Macrocistidi: cistidi di dimensioni rilevanti, tipici dei Generi Russula e Lactarius, che provengono dalla trama centrale della lamella
Macrocistidi: dal greco makrós = lungo, esteso, grande; e dal termine scientifico cistidio.
Si può intendere con due accezioni: una banale in quanto cistidio di grandi dimensioni; oppure una più specifica riferendosi in particolar modo a quei cistidi di dimensioni rilevanti (fino a oltre 300 µm di lunghezza), tipici dei Generi Russula e Lactarius, che provengono dalla trama centrale della lamella e che, di solito, sono il proseguimento terminale di un’ifa laticifera; in tal caso il loro interno è denso e contiene granulosità più o meno rifrangenti.
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Macrocistidi (qui nel senso di "cistidi molto grandi") che possono essere visibili anche con una lente d'ingrandimento o in foto macro e che emergono dalla faccia delle lamelle (sono quindi dei pleurocistidi di grosse dimensioni) di
Coprinopsis insignis (Peck) Redhead, Vilgalys & Moncalvo; foto di Alessandro Francolini
Macrocistidi cilindrico-claviformi (con dimensioni che possono arrivare a 100 µm) in
Russula ilicis Romagn., Chevassut & Privat; foto di Felice Di Palma
Macrocistidi (in questo caso si tratta di cheilocistidi) rilevanti (dimensioni 73-88 x 17-22 µm) e lanceolati in Macrocystidia cucumis (Pers. : fr.) Josserand; foto di Tomaso Lezzi
Macrocistidi cilindrico-claviformi in Russula ilicis; foto di Felice Di Palma
Macrocheilocistidi (= macrocistidi che fuoriescono dal filo lamellare; lunghi fino a 80 µm e oltre)
in Russula heterophylla Fries; foto di Felice Di Palma
Macrocistidio cilindrico-fusiforme di Russula lilacea Quel.; foto di Massimo Biraghi
Macrocistidi rilevanti e lanceolati (in questo caso sono caulocistidi di dimensioni 52-80 x 17-25 µm) in
Macrocystidia cucumis; foto di Tomaso Lezzi
Macrocistidio mucronato (freccia inferiore) e macrocistidio capitulato (freccia superiore) in
Russula lilacea; foto di Massimo Biraghi
Macrocheilocistidi (lunghi fino a 100 µm) che fuoriescono dal filo lamellare in
Russula maculata Quél. & Roze; foto di Felice Di Palma
Visione a 400x della sezione trasversale della lamella dalla parte del filo; sono visibili i cheilocistidi subglobosi, ellissoidali, ovoidi o largamente utriformi; e un pleurocistidio che può assumere le stesse forme dei cheilocistidi, ma è di dimensioni decisamente maggiori (macrocistidio).
Coprinus domesticus (Bolt. : Fr.) Gray; foto e commento di Felice Di Palma
Macrocistidio (grande pleurocistidio; di oltre 120 µm di lunghezza) di
Coprinus saccharinus Romagn.; foto di Massimo Biraghi
Basidi tetrasporici (freccia in basso a destra) con spore in via di maturazione (fraccia in alto a destra); sulla sinistra un macrocistidio: un “enorme” pleurocistidio subgloboso. Coprinus domesticus; foto di Felice Di Palma
Macrocistidi: si tratta di pleurocistidi talmente grandi che è possibile osservarli sulle facce delle lamelle anche in foto-macro.
Coprinus radians (Desmaz.) Fr.; foto di Felice Di Palma
Macrocistidi: due pleurocistidi subglobosi sovrastano in dimensioni le spore già mature in
Coprinellus xanthothrix (Romagn.) Vilgalys, Hopple & Jacq. Johnson; foto di Marcello Boragine
Macrocheilocistidio di Russula vesca Fries; foto di Felice Di Palma
Macrocistidi imeniali, anche moniliformi, in Russula foetens Pers.; foto di Massimo Biraghi
Macrocistidi di Russula maculata; foto di Massimo Biraghi
Macrocistidi lanceolati in Macrocystidia cucumis; foto di Roberto Cagnoli
Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.