Peritecio (Pag. 1): piccolo sporoforo degli Ascomiceti; a forma globosa o ampolliforme, racchiude l' imenoforo al suo interno e si collega con l' esterno tramite l' ostiolo

Peritecio: dal prefisso greco perì = intorno; e dal greco thêke = scrigno, ricettacolo, cofanetto. Quindi, alla lettera: attorno al ricettacolo; attorno al tecio (nel senso di imenio).


 

Così viene detto lo sporoforo degli Ascomiceti che hanno l’imenoforo racchiuso entro un piccolo involucro di varia forma (globosa, lenticolare, ampolliforme, clavata). Il peritecio è in contatto con l’esterno tramite una piccola apertura posta all’apice e denominata ostiolo; l’interno è cavo e sulle sue pareti si trova l’imenio (detto anche tecio) con gli aschi monotunicati (la struttura simile al peritecio ma che porta nell’imenio aschi bitunicati si dice pseudotecio). La cavità centrale in cui si forma l'imenio è detta solitamente ventre. In alcune specie, tra il ventre e l'ostiolo si può osservare uno stretto passaggio di varia conformazione, detto collo, da cui devono passare le spore prima di arrivare all'ostiolo ed essere disperse in ambiente.


 

La parete esterna del peritecio è detta stroma ed è, di solito, di consistenza abbastanza dura.


 

Molti periteci non nascono isolati ma formano delle nutrite colonie addensandosi l’un l’altro: danno così forma ad un ascoma che viene definito “fruttificazione complessiva di periteci”; in tal caso lo stroma non sarà la “corteccia” di un singolo peritecio ma formerà una struttura portante che farà da supporto per i numerosi singoli periteci della colonia. Questi saranno più o meno superficialmente immersi nello stroma lasciando apparire in superficie il loro apice con l’ostiolo che li collega all'esterno. Di solito la presenza degli ostioli è rivelata dalla granulosità dello stroma.


 

Il peritecio rappresenta, assieme al cleistotecio, allo pseudotecio e all'apotecio, una delle principali tipologie che si riscontrano negli Ascomiceti.

 


 

Dal punto di vista morfologico e di fruttificazione, periteci e pseudoteci sono simili: li differenziano le pareti esterne degli aschi: i periteci hanno aschi monotunicati, gli pseutoteci hanno aschi bitunicati.

 

 

 

Per ulteriori immagini vedere alla successiva Pag. 2.

 


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 Particolare ravvicinato della "testa stromatica" in cui si notano tante piccole protuberanze (dette ostioli): ogni ostiolo rappresenta l'apertura che mette in comunicazione il peritecio sottostante (il singolo piccolo ascomicete) con l'esterno. Cordyceps ophioglossoides  (Ehrenb.: Fr.) Link; foto di Alessandro Francolini

  

 


Teste stromatiche della stessa specie precedente. Foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

Esempio di periteci immersi in una struttura stromatica. Poronia punctata  (L.) Fr.; foto di Luigi Minciarelli (osservazione in Rosso congo)

 

 

 

 


Fruttificazione complessiva di periteci nel lignicolo  Xylaria polymorpha  (Pers.) Grev.; tutto l’ascoma è alto circa 70 mm, mentre i periteci hanno un diametro di 0,5 mm e sono inseriti in una sorta di crosta dura e nera che, a sua volta, ricopre lo stroma bianco (visibile in sezione). Foto di Giovanni Baruffa


 

 


 

 

Stessa specie precedente. Nella sezione si nota lo stroma bianco e, sul bordo esterno, una serie di piccole fossette che non sono altro che i periteci (sezionati anch'essi) che mostrano il loro interno. Foto di Giulio Martino.

 

 

 

 

 

 

 

Al microscopio. I periteci (sezionati) della specie precedente. Nell'esemplare a sinistra sono ben visibili gli aschi e le parafisi; oltre all'ostiolo che permetterà l'uscita all'esterno delle spore giunte a maturazione. Foto di Giulio Martino



 

 



 

Un Ascomicete che parassita larve e crisalidi di Lepidotteri: li utilizza come substrato nutritivo portandoli alla morte. Cordyceps militaris  (L. : Fr.) Link. È un ascoma che si presenta come fruttificazione complessiva di periteci dal colore arancio che non superano 1 mm di diametro ciascuno; su ogni ascoma (che può essere alto fino a 50 mm) ve ne sono moltissimi, inseriti in uno stroma giallo-arancio. L’aspetto ruvido nella parte alta dell’ascoma è dovuto alla presenza degli ostioli dei singoli periteci; nella parte bassa (che non contiene periteci) l’ascoma si presenta più liscio. Foto di Massimo Mantovani

 

 

 


 

Altro scatto che mette in evidenza lo stroma ruvido all'apice a causa degli ostioli ovvero i piccoli forellini di ciascun peritecio.  

 Cordyceps militaris. Foto di Massimo Mantovani

 

 

 

 

 

Questo Ascomicete è parassita di specie fungine interrate del Genere Elaphomyces; è un ascoma sotto forma di fruttificazione complessiva di numerosi periteci di 1 mm di diametro al massimo. I periteci sono inseriti in uno stroma che raggiunge l’altezza massima di 10 cm; la forma dello stroma è più o meno cilindracea in basso, con la parte apicale ingrossata a mo’ di calva che si mostra ruvida per la presenza in superficie dei singoli ostioli dei periteci.

