Repandus / Repanda / Repandum (Pag. 1): ripiegato verso l' alto; o ripiegato indietro
Repandus / a / um: aggettivo latino = ripiegato all'insù; o ripiegato all'indietro.
In Micologia è epiteto specifico di alcune specie, fra cui: Peziza repanda Pers.; Hydnum repandum L. : Fr.; Biscogniauxia repanda (Fr.) Kuntze; Exidia repanda Fr.; Leptotrochila repanda (Fr.) P. Karst.; Penicillium repandum Bainier & Sartory; Hymenoscyphus repandus (W. Phillips) Dennis; Phellinus repandus (Overh.) Gilb.; ecc.
In particolare Hydnum repandum L. : Fr. (conosciuto popolarmente col nomignolo di "Steccherino dorato") è considerata specie tipo del Genere Hydnum.
Per ulteriori immagini vedere alla successiva Pag. 2.
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Peziza repanda Pers.; apotecio da giovane chiaro, a coppa; da maturo bruno, con profilo lobato, irregolare; finemente pruinoso sulla superficie esterna; attaccato centralmente al substrato legnoso; carne relativamente sottile e non gelatinosa.
Tra le Peziza brune si distinguono tre gruppi: quelle con spore lisce, quelle con spore verrucose e quelle con spore sub-reticolate; allo stesso gruppo di quelle con le spore lisce appartiene la simile Peziza badia, che si differenzia per una differente conformazione degli strati dell'excipulum. In Peziza repanda sono visibili già con una lente 2 differenti strati nella sezione della carne dell'ascoma.
Foto e commento di Tomaso Lezzi
Peziza repanda; foto di Giovanni Satta
Peziza repanda; foto di Giovanni Satta
Hydnum repandum L. : Fr.; si tratta del comune e noto Steccherino dorato o Dentino dorato che deve il suo nome al colore generale e all’imenoforo ad aculei.
Dal TUTTO FUNGHI Pag. 125, Scheda n° 22: “Buono da giovane, liberato dagli aculei amarognoli. Gli esemplari maturi sono amari e indigesti. Si presta alla conservazione sott’olio.
Certamente tra le specie più tardive, protrae la sua stagione di crescita all’inverno anche inoltrato. Nelle zone temperate, in assenza di gelo e neve, è possibile raccogliere questa specie fino a dicembre e gennaio. Fungo molto facile da determinare e riconoscere, la presenza degli aculei sotto il cappello è un carattere molto semplice da osservare. Non esistono funghi ad idni tossici, taluni sono solamente coriacei e legnosi, altri amarescenti, per cui indigesti e comunque immangiabili.
A prima vista, forse per il suo colore, può essere scambiato per il Cantharellus cibarius, ma quest’ultimo ha delle pseudolamelle (pliche lamellari) e non gli aculei. Altra confusione possibile è con Albatrellus confluens, anch'esso però ha un diverso imenoforo (pori e non aculei). Può essere confuso con l'Hydnum rufescens, più piccolo e di colore rossastro o aranciato, con aculei non decorrenti, commestibile di minor pregio. Hydnum albidum, bianco, crescente sotto conifera, appena ingiallente, è un fungo che tende ad inglobare lettiera e terriccio in modo notevole, con spore più piccole, sempre commestibile, anche se difficilmente recuperabile quando totalmente intriso di terra e aghi.”
Hydnum repandum; foto di Federico Calledda
Hydnum repandum; foto di Maria Ligure
Hydnum repandum; foto di Alessandro Francolini
Hymenoscyphus repandum (W. Phillips) Dennis; piccoli discomiceti con apotecio caliciforme-cupolato di circa 1,2 mm di diametro, gambo 0,7 × 0,15 mm.
Foto e commento di Sergio Mombrini
Hydnum repandum; foto di Marcello Boragine
Aculei di Hydnum repandum; foto di Alessandro Francolini
Hydnum repandum: visione frontale degli aculei arrotondati all’apice; foto di Alessandro Francolini
Aculei decorrenti sul gambo in Hydnum repandum; foto di Gianni Bonini
Primo piano dell’imenoforo ad aculei di Hydnum repandum; foto di Alessandro Francolini
Hydnum repandum; foto di Pietro Curti
Hydnum repandum; foto di Alessandro Francolini
Hydnum repandum; foto di Pietro Curti
Imenoforo ad aculei ben decorrenti sul gambo in Hydnum repandum; foto di Alessandro Francolini
Hydnum repandum; foto di Alessandro Francolini
Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.