Virante: si dice di un componente dello sporoforo quando cambia colore (in modo spontaneo o artificiale)
Dal francese virer = girare, cambiare.
Virante: si dice di un componente dello sporoforo (carne, cuticola, tubuli, superficie poroide, lamelle, latice, ecc.) che cambia colore, che subisce viraggio.
Può essere virante in modo spontaneo (per esempio a contatto con l’aria, con ossidazione più o meno repentina e marcata) o in modo artificioso (per esempio a contatto con reagenti chimici).
È sinonimo di cangiante, e l'opposto di immutabile.
Per altre immagini inerenti all'argomento vedere alla voce Viraggio. Per ulteriori immagini sul viraggio del latice vedere alla relativa voce. Vedere anche alla voce Macroreazione.
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Carne virante al blu sopra l’imenoforo in Boletus pseudoregius Hubert ex Estades; foto di Gianluigi Boerio

Latice virante velocemente al giallo (appena fuoriesce dalle lamelle è bianco) in
Lactarius scrobiculatus (Scop. : Fr.) Fr.; foto e commento di Tomaso Lezzi

Carne e superficie poroide viranti al taglio o allo sfregamento in Boletus pulverulentus Opatowski; foto di Pietro Curti

Carne virante all’apice del gambo, così come sono viranti i tubuli:
Xerocomus armeniacus (Quél.) Quél.; foto di Massimo Mantovani

Carne del gambo rapidamente virante al blu all’aria: Gyroporus cyanescens (Bull. : Fr.) Quelet; foto di Mauro Cittadini

Carne virante immediatamente in Boletus rhodopurpureus Smotl.; foto di Franco Sotgiu

Carne della base del gambo virante al taglio al giallo-cromo intenso: Agaricus iodosmus Heinemann; foto di Pietro Curti

Carne chiaro-giallognola che vira al blu dopo il taglio in Boletus legaliae Pilát; foto di Mauro Cittadini

Carne bianco-crema virante al violaceo per ossidazione una volta che è esposta all’aria:
Lactarius repraesentaneus Britzelm.; foto di Federico Calledda

Carne virante al rosso-carota nei tratti corrosi con una unghia:
Chlorophyllum rachodes (Vittadini) Vellinga; foto di Alessandro Francolini

La carne gialla di Boletus luteocupreus Bertéa & Estadès diviene immediatamente blu scuro al taglio, per poi scolorire lentamente ad un blu-grigio chiaro; se lasciata esposta all’aria per diverse ore riprende (in parte) il colore giallo originale. Foto e commento di Tomaso Lezzi

Carne, lamelle e latice viranti al lilacino in Lactarius uvidus (Fr. : Fr.) Fr.; foto di Massimo Mantovani

Un esempio di carne virante, con alternanza di colorazioni a seconda del tempo di esposizione all’aria.
Lactarius semisanguifluus R. Heim & Leclair; foto di Massimo Mantovani

Hanno la caratteristica della carne che vira dopo pochi minuti al rossovinoso. Prima foto con sezione tipica arancione viva, dopo pochi istanti: Lactarius semisanguifluus R. Heim & Leclair; foto di Massimo Mantovani

Seconda foto con in evidenza la sezione "vinosa" della carne dopo circa 5 minuti;
Lactarius semisanguifluus; foto di Massimo Mantovani

Dopo 12 ore la sezione evidenzia ancora un cambiamento. Le tinte vinose appaiono incupite e sono evidenti zone verdastre.
Lactarius semisanguifluus; foto di Massimo Mantovani

Inocybe bongardii (Weinm.) Quél.; ha carne biancastra alla sezione, poi subito virante al rosa, infine arrossante col passare
dei minuti; foto e commento di Tomaso Lezzi
La sezione dopo qualche secondo:

Inocybe bongardii (Weinm.) Quél. Stessa inquadratura della precedente, ma scatto dopo aver atteso qualche minuto:
carne virante al rosso. Foto e commento di Tomaso Lezzi
In Tricholoma saponaceum (Fr. : Fr.) Kummer, soprattutto negli esemplari maturi, la carne del gambo alla sezione
si mostra virante verso il rossastro più o meno pallido. Foto di Pietro Curti

Imenoforo (e non solo) virante al rossastro se contuso: in Cantharellus cibarius var. alborufescens Malençon; foto di Pietro Curti

Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.