Lettiera / Letto (Pag. 1): strato superficiale di un suolo costituito da piccoli residui vegetali come rametti, foglie morte, aghi, strobili, scaglie di strobili, ecc.

Dal latino lèctus = letto, giaciglio.

 

Dicesi lettiera (o letto) lo strato più o meno spesso di piccoli residui vegetali che talvolta copre il suolo solitamente in ambiente boschivo. La lettiera è composta generalmente da piccoli rametti, foglie morte o loro brandelli, aghi di conifere, strobili o scaglie di strobili, ecc.

 

Le specie fungine dette "funghi da lettiera" sono rappresentate da quegli sporofori il cui substrato di crescita è la lettiera; la loro presenza è fondamentale perché sono annoverati tra gli "spazzini" dei boschi in quanto, con l'azione del loro micelio, riescono a degradare lo strato di lettiera che annualmente si viene a depositare nei boschi e a restituirne all'ambiente le sostanze nutritive essenziali. In generale i "funghi da lettiera" non hanno grandi dimensioni (ma ci sono delle eccezioni come per Clytocube nebularis, Lepista nuda, alcune Collybia, ecc.) e sono solitamente gregari.

 

Senza la presenza dei "funghi da lettiera" e dei Batteri la massa di residui vegetali depositati annualmente nei boschi rimarrebbe in loco e non verrebbe né eliminata né riciclata diventando sempre più spessa e rilevante fino a "soffocare" il sottobosco con la sua presenza.

 

 

Se alcuni "funghi da lettiera" sono sicuramente saprofiti (traendo nutrimento dalla lettiera stessa), non sempre è possibile stabilirlo per altri che nascono su lettiera ma che potrebbero essere simbionti delle piante che producono tale lettiera; ad esempio il  Suillus cavipes, simbionte esclusivo del Larice, lo possiamo trovare indifferentemente su lettiera di aghi di Larice o in mezzo ad un prato erboso purché nelle vicinanze della pianta a cui è legato mutualisticamente.

 

 

 

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Una estesa lettiera di aghi di Pino; su cui fruttifica un tipico "fungo da lettiera" di grandi dimensioni, ubiquitario e indifferente al substrato:  Clitocybe nebularis  (Batsch : Fr.) Kummer; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

La stessa specie precedente,  Clitocybe nebularis, stavolta su lettiera di foglie di Faggio; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

La stessa specie precedente,  Clitocybe nebularis, stavolta su lettiera di foglie di Cerro: foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

Su lettiera di aghi di Larice:  Sowerbiella imperialis  (Peck) Korf; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

Un esempio di "fungo da lettiera", di piccole dimensioni:  Collybia aquosa  (Bull. : Fr.) Kummer  che vegeta su lettiera, in questo caso di foglie di Cerro. Foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

Cystolepiota seminuda  (Lasch) Bon, rinvenuta su lettiera di aghi di  Pseudotsuga menziesii; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

 

Crescita su muschio e lettiera di aghi di Cupressus:  Rhodophana nitellina  (Fr.) Papetti; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

 

Tipico "fungo da lettiera": Rhodocollybia butyracea  (Bull. : Fr.) Lennox  su lettiera mista tra aghi e foglie; sollevando il gambo si può osservare quanto strato di lettiera vi rimane attaccato alla base. Foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

Collybia kuehneriana  Singer  predilige fruttificare o su legno interrato o su lettiera di latifoglie, sporadicamente di conifere. Foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

Su lettiera di aghi di Pseudotsuga menziesii:  Lepiota griseovirens  Maire; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

 

Su lettiera di aghi di  Pseudotsuga menziesii:  Lepiota xanthophylla  P.D. Orton; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

 

Su lettiera di latifoglie:  Pholiota gummosa  (Lasch) Singer; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

Crescita su lettiera di aghi di Abete rosso:  Inocybe glabripes  Ricken; foto di Massimo Biraghi

 

 

 

 

 

 

Lepista nuda  (Bull. : Fr.) Cooke  su lettiera di latifoglie miste; un altro fungo di grandi dimensioni che fruttifica in lettiera, indifferentemente di latifoglia o di aghifoglia; ce ne possiamo rendere conto osservando la quantità di substrato di lettiera che rimena attaccato alla base del gambo; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

Lepista nuda  su lettiera di aghi di Pino; foto di Alessandro Remorini

 

 

 

 

 

Su lettiera di aghi e strobili di Larice:  Suillus cavipes  (Opat.) A.H. Sm. & Thiers; in realtà questa specie non è un "fungo da lettiera" in quanto può benissimo trovarsi nel bel mezzo di un prato purché vi sia nelle vicinanze qualche Larice a cui è mutualisticamente legata. Foto di Claudio Angelini 

 

 

 

 

 

Su lettiera di aghi di Pseudotsuga menziesii:  Lepiota grangei  (Eyre) Kühner; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

 

Crescita su lettiera di aghi e strobili di Abete rosso:  Cudonia circinans  (Pers.) Fr.; foto di Pietro Curti

 

 

 

 

 

 

Al di sopra di una spessa lettiera di aghi, rametti e strobili di Peccio si possono trovare i "porcini" come  Boletus edulis  Bull. : Fr. che certamente non è da considerare "fungo da lettiera" in quanto terricolo e simbionte delle piante di alto fusto (Peccio, Abete bianco, Faggio, Castagno, ecc.). Foto di Alessandro Francolini

 

 

 

Per rendersene conto basta considerare che più spessa è la lettiera e più lungo è il gambo dei  Boletus edulis  (in foto i due precedenti "porcini") la cui base deve andare a "pescare" nel terreno sottostante col suo micelio a contatto con le radici della pianta simbionte. Foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

Su lettiera di aghi si può reperire  Hygrophoropsis aurantiaca  (Wulfen : Fr.) Maire; foto di Federico Calledda

 

 

 

 

 

 

Crescita su lettiera di aghi o di legno deteriorato di conifere:  Gyromitra infula  (Schaeff. : Fr.) Quél.; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

Crescita gregaria, preferibilmente su lettiera di aghi per  Marasmius scorodonius  (Fr. : Fr.) Fr.

 Foto di Mauro Cittadini

 

 

 

 

Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.