Gleba (Pag. 2): segue immagini

Gleba: segue immagini da Pag. 1.

 

 

 

 

 

 

Una gleba particolare è quella di  Gyrophragmium dunalii  (Fr.) Zeller: si tratta di un Gasteromicete agaricoide. La parte imeniale della gleba sottostante il peridio, simula nella forma le lamelle, in realtà si tratta di una struttura labirintiforme formata da pseudolamelle che prendono il nome di trabecole tutte ripiegate e accartocciate su se stesse. Commento e foto di Gianni Pilato

 

 

 

Gleba matura, di colore verdastro, in  Vascellum pratense  (Pers. : Pers.) Kreisel; foto di Nicolò Parrino

 

 

 

Particolare della gleba “lamelliforme” in Gyrophragmium dunalii; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

Sezione del Gasteromicete secozioide  Endoptychum agaricoides  Czern.; a sinistra con gleba ancora immatura; a destra con gleba matura. Foto di Franco Sotgiu

 

 

Nell’esemplare a sinistra si nota la gleba matura con colorazione bruno-cioccolato a tonalità lilacina; nell’esemplare di destra la gleba comincia a maturare e inizia a perdere il colore biancastro. Lycoperdon echinatum  Pers. : Fr.; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

Gleba mucillaginosa quasi completamente asportata dalle mosche in  Phallus impudicus  L. : Pers.; foto di Massimo Biraghi

 

 

 

 

 Particolare della gleba di  Tuber mesentericum  Vittad.; facilmente individuabili le vene fertili (più scure, indicate con la freccia blu) e le vene sterili (biancastre; freccia rossa). Foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

Particolare della gleba di  Phallus impuducus. Si notano le linee di demarcazione delle cellette (alveoli) della mitra sottostante. Foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

 

Insetti attratti dalla gleba di  Phallus impudicus; sotto alla gleba verdastra si intravede la struttura della mitra con i suoi alveoli che stanno per essere messi allo scoperto. Foto di Alessandro Remorini

 

 

 

 

 

Gleba matura e polverulenta all'interno di  Geastrum elegans  Vittadini; foto di Mauro Cittadini

 

 

 

 

 

Schematizzazione di un  Lycoperdon; disegno di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

Lycoperdon molle  Pers. : Pers.;  in sezione si nota ciò che rimane della gleba matura e pulverulanta; visibile anche il  ciuffo basale di capillizio (o pseudocolumella).

Foto di Sergio Mombrini.

 

 

 

 

 

 

 

Vene fertili (frecce blu) e vene sterili (frecce rosse) individuabili nella gleba di

 Tuber aestivum  Vittadini; foto di Pietro Curti

 

 

 

 

 

 

In sezione è visibile la gleba di  Choiromyces meandriformis  Vitt.; foto di Claudio Angelini

 

 

 

 

 

 

 

 

Gleba verdastra e maleodorante di   Phallus impudicus    su cui si posano le mosche; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Phallus impudicus; ingrandimento in cui si nota la proboscide di alcune mosche sprofondata nella gleba. Foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sezione trasversale di un ovolo di  Phallus impudicus; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Hysterangium stoloniferum   Tul. & C. Tul.; fungo ipogeo di forma subglobosa, più o meno regolare. Di dimensioni non molto grandi (1-3 cm). 

Il peridio è elastico, cartilagineo nei giovani esemplari, spesso fino a 1 mm e si distacca abbastanza facilmente dalla gleba. Negli esemplari maturi si assottiglia fino a scomparire per scoprire la gleba cerebriforme. La superficie è liscia, biancastra, con sfumature giallastre, rosate e macchie ocracee. Nella parte inferiore mostra dei cordoni/feltri miceliari.


La gleba è tenace ed elastica, verde-azzurra, suddivisa in piccole cellette labirintiformi, che confluiscono verso il centro e la base, dove è presente una rudimentale columella di colore grigio azzurrato.


Il peridio è formato per l'intero spessore da cellule subglobose di 10-30 µm di diametro.

 

Foto e commento di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

Hysterangium stoloniferum; un giovane esemplare in sezione, con il peridio ancora ben delimitato e separato dalla gleba.

 Foto e commento di Tomaso Lezzi
 

 

 

 

 

Hysterangium stoloniferum; un esemplare in sezione, con il periodio che si è distaccato e mostra la gleba che diventerà cerebriforme anche sulla superficie esterna.

  Foto e commento di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Gleba molle, color avorio poi giallastra a maturità, con venature chiare, e piccole cavità disposte a labirinto. In   Balsamia vulgaris   Vittad.; foto di Maria Tullii

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Gleba inizialmente bianca. Durante la maturazione passa al grigio-violaceo e poi al nero-violaceo.

In   Scleroderma citrinum    Pers. : Pers.; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.