Cordyceps ophioglossoides; foto di Pietro Curti

 

 

 


 

 

Fruttificazione complessiva di numerosi periteci in  Cordyceps ophioglossoides  che

ha parassitato  Elaphomyces granulatus  Fr. : Fr.; foto di Gianni Pilato

 

 


 


 

 

Fruttificazione complessiva di numerosi piccoli periteci (di neanche 1 mm di diametro) per questo ascomicete lignicolo: Daldinia concentrica  (Bolton) Ces. & De Not.; la parte dello stroma che sta a contatto col legno (in alto nella foto) è caratterizzata da un alternarsi di porzioni concentriche chiare e scure e può essere larga fino a 40 mm. Gli ostioli dei periteci, affiorando alla superficie esposta all’aria (in basso nella foto), rendono tale superficie ruvida.

 

 

 

 

 


 

 

Ascoma lignicolo di forma globosa, sotto forma di fruttificazione complessiva di periteci di colore rossastro che affondano in uno stroma scuro. Il diametro dell’ascoma può raggiungere i 10 mm, mentre i diametri dei singoli periteci misurano mezzo millimetro. La superficie esterna della sferetta appare bitorzoluta per gli ostioli prominenti dei singoli periteci. Hypoxylon fragiforme  (Pers. : Fr.) J. Kickx f.; foto di Giovanni Baruffa

 

  

 


 

Particolare degli ostioli dei periteci in  Daldinia concentrica; foto di Mauro Cittadini

 

 

 

 


  

Diatrypella quercina  (Persoon ex Fries) Cooke, composto da diversi periteci affondati in uno stroma di colore bluastro scuro, di circa 3 mm di diametro. Foto di Sergio Mombrini 

 

 

 

 

 

Stessa specie precedente. Foto di Angelo Mariani

 

 

 

 

 

Stessa specie precedente: al centro si notano alcuni ostioli aperti e altri chiusi. Foto di Angelo Mariani

 

 

 

 

In primo piano. Sezione della specie precedente con i piccoli periteci, anch'essi sezionati, in evidenza. Foto di Angelo  Mariani

 

 

 

 

 

 

 

Immersi in uno stroma di colore bianco e di forma più o meno rotondeggiante vi è immersa la colonia di periteci che dà origine a  Poronia punctata  (L.) Fr.; le macchie nerastre visibili nella foto non sono altro che gli ostioli (le sommità dei periteci) che emergono dallo stroma. Foto di Luigi Minciarelli

 

 

 

 

Stessa specie precedente: in ingrandimento si osservano alcuni periteci, di forma più o meno globosa, immersi nello stroma. Ne emergono solo con gli ostioli. All'interno dei periteci sono visibili anche gli aschi ottosporici. Osservazione in Rosso congo. I periteci di questa specie hanno colore ocra chiaro, col collo e ostiolo più scuri. Foto di Luigi Minciarelli

 

 

 

 

Stessa specie precedente. Con ingrandimento maggiore è ben visibile il peritecio, gli aschi all'interno del suo ventre; con alcune spore fuoriuscite dal suo ostiolo. Osservazione in Rosso congo. Foto di Luigi Minciarelli 

 

 

 

 

Stessa specie precedente: si nota, in alto, la base rotondeggiante del peritecio con gli aschi al suo interno; il resto è la struttura stromatica nella cui trama sono immersi i periteci. Osservazione (100 x) in acqua. Foto di Luigi Minciarelli

 

 

 

 

 

 

Periteci non raggruppati in qualche struttura stomatica ma isolati gli uni dagli altri; con crescita su legno decorticato. Periteci di forma globosa, con diametro di 0,5 mm; in  Nectria peziza  (Tode) Fr.; foto di Felice Di Palma

 

 

 

 

Stessa specie precedente. Ingrandimento in cui si nota anche qualche ostiolo in evidenza all'apice dei periteci e alcuni periteci "collassati". Foto di Mauro Cittadini

 

 

 

 

 

Periteci a forma di piccoli globi biancastri, pruinosi, dotati di stroma. Visibili anche gli ostioli (al loro apice) da cui fuoriusciranno le spore.  

Lasiosphaeria ovina  (Pers.) Ces. & De Not.; foto di Tomaso Lezzi 

 

 

 

 

 

 

Hypocrea alutacea  (Pers.) Ces. & De Not.; altro esempio di fruttificazione complessiva di periteci immersi in uno stroma evidente di colore giallastro, sostenuto da una base stromatica (sterile, cioè senza presenza di periteci) biancastra. Foto di Mario Iannotti

 

 

 

 

 

 

Diatrype bullata  (Hoffm.) Fr.; fruttificazione complessiva di periteci di colore nerastro, immersi in uno stroma biancastro. Su legnetto di latifoglia caduto a terra.

Foto di Stefano Rocchi 

 

 

 

 

 

Stessa specie precedente; visibili, con macrofotografia, i singoli ostioli sulla superficie esterna. Foto di Stefano Rocchi

 

 

 

 

Stessa specie precedente. In primo piano sono ben visibili gli ostioli; ognuno di essi corrisponde a un piccolo peritecio di circa 0,5 mm di diametro. Foto di Stefano Rocchi

 

 

 

 

 

Ingrandimenti successivi su una sezione della specie precedente. Visibili, sezionati, i singoli periteci narastri e tra loro ammassati, immersi in uno stroma biancastro.

Tutte le foto seguenti sono di Stefano Rocchi

 

 

 

 

 

 

 

 

Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.