Perlata / Perlatum (Pag. 1): cosparsa di corpuscoli simili a perle; oppure di dimensioni considerevoli
Perlata / um = aggettivo latino: cosparsa di corpuscoli simili a perle (ad esempio Lycoperdon perlatum); ma anche dall’avverbio latino perlate = molto largamente (ad esempio Inocybe perlata per le sue dimensioni relativamente grandi).
In Micologia è epiteto specifico di alcune specie, tra cui: Calvitimela perlata (Haugan & Timdal) R. Sant.; Inocybe perlata (Cooke) Sacc.; Discina perlata (Fr. : Fr.) Fr. = Discina ancilis (Pers. : Fr.) Sacc. (che, attualmente, è nome prioritario); Parmotrema perlatum (Huds.) M. Choisy; Lycoperdon perlatum Pers. : Pers.; ecc.
In particolare Lycoperdon perlatum Pers. : Pers. è considerata specie tipo del Genere Lycoperdon. Questa specie è conosciuta anche con una gran quantità di nomi popolari: vescia, loffa, slofa, peto di lupo, vesse de loup, ecc. Nomignoli che poi sono stati attribuiti anche ad altri Lycoperdon.
Mentre Discina ancilis (Pers. : Fr.) Sacc. = Discina perlata (Fr. : Fr.) Fr. è considerata specie tipo del Genere Discina. Per l'etimologia vedere alla voce ancilis.
Per ulteriori immagini vedere alla successiva Pag. 2.
********************
Discina perlata (Fr. : Fr.) Fr. = Discina ancilis (Pers. : Fr.) Sacc.; è un apotecio di 20-60 mm di diametro, da giovane a forma di coppa, poi a maturità di disco irregolare, spianato. Superficie imeniale inizialmente liscia, poi rugosa, ondulata, con venature in rilievo, di colore marrone-rossastro, marrone scuro. Superficie esterna liscia, biancastra, crema-biancastra, finemente pelosa. Pseudogambo appena accennato, tozzo, biancastro, formato dalle pieghe confluenti dall’apotecio.
La sua distinzione rispetto ad Ascomiceti simili necessita di analisi microscopica. Foto e commento di Mario Iannotti
Discina ancilis = Discina perlata; foto di Gianluigi Boerio
Discina ancilis = Discina perlata; foto di Mario Iannotti
Lycoperdon perlatum Pers. : Pers.; è tra le “vescie” quella più facile da incontrare essendo ubiquitaria, terricola ma non di rado reperita su residui legnosi in decomposizione e, raramente, su pigne.
Gli aculei conici (alti fino a 2 mm soprattutto all’apice dell’esoperidio) sono contornati alla base da piccole verruchine o da aculei più tozzi che permangono anche dopo la caduta degli aculei più grandi: ne risulta una caratteristica areolatura a maglie pseudo-poligonali.
Commestibile, come le sue congeneri, quando la gleba è ancora perfettamente bianca. Odore leggero e variabile dal fenolico al farmaceutico a quello di gas illuminante (accentuato a maturità).
Dal TUTTO FUNGHI Pag. 347, Scheda n° 226: “Si tratta di una specie polimorfa ma, nel contempo, molto costante nel presentare aculei conici. Questa caratteristica è davvero la più importante per una corretta determinazione ed è apprezzabile anche in esemplari vetusti, laddove si possono individuare le cicatrici circolari lasciate dopo la caduta degli aculei.
Benché non sia tossico dal punto di vista alimentare, si ritiene utile citare un’allergia presente in letteratura medica, chiamata Lycoperdonosi. Si tratta di una polmonite allergica dovuta all’inalazione, fortuita o voluta, di buone quantità di polvere sporale.”
Con i suoi tipici aculei a base tronco-conica: Lycoperdon perlatum; foto di Pietro Curti
Confronto tra Calvatia excipuliformis = Lycoperdon excipuliforme (3 esemplari a destra) e
Lycoperdon perlatum (3 esemplari a sinistra); foto di Alessandro Francolini
Lycoperdon perlatum; foto di Tomaso Lezzi
Discina perlata = Discina ancilis; foto di Massimo Biraghi
Discina ancilis = Discina perlata; foto di Gianluigi Boerio
Lycoperdon perlatum; foto di Massimo Mantovani
Lycoperdon perlatum; foto di Tomaso Lezzi
Discina perlata = Discina ancilis; foto di Federico Calledda
Discina ancilis = Discina perlata; foto di Massimo Biraghi
Lycoperdon perlatum; foto di Pietro Curti
Lycoperdon perlatum; foto di Franco Sotgiu
Lycoperdon perlatum; foto di Felice Di Palma
Lycoperdon perlatum; foto di Pietro Curti
Negli esemplari prossimi a maturità dei Lycoperdon si nota, all’apice, la formazione dello stoma da cui fuoriusciranno le spore mature.
Lycoperdon perlatum; foto di Alessandro Francolini
Laddove gli aculei più grandi sono caduti, restano evidenti le tipiche areolature (come piccole fossette) circondate regolarmente da piccoli aculei o perline. In primo piano lo stoma che si viene formando. Lycoperdon perlatum; foto di Alessandro Francolini
Lycoperdon perlatum; foto di Alessandro Francolini
Tipiche le areolature che rimangono sull'esoperidio dopo la caduta degli aculei più grandi: sono delle piccole fossette contornate da una coroncina di piccole perline. Lycoperdon perlatum; foto di Alessandro Francolini
Primo piano di alcuni tra gli aculei conici più grandi di Lycoperdon perlatum; foto di Alessandro Francolini
Lycoperdon perlatum; foto di Nicolò Parrino
Lycoperdon perlatum; foto di Felice Di Palma
Lycoperdon perlatum; foto di Roberto Cagnoli
Con stipite ben differenziato (carattere non costante): Lycoperdon perlatum; foto di Pietro Curti
Aculei conici in Lycoperdon perlatum; foto di Pietro Curti
Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.