Gambo: parte dello sporoforo direttamente a contatto col micelio e che sorregge il cappello
Dal greco kampê = giuntura, articolazione; da cui deriva il latino gàmbam = zampa; da cui l'odierna parola "gamba". Resa poi al maschile in Micologia.
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Gambo: così è detta genericamente la parte dello sporoforo che sostiene il cappello inteso in senso lato: può essere un cappello propriamente detto, una mensola, una mitra, un apotecio, ecc. È sinonimo di stipite. Vedere anche alla voce pseudostipite.
Il gambo è la parte dello sporoforo a diretto contatto col micelio.
Le specie fungine dotate di gambo sono dette stipitate; le specie in cui il gambo è assente sono dette sessili.
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Nel caso dei Basidiomiceti Agaricoidi è importante, ai fini determinativi, rilevare la posizione del gambo rispetto al cappello (centrale, eccentrica, laterale) e, sempre rispetto al cappello, occorre rilevare la caratteristica della carne (omogenea o eterogenea). Vedere alle voci relative per le definizioni e le immagini.
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Come nel caso del cappello è utile descrivere la forma del gambo facendo riferimento a forme geometriche semplici o complesse, come: obeso, ventricoso, fusiforme, cilindrico, claviforme o dilatato all’apice, obclavato o dilatato alla base, bulboso, bulbilloso, ovoidale, dotato o meno di volva, attenuato alla base o all’apice, radicante, filiforme, flessuoso, costolato, canalicolato, canalicolato-compresso, ecc. Vedere alle voci relative per le definizioni e le immagini.
Molte delle definizioni impiegate a proposito della cuticola del cappello possono essere utilizzate anche per definire la superficie del gambo. Tale superficie potrebbe presentarsi liscia, rugosa, areolata, scabrosa, liscia ma con aspetto viscoso, asciutto, lubrificato, untuoso, viscido, glutinoso, ecc. Vedere alle voci relative per le definizioni e le immagini.
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Le ornamentazioni più frequenti nel gambo sono quelle definite come: scrobicolato, reticolato, punteggiato, zonato, zebrato, squarroso, verrucoso, squamoso, squamuloso, desquamato, imbricato, aculeato, echinulato, irsuto, pubescente, fioccoso, lanuginoso, granuloso, fibrilloso (con fibrille innate o con fibrille adnate), vergato, pruinoso, forforaceo, micaceo, feltrato, vellutato, tomentoso, ecc. Per le immagini e le definizioni vedere alle voci relative.
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Alla rottura il gambo può dirsi carnoso, gessoso, cassante o fibroso (con molti casi intermedi); mentre il suo interno può presentarsi cavernoso, fistoloso, cavo, midolloso, corticato, ecc. Vedere alle voci relative per le definizioni e le immagini.
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Molte specie che nascono gregarie possono presentare (sia come caratteristica peculiare, sia come caso sporadico) gambi più o meno ravvicinati-uniti tra di loro: si distingueranno i casi corrispondenti alle tipologie: connati, cespitosi, fascicolati, conglobati. Vedere alle voci relative.
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Gambo e cappello in una specie con imenoforo a lamelle. Amanita muscaria (L.) Lam.; foto di Alessandro Francolini
Gambo e cappello in una specie con imenoforo a tubuli. Boletus aestivalis (Paulet) Fries; foto di Alessandro Francolini
Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.