUNGHI  Pag. 225, Scheda n° 116:

“Questo fungo ama in particolare i siti soleggiati e caldi, con esposizione a sud, in particolare radure e aperture boschive. Per l’insieme delle situazioni descritte non è raro trovarlo ai margini dei sentieri boschivi più aperti e soleggiati. Spesse volte può essere parassitato da un ifomicete (fungo che cresce parassita su altro fungo): si tratta di  Mycogone rosea che riveste la superficie di  Amanita caesarea  con una sorta di muffa rosa; in questi casi si sconsiglia tassativamente la raccolta e il consumo degli esemplari interessati dal processo di parassitismo.”

 

Nel linguaggio popolare e dialettale  Amanita caesarea  è conosciuta soto vari epiteti; solo per fare qualche esempio: 

Ovolo, Ovolo buono, Lovolo, Allovolo,   Cocco, Cocc, Cocca, Coccolo, Coccola,   Bragaldo  (in Trentino).

 

 

 


Confronto tra la sezione di un ovolo di  Amanita caesarea (a destra) e la sezione di un ovolo della mortale Amanita phalloides  (Vaill. ex Fr.) Link (a sinistra).

In sezione sono evidenti i bordi di colore arancione del futuro esemplare adulto in  Amanita caesarea  mentre si presenta tutto bianco l’interno dell’ovolo di  Amanita phalloides.

Anche i profili sono diversi: base attenuata e apice più largo (profilo detto anche "obovato") in  Amanita caesarea, base più larga e apice attenuato in  Amanita phalloides.

Nonostante la possibilità di riconoscimento a partire già dall’ovolo, la legge e il buon senso vietano la raccolta e il consumo di ovoli chiusi di  Amanita caesarea  sia per ovvi motivi di sicurezza personale (l’errore può essere sempre in agguato, così come particolari condizioni ambientali possono alterare alcuni caratteri di riconoscimento), sia per permettere all’Amanita caesarea di concludere il proprio ciclo arrivando a produrre spore mature da diffondere in ambiente per la salvaguardia della specie.

Foto e commento di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

Volva con ampio orlo lobato in  Amanita caesarea; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

Ovolo (sulla sinistra) che comincia a “schiudere”, lacerando il "guscio" costituito dal velo generale.

Amanita caesarea; foto di Mario Iannotti



 

 

 

 

A sinistra un ovolo cha ha appena fatto capolino, a destra un ovolo quasi del tutto schiuso e, al centro, il fungo che prende forma. Amanita caesarea; foto di Mauro Cittadini

 

 

 

Giovane  Amanita caesarea; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

Orlo del cappello, a maturità, nettamente striato; Amanita caesarea; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

Volva sacciforme in  Amanita caesarea; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

La volva è ampia, spessa e membranacea a forma di sacco; il gambo è di colore tipicamente giallo, come la carne.

Amanita caesarea; foto e commento di Tomaso Lezzi

 

 

 

Amanita caesarea; foto di Gianni Bonini

 

 

 

Amanita caesarea; foto di Marcello Boragine

 

 

 

Amanita caesarea; foto di Gianni Bonini

 

 

 

Amanita caesarea; foto di Giuseppe Vanoli

 

 

 

Amanita caesarea; foto di Gianni Bonini

 

 

 

Amanita caesarea; foto di Tomaso Lezzi

 

 


 

 

 

Amanita caesarea; foto di Gianni Bonini

 

 

 

Vetuste  Amanita caesarea; foto di Massimo Mantovani

 

 

 

 

Amanita caesarea; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

Primordio (ovolo) di  Amanita caesarea  con due giovani esemplari; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

Il velo parziale, che darà forma all'anello sul gambo, è ancora intatto e protegge le lamelle in

Amanita caesarea; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

Amanita caesarea; foto di Massimo Mantovani

 

 

 

Amanita caesarea; foto di Massimo Mantovani

 

 

 

Amanita caesarea; foto di Gianni Bonini

 

 

 

Amanita caesarea; foto di Gianni Bonini

 

 

 

La presenza del parassita  Mycogone rosea  Link  è evidente soprattutto nella volva di questo esemplare sezionato di   Amanita caesarea; l'odore dell’ovolo diventa, inoltre, molto sgradevole, putrido come di uovo marcio; foto di Alessandro Francolini

 

 

 Amanita caesarea; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.