Impudicus / Impudica / Impudicum (Pag. 1): impudico, senza pudore

Impudicus / a / um: aggettivo latino = impudico, senza pudore.

 

In Micologia è epiteto specifico di alcune specie, tra cui: Collybia impudica  (Fr.) Singer  =  Gymnopus impudicus  (Fr.) Antonín, Halling & Noordel. che, attualmente è considerato nome prioritario; Phallus impudicus  L. : Pers.; Phallus impudicus  L. : Persoon var.  pseudoduplicatus Andersson; Agaricus impudicus  (Rea) Pilát; Hygrophorus impudicus  Velen.; Platygramme impudica   (A.W. Archer) A.W. Archer;  Tricholoma impudicum   Velen.; Lachnum impudicum   Baral; ecc.

 

 

In particolare  Phallus impudicus   L. : Pers.  è considerata  specie tipo  del Genere Phallus.

 

 

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Phallus impudicus   L. : Pers.; dal  TUTTO FUNGHI  Pag. 349, Scheda n° 228: “Allo stadio adulto è pressoché inconfondibile per forma e odore. Allo stadio di uovo può essere grossolanamente confuso con qualche giovane  Amanita. La consistenza gommosa e la sezione fugano subito ogni dubbio.

L’odore sgradevole attira mosche e altri insetti che, nutrendosene, diventano inconsapevolmente i diretti diffusori delle spore.”

 

 

Il simile  Phallus hadriani  ha volva rosa-violacea, odore meno nausabondo e predilige fruttificare su terreni incolti e leggermente sabbiosi, in pianura o collina; mentre  Phallus impudicus  ha volva bianca e predilige habitat boschivo, frequentemente in faggeta.


 

Ovolo di  Phallus impudicus; in questo stadio tale specie ancora non ha sviluppato l'odore fecale, nauseante e stomachevole tipico della maturità; il suo odore è comunque sgradevole e rafanoide; foto di Marika Ligure

 

 

 

 

Ovolo di  Phallus impudicus  in sezione longitudinale. Le frecce a sinistra, dall’alto in basso rispettivamente, indicano l’esoperidio (sottile, di colore da biancastro a ocraceo, spesso screpolato e areolato), il mesoperidio (spesso, gelatinoso e di colore ocraceo) e l’endoperidio (sottile, biancastro, collegato in basso all’esoperidio e in alto collegato alla struttura interna bianca e cava -ricettacolo- che si sta formando; tale parte superiore del ricettacolo, indicata con la freccia a destra, darà adito all’anellino bianco ben visibile all'apice del cappello negli esemplari maturi). Foto di Pietro Curti

 

 

 

 

Sezione trasversale (“equatoriale”) dell'ovolo di  Phallus impudicus; foto di Luigi Minciarelli. Indicati dalle frecce a sinistra vi sono i tre strati del peridio (dall’alto verso il basso: esoperidio, esterno e a contatto con l’ambiente; mesoperidio, gelatinoso e marroncino; endoperidio, interno e a contatto con la gleba verdastra in maturazione). Con le frecce a destra, dall’alto in basso, sono indicati: la gleba verdastra che porterà a maturazione le spore; il ricettacolo bianco che sviluppandosi in altezza lacererà il peridio portando all’esterno la gleba; la cavità interna del ricettacolo. 

 

  


 

Esemplare adulto, con la gleba maleodorante ormai quasi del tutto asportata dal cappello da mosche e altri insetti;

 Phallus impudicus; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

Mosca attirata dagli ultimi rimasugli della gleba verdastra in  Phallus impudicus; ben visibile l'anellino bianco all'apice del cappello, creato dalla parte alta del ricettacolo in espansione. Foto di Alessandro Francolini

 

 

 

Ovolo di  Phallus impudicus  con l’evidente cordoncino miceliare; foto di Marika Ligure

 

 

 

Sezione longitudinale di  Phallus impudicus; foto di Marika Ligure

 

 

 

 


 

Agaricus impudicus  (Rea) Pilát; un Agaricus decisamente molto variabile nel suo aspetto morfo-cromatico. Ha odore  cinarico, come di Lepiota cristata, soprattutto alla base del gambo. Di solito la specie non presenta viraggi molto accentuati nella carne; viceversa è molto evidente (vedi esemplare a sinistra nella seguente foto) l'arrossamento delle lamelle alla contusione, caratteristica tipica di questa specie. Possibile la confusione con Agaricus porphyrizon che tuttavia ha carne ingiallente e odore cianico (di mandorle amare). Foto e commento di Felice Di Palma

 

  

 

Agaricus impudicus; foto di Felice Di Palma


 


 

 

Collybia impudica   (Fr.) Singer  =  Gymnopus impudicus  (Fr.) Antonin, Halling & Noordel.; specie di piccole dimensioni e dall'odore pronunciato di cavolo marcio e caratterizzata da spore ellissoidali o a forma di lacrima e dalla presenza di cheilocistidi sul filo della lamella. La presenza dei cheilocistidi permette di distinguerla dalla vicina  Gymnopus graveolens. Si osserva tuttavia che quest'ultimo binomio è considerato attualmente sinonimo di  Gymnopus impudicus. Foto e commento di Massimo Biraghi

 

 


 

 

 

 

 

 

 

Collybia impudica = Gymnopus impudicus; foto di Massimo Biraghi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Phallus impudicus; foto di Giuseppe Vanoli

 

 


 

La volva-peridio (il vecchio "guscio" dell'ovolo) rimasta ai piedi del ricettacolo in  Phallus impudicus; foto di Alessandro Francolini

 

 


Nugolo di mosche attirate dalla gleba maleodorante di  Phallus impudicus; saranno le mosche le involontarie

disseminatrici in ambiente delle spore di cui è ricca la gleba. Foto di Marika Ligure

 

 

 

Ovolo di  Phallus impudicus; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

Phallus impudicus; foto di Pietro Curti

 

 

 

Il ricettacolo fuoriuscito dalla volva:  Phallus impudicus; foto di Pietro Curti

 

 

 

Ricettacolo spugnoso  di  Phallus impudicus; foto di Pietro Curti

 

 

 

Gleba verde e maleodorante, con lembi biancastri del peridio che vi sono rimasti attaccati. Phallus impudicus; foto di Pietro Curti

 

 

 

Phallus impudicus; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

Sezione di  Phallus impudicus; il ricettacolo bianco e spugnoso è internamente cavo; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

Il lembo biancastro che si trova sopra la gleba fa parte del “guscio” (peridio) dell’ovolo che il ricettacolo, nella sua erezione, ha strappato e innalzato assieme al cappello. Phallus impudicus; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

Mosche all’assalto della gleba di  Phallus impudicus; foto di Marika Ligure

 

 

 

Ecco come si presenta il cappello quando gli insetti hanno portato via tutta la gleba; in evidenza i piccoli alveoli (che formano una vera e propria mitrache ospitavano la gleba. Phallus impudicus; foto di Mauro Cittadini

 

 

Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.