Fimbriatus / Fimbriata / Fimbriatum: con frange, con fiocchi
Fimbriatus / a / um: aggettivo latino = con frange, con fiocchi; dal latino fìmbria = frangia.
In Miclogia è epiteto specifico di molte specie, tra cui: Geastrum fimbriatum Fr. : Fr.; Tulostoma fimbriatum Fr. : Pers.; Hydnopolyporus fimbriatus (Fr.) D.A. Reid; Inonotus fimbriatus L.D. Gómez & Ryvarden; Steccherinum fimbriatum (Pers. : Fr.) J. Erikss.; Porotheleum fimbriatum (Pers.) Fr.; Cladonia fimbriata (L.) Fr. (lichene); Campanella fimbriata Segedin; ecc.
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Geastrum fimbriatum Fr. : Fr.; uno dei Geastrum con l’area-peristoma non ben delineata né distinta dal resto del sacco endoperidio (tutt’al più di colore poco più scuro).
Da giovane è più o meno ipogeo e di forma globosa; poi (come accade agli altri congeneri) emerge dal suolo e la sua parte esterna (esoperidio) si apre a forma di stella i cui bracci (le lacinie) variano in numero da 5 a 9; le lacinie sono sovente molto involute e ripiegate al di sotto del basidioma, costituendo così una base di appoggio e tenendo il basidioma sollevato dal terreno. Una volta aperte, le lacinie lasciano ben visibile al centro un piccolo globo (sacco endoperidio) che contiene le spore. Queste ultime usciranno dal sacco endoperidio da una piccola apertura (stoma) posta all’apice; attorno allo stoma si trova la cosiddetta area-peristoma che, come già notato, in questa specie non è particolarmente differenziata dal resto.
I colori del sacco endoperidio vanno dal bianco al grigio-beige o al grigio nocciola (almeno negli esemplari freschi), mentre la parte visibile delle lacinie è di colore variabile dal biancastro-beige (nei giovani esemplari) al grigio-beige al grigio-bruno (con toni più scuri negli esemplari essiccati).
Presente in tutti i tipi di boschi, su terreno ricco di materiale organico.
È simile al Geastrum rufescens che possiede spore decisamente più grandi e, macroscopicamente, si presenta con taglia maggiore, con colori rosati sullo strato carnoso e uno pseudostipite (visibile tuttavia solo negli esemplari essiccati) che sostiene il sacco endoperidio.
Altri Geastrum dall’aspetto simile (come G. saccatum, G. triplex e G. lageniforme) si differenziano subito per l’area-peristoma nettamente differenziata dalla superficie circostante.
Dal TUTTO FUNGHI Pag. 342, Scheda n° 221: “Fungo dall’areale di distribuzione molto ampio, è diffuso in tutta Europa e in Nord America. Da ritenere senza alcun valore commestibile; caratteristico dei nostri boschi e fortemente decorativo.
La diffusione delle spore avviene grazie alle gocce di pioggia che, colpendo il sacco-endoperidio, le fanno fuoriuscire con uno sbuffo dallo stoma, disperdendole in ambiente. I basidiomi perdurano per molto tempo nel luogo di crescita: non è infrequente infatti trovare in primavera quelli nati nell’autunno precedente.”
Geastrum fimbriatum; per alcune indicazioni sulle caratteristiche morfologiche e anatomiche di questa specie (e di altre specie del Genere Geastrum), vedere alla voce Geastrum: in particolare osservare la tabella riassuntiva elaborata da Pino Conserva. Foto di Federico Calledda
Tulostoma fimbriatum Fr. : Pers.; curioso funghetto appartenente al Genere Tulostoma come il congenere Tulostoma brumale con cui può essere confuso; tuttavia il Tulostoma brumale presenta uno stoma ben delimitato, non fimbriato e circondato da una caratteristica area bruno ruggine, mentre il Tulostoma fimbriatum ha stoma non ben delimitato dal resto e frangiato (fimbriato); ulteriori e significative differenze si riscontrano a livello microscopico; foto di Massimo Biraghi
Tulostoma fimbriatum; foto di Massimo Biraghi
Steccherinum fimbriatum (Pers. : Fr.) J. Erikss.; fungo lignicolo adeso al substrato di crescita, con superficie verrucosa, cosparsa da piccoli aculei alti circa un millimetro o poco più, irregolari, appuntiti e non. Il colore di solito si presenta color rosa-salmone abbastanza uniforme ma può variare anche dal giallastro al violetto chiaro. Il bordo tende ad avere una colorazione più chiara, biancastra ed è in genere decorato da rizomorfe bianche, allungate, sfilacciate o piumate. Il basidioma ha la particolarità di staccarsi molto facilmente dalla corteccia ove è ancorato, come una specie di membrana. Cresce su legno di latifoglia marcescente. Raro su aghifoglia; foto e commento di Stefano Rocchi
Steccherinum fimbriatum; con le belle rizomorfe biancastre e sfilacciate che ne decorano il bordo a mo' di frangia (da cui il nome fimbriatum); foto di Stefano Rocchi
Primo piano di Steccherinum fimbriatum; foto di Stefano Rocchi
Geastrum fimbriatum; foto di Franco Sotgiu
Colonia di soggetti, nei vari stadi di maturazione. Geastrum fimbriatum; foto di Franco Sotgiu
L’esoperidio si sta spaccando e si incominciano a formare le lacinie, all’interno fa capolino il sacco-endoperidio protetto dalla membrana detta endoperidio con, all’apice, la sua area-peristoma da cui fuoriusciranno le spore mature nella fase di deiscenza. Geastrum fimbriatum; foto di Mauro Cittadini
Geastrum fimbriatum. L’esemplare a sinistra è ancora tutto racchiuso dentro l’esoperidio. Foto di Mauro Cittadini
Geastrum fimbriatum; foto di Alessandro Francolini
In Geastrum fimbriatum è possibile riconoscere la differenziazione in tre strati dell’esoperidio (miceliare, fibroso e pseudoparenchimatico).
La freccia in basso a sinistra indica lo strato miceliare: di colore brunastro, sempre incrostato di terra o detriti, spesso sfaldato a placche o parzialmente mancante.
La freccia in alto a sinistra indica lo strato fibroso: sottile, di colore da bianco a crema, sovente esposto per la mancanza dello strato miceliare.
La freccia a destra indica lo strato pseudoparenchimatico o strato carnoso: inizialmente biancastro, poi grigio bruno fino a marrone.
Foto di Mauro Cittadini
Area del peristoma indifferenziata in Geastrum fimbriatum; foto di Pietro Curti
Cladonia fimbriata (L.) Fr. (lichene); foto di Alessandro Francolini
Cerchio delle streghe di Geastrum fimbriatum; foto di Pietro Curti
Geastrum fimbriatum; foto di Pietro Curti
Geastrum fimbriatum; foto di Massimo Biraghi
Geastrum fimbriatum; foto di Alessandro Francolini
Geastrum fimbriatum; foto di Pietro Curti
Geastrum fimbriatum; foto di Pietro Curti
Geastrum fimbriatum; foto di Massimo Biraghi
Particolari del sacco endoperidio e dell'area-peristoma non ben delimitata in Geastrum fimbriatum; foto di Massimo Biraghi
Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.