Nudus / Nuda / Nudum (Pag. 1): nudo, glabro
Nudus / a / um: dall'aggettivo latino nùdus = nudo, privo di vesti; glabro.
In micologia è epiteto specifico impiegato a proposito di molte specie. Ad esempio: Densospora nuda McGee; Lepista nuda (Bull. : Fr.) Cooke; Exobasidium nudum (Shirai) S. Ito & Y. Otani; Physarum nudum T. Macbr.; Gymnopaxillus nudus Claridge, Trappe & Castellano; Kuehneromyces nudus Singer; Lactarius nudus R. Heim; ecc.
Per ulteriori immagini vedere alla successiva Pag. 2.
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Lepista nuda (Bull. : Fr.) Cooke; buon commestibile (dopo adeguata cottura!), dall’odore aromatico-floreale (come fiori di iris, fiori di viola mammola), forte ma amabile e gradevole, caratteristico; come le altre Lepista ha le lamelle che si possono asportare, con una semplice pressione delle dita, dalla carne sovrastante. Colori che gravitano sul lilla-violetto (con eventuali sfumature bruno-rossastre in vecchiaia sul cappello) e che gli hanno valso il nome volgare di Agarico violetto; l’aggettivo nuda è invece riferito al rivestimento pileico liscio e glabro.
Può confondersi con Lepista sordida: quest'ultima è però più esile, ha cappello meno carnoso e più igrofano, ha odore non aromatico ma piuttosto fungino-rancido, predilige ambienti erbosi antropizzati (parchi, giardini) mentre Lepista nuda è preferibilmente boschiva. In genere tutte le Lepista hanno la caratteristica di inglobare il substrato di crescita alla base del gambo (vedere alla voce Agglutinante), ma Lepista nuda ne ingloba almeno il doppio, se non di più, rispetto alle altre specie.
Anche Lepista glaucocana che ha generalmente colorazione glauca pallida potrebbe confondersi nelle sue forme di colore più carico con alcune Lepista nuda dai colori "sbiaditi". In tal caso l'odore fortemente aromatico di Lepista nuda e quello leggero più o meno grato o di terriccio di Lepista glaucocana dovrebbero fugare ogni dubbio; inoltre il micelio di Lepista nuda è sempre di colore bluastro e quindi tinteggia di bluastro la base del suo gambo, mentre il micelio di Lepista glaucocana è biancastro e tinteggia di biancastro la base del suo gambo.
Dal TUTTO FUNGHI Pag. 179, Scheda n° 73: "Lepista nuda va raccolta con tempo asciutto, quando la carne non è intrisa d'acqua. Buono e saporito solo dopo adeguata cottura, è lievemente tossico da crudo per presenza di tossine termolabili."
Lepista nuda; foto di Federico Calledda

Lepista nuda; foto di Pietro Curti

Lepista nuda; foto di Gianni Bonini

Lepista nuda; foto di Alessandro Francolini

Lepista nuda; foto di Federico Calledda

Lepista nuda; foto di Mario Iannotti

Lepista nuda; foto di Claudio Angelini

Lepista nuda; foto di Felice Di Palma

Lepista nuda; foto di Gianluigi Boerio
Lepista nuda; foto di Alessandro Francolini
Lepista nuda; foto di Lorenzo Martinelli
Lepista nuda; foto di Gianni Bonini

Lepista nuda; foto di Alessandro Francolini

Lepista nuda; foto di Roberto Cagnoli
Lepista nuda con la consueta gran quantità di substrato presente alla base del gambo agglutinante; foto di Alessandro Francolini
Lepista nuda; foto di Alessandro Remorini

Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.