Lividus / Livida / Lividum (Pag. 1): livido, plumbeo, smorto
Lividus / a / um: aggettivo latino = livido, plumbeo, smorto; in riferimento al colore.
In Micologia è epiteto specifico di molte specie, tra cui: Cabalodontia livida (Fr. ex Burt) Piatek; Mollisiella livida (Bacc.) Sacc. & D. Sacc.; Pezicula livida (Berk. & Broome) Rehm; Phlebia livida (Pers.) Bres.; Russula livida Beeli; Dyrithium lividum (Fr.) M.E. Barr; Physarum lividum Rostaf.; Entoloma lividum (Bull.) Quélet [= Entoloma sinuatum (Bull. : Fr.) P. Kumm. che, attualmente, è considerato nome prioritario]; Lycoperdon lividum Persoon; Gyrodon lividus (Bull. : Fr.) P. Karsten; Penicillium lividum Westling; Loweporus lividus (Kalchbr. ex Cooke) J.E. Wright; Paxillus lividus Cooke; ecc.
In particolare Entoloma lividum (Bull.) Quél. = Entoloma sinuatum (Bull. : Fr.) P. Karst. è consideratata specie tipo del Genere Entoloma. Per ulteriori immagini di questa specie vedere alla voce Sinuatum.
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Per ulteriori immagini vedere alla successiva Pag. 2.
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Gyrodon lividus (Bull. : Fr.) P. Karsten; per informazioni sulle sue caratteristiche vedere alla voce riguardante il Genere Gyrodon in quanto Gyrodon lividus è l'unica specie di tale Genere reperibile in Europa. Foto di Federico Calledda
Imenoforo di Gyrodon lividus; foto di Federico Calledda
Gyrodon lividus; foto di Pietro Curti
Primo piano del viraggio intenso che si produce nei pori alla minima corrusione in Gyrodon lividus; foto di Pietro Curti
Gyrodon lividus; foto di Pietro Curti
Gyrodon lividus; foto di Luigi Minciarelli
Imenoforo di Gyrodon lividus; si notano i pori con i dissepimenti irregolarmente dentellati; foto di Luigi Minciarelli
La sezione mostra il viraggio, che scompare in tempi abbastanza veloci, dell'ordine di pochi minuti. Gyrodon lividus; foto e commento di Tomaso Lezzi
Ingrandimento dei pori, allungati, dentellati e labirintiformi, di un esemplare maturo di Gyrodon lividus; foto di Tomaso Lezzi
Lycoperdon lividum Persoon; molto vicino a Lycoperdon pyriforme (lignicolo) dal quale si differenzia per la crescita terricola, nelle radure e luoghi aperti al margine del bosco. Inoltre la sublgeba di Lycoperdon lividum a maturità diventa bruno-tabacco, con riflessi anche violacei, mentre in Lycoperdon pyriforme la sublega rimane bianca. Come Lycoperdon pyriforme, presenta la caratteristica conformazione dell'esoperidio verrucoso-granuloso, senza aculei o con rari aculei malformati allo stadio giovanile. Foto e commento di Pietro Curti
Lycoperdon lividum; foto di Felice Di Palma
Lycoperdon lividum; foto di Pietro Curti
Lycoperdon lividum; foto di Pietro Curti
Superficie verrucosa-granulosa e rari aculei in Lycoperdon lividum; foto di Pietro Curti
Entoloma lividum (Bull.) Quélet = Entoloma sinuatum (Bull. : Fr.) P. Kumm. (attualmente considerato nome prioritario); specie medio-grande dall’aspetto multiforme reperibile presso latifoglie con preferenza di Quercia e Faggio. Si può presentare con cappello da conico ad appianato, anche difforme e con gibbosità più o meno marcate, con margine da regolare a lobato e sinuoso; il gambo è anch’esso molto variabile nella forma: flessuoso, slanciato, cilindrico ma anche tozzo, obeso, claviforme, bulboso, di solito tipicamente incurvato alla base.
Per il riconoscimento sul campo può essere d’aiuto la colorazione generale che verte su toni chiari più o meno uniformi: cappello (biancastro, color cenere, ocra, grigio-bruno chiaro) con riflessi sericei e munito di fini fibrille radiali; gambo (di solito biancastro con sfumature giallastre a maturità) pruinoso-fioccoso all’apice, e munito di fibrille sericee longitudinali.
La carne è soda e compatta, con odore forte che, nei giovani esemplari, può variare dal cocomerino a quello di farina fresca o di noci acerbe. In età acquista odore nauseante e disgustoso di farina rancida o cimicino; con sapore analogo.
Ancor più della colorazione occorre prestare attenzione alle lamelle che si presentano più o meno smarginate e poi libere al gambo, di colore crema all’inizio, poi rosa sempre più scuro fino a rosa-salmone alla sopraggiunta maturazione delle spore. La sporata è di un bel colore rosa carico.
Questi caratteri dovrebbero essere sufficienti sia per inquadrare la specie sia per evitare la confusione con Clitocybe nebularis (lamelle bianche, più o meno decorrenti sul gambo, odore caratteristico ma non di farina) che è comunque specie ormai ritenuta sospetta di tossicità.
La sua tossicità e pericolosità ha indotto i francesi a chiamarlo popolarmente col nome di "Le perfide" ("Il perfido").
Dal TUTTO FUNGHI Pag. 242, Scheda n° 130: “Tossico. Provoca disturbi gastrointestinali acuti e intensi, con possibili complicanze in relazione alla quantità ingerita. I francesi lo chiamano “le perfide” perché il suo aspetto invitante e il buon sapore e odore in gioventù possono indurre in tragico errore di superficialità il principiante che, attratto dall’aspetto gradevole, potrebbe raccoglierlo e incautamente consumarlo.”
Vedere, per ulteriori immagini, alla voce Sinuatum.
Consulta Micotossicologia - Intossicazioni da Funghi; a cura del dott. Claudio Angelini e, in particolare, Sindrome gastrointestinale o resinoide (riservato ai Soci A.M.I.N.T.); oppure vedere il Tutto Funghi da Pag. 73.
Entoloma lividum = Entoloma sinuatum; foto di Federico Calledda
Entoloma lividum = Entoloma sinuatum; foto di Mauro Cittadini
Entoloma lividum = Entoloma sinuatum; foto di Alessandro Francolini
Entoloma lividum = Entoloma sinuatum; foto di Felice Di Palma
Entoloma lividum = Entoloma sinuatum; foto di Alessandro Francolini
Sporata rosa su Entoloma lividum = Entoloma sinuatum; foto di Alessandro Francolini
Entoloma lividum = Entoloma sinuatum; foto di Massimo Mantovani
Entoloma lividum = Entoloma sinuatum; foto di Massimo Biraghi
Entoloma lividum = Entoloma sinuatum; foto di Mario Iannotti
Entoloma lividum = Entoloma sinuatum; foto di Massimo Biraghi
Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.