Striatus / Striata / Striatum (Pag. 1): striato
Striatus / a / um: aggettivo latino = striato. Dal verbo latino striàre = incidere lievemente.
In Micologia è epiteto specifico di molte specie, tra cui: Bulbomollisia striata Graddon; Clitopilina striata G. Arnaud; Emericella striata (J.N. Rai, J.P. Tewari & Mukerji) Malloch & Cain; Geastrum striatum DeCandolle; Gloeophyllum striatum (Sw.) Murrill; Stereum striatum (Fr.) Fr.; Cylindromyces striatus Manohar., D.K. Agarwal & N.K. Rao; Termitomyces striatus (Beeli) R. Heim; Cyathus striatus (Huds. : Fr.) Willdenow; ecc.
In particolare Cyathus striatus (Huds. : Fr.) Willdenow è considerata specie tipo del Genere Cyathus.
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Per ulteriori immagini vedere alla successiva Pag. 2.
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Geastrum striatum DeCandolle; specie di Geastrum poco comune. Si riconosce dal simile Geastrum pectinatum per l'apofisi liscia, non striata e prominente (pendula) verso il basso. Foto e commento di Massimo Biraghi
Geastrum striatum; da un disegno (modificato) di Tomaso Lezzi
Area-peristoma nettamente conica e molto striata (da cui il nome) in
Geastrum striatum; foto di Massimo Biraghi
Dall'alto verso il basso: stoma; area peristoma nettamente pieghettata; sacco endoperidio; apofisi prominente e pendula (caratteristica della specie), liscia; peduncolo.
Geastrum striatum; foto di Massimo Biraghi
Geastrum striatum; per alcune indicazioni sulle caratteristiche morfologiche e anatomiche di questa specie (e di altre specie del Genere Geastrum), vedere alla voce Geastrum: in particolare osservare la tabella riassuntiva elaborata da Pino Conserva. Foto di Massimo Biraghi
Geastrum striatum; foto di Massimo Biraghi
Geastrum striatum; foto di Massimo Biraghi
Geastrum striatum; foto di Massimo Biraghi
Cyathus striatus (Huds. : Fr.) Willdenow; dalla particolare forma a “nido” o a “coppetta” di altezza non superiore ai 2 cm e di larghezza che non arriva a 1,5 cm.
La forma della coppetta è tronco-conica e regolare negli adulti, mentre nei giovani la forma è più arrotondata con l’apice chiuso da uno strato pelosetto che rimarrà presente in seguito solo sulle pareti laterali; lo strato superiore, infatti, si lacererà lasciando esposto all’aria l’epifragma (una sorta di membrana bianca a protezione ulteriore della parte interna), che successivamente si lacererà scomparendo e lasciando definitivamente esposto all’aria l’interno della coppetta. Caratteristici sono i solchi lungitudinali presenti all’interno lungo le pareti della coppetta, i peridioli (in cui si formeranno le spore) rotondeggianti sul fondo della struttura, i ciuffetti pelosi all’esterno; colorazione a maturità grigio-brunastra; cresce su residui legnosi.
L’espulsione dei peridioli da questi canestrelli avviene in modo del tutto particolare: quando piove, le gocce di acqua che “bombardano” l’interno della coppetta fanno sì che, per reazione, alcuni peridioli ne schizzino fuori assieme al funicolo (cordoncino presente alla base del peridiolo e inizialmente arrotolato); il bombardamento della goccia d’acqua dentro alla coppetta è detto anche effetto splash.
In questo frangente il funicolo si srotola (arrivando anche a 10 cm di lunghezza in Cyathus striatus) e può andare ad attorcigliarsi a rametti, steli di erba, foglie o altro (come le “bolas” che i gauchos argentini impiegano per catturare il bestiame). A maturazione delle spore contenute nella gleba dei singoli peridioli, la corteccia di questi ultimi si disgrega e lascia fuoriuscire le spore mature; spesso ciò accade anche molto lontano dal basidioma originario in quanto è possibile che alcuni erbivori, dopo aver mangiato i frammenti vegetali su cui si erano ancorati i peridioli, depositino le feci con le spore mature ben distante dal luogo del pasto.
Con forma simile: Cyathus olla (che presenta margine più aperto, superficie interna grigio-lucido e liscia), Cyathus stercoreus (dalla forma più rotondeggiante; pareti interne lisce, brillanti e bluastre scure; peridioli neri e lucidi; cresce gregario su terreni concimati o su sterco o su terreni bruciati), Crucibulum laeve (esternamente bruno-giallastro e finemente feltrato, all’interno liscio e con colorazione più chiara).
Cyathus striatus; primordi (globosi e racchiusi completamente dall'esoperidio) e esemplari più maturi; foto di Mario Iannotti
La bella striatura all’interno delle “coppette” di Cyathus striatus; foto di Gianni Bonini
Alcune coppette sono aperte e lasciano intravedere i peridioli al loro interno; altre sono ancora protette dal bianco epifragma, altre sono immature e racchiuse totalmente dall’esoperidio peloso di colore marrone.
Cyathus striatus; foto di Giovanni Baruffa
Attaccato a qualche peridiolo è visibile anche il funicolo; Cyathus striatus foto di Emilio Pini
Cyathus striatus; foto di Massimo Biraghi
Sezione di Cyathus striatus; sulla destra primo piano dei peridioli; foto di Massimo Biraghi
Cyathus striatus; foto di Massimo Mantovani
Cyathus striatus; primordi ancora chiusi e esemplari più maturi; foto di Massimo Biraghi
Cyathus striatus; esemplari nei vari stadi di sviluppo; foto di Massimo Biraghi
Cyathus striatus; foto di Felice Di Palma
Cyathus striatus; foto di Alessandro Francolini
Primo piano dei peridioli; alla base del peridiolo di sinistra è visibile il funicolo ancora ammassato e arrotolato;
Cyathus striatus; foto di Alessandro Francolini
Particolare dell’epifragma biancastro in Cyathus striatus; foto di Alessandro Francolini
Cyathus striatus; foto di Marcello Boragine
Sezione di Cyathus striatus e dei suoi peridioli; foto di Marcello Boragine
Cyathus striatus; foto di Massimo Mantovani
Cyathus striatus; foto di Felice Di Palma
Cyathus striatus; foto di Massimo Biraghi
Cyathus striatus; foto di Tomaso Lezzi
Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.