Hirsutus / Hirsuta / Hirsutum (Pag. 1): irsuto, ispido, peloso

Hirsutus / a / um: irsuto, ispido, peloso. Per l’aspetto. Dal latino hìrsutus.

 

In Micologia è epiteto specifico di alcune specie, tra cui:  Umbilicaria hirsuta  (Sw. ex Westr.) Hoffm.;  Trametes hirsuta  (Wulfen : Fr.) Lloyd;  Stereum hirsutum  (Willd. : Fr.) Pers.;  Trichoglossum hirsutum  (Pers.) Boud.;  Rhizidiomyces hirsutus   Karlin; ecc.

 

In particolare  Stereum hirsutum  (Willd. : Fr.) Pers.;  è considerata  Specie tipo  del  Genere  Stereum.

 

Per ulteriori immagini vedere alla successiva Pag. 2.


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Stereum hirsutum  (Willd. : Fr.) Pers.: piccolo funghetto (largo al massimo 4-5 cm) a forma di mensola-crosta appoggiata sul legno, anche effuso-reflesso; molto comune e diffuso, presente durante tutto l’anno; dalla consistenza quasi coriacea (suberosa-tenace da secco) e dallo spessore piuttosto fine; può presentarsi in fitti esemplari confluenti o sovrapposti, su legno guasto di latifoglie. Caratteristico il cappello la cui parte superiore (sterile) è di aspetto feltrato e peloso (irsuto , zonato, con vari colori (giallo, arancio, brunastro, verdastro); l'orlo è più chiaro e lobato; l’imenoforo è liscio o appena gibboso, di colore giallo-arancio.


Possibile la confusione sia con specie congeneri (più rare) che però virano al rossiccio o al giallo cromo alla manipolazione (come Stereum subtomentosum), o con  Stereum ochraceoflavum  (non virante) dall’imenoforo bruno-ocraceo e con la superficie sterile grigio-biancastra, poco o per niente zonata.


Dalla “Chiave di orientamento ai generi” del TUTTO FUNGHI   pag. 79 e 97:

“Corpo fruttifero composto dal solo cappello o a forma di mensola >>>

Imenoforo liscio. Corpo fruttifero adeso al legno, distaccantesi brevemente per formare piccole mensole >>>

Genere  Stereum

 

 

 

Stereum hirsutum; foto di Franco Sotgiu

 

 

 


 

 

Stereum hirsutum   che ha colonizzato una ceppa di Cerro. Foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 


 

Stereum hirsutum; esemplari confluentiFoto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 


 

Stereum hirsutum; foto di Felice Di Palma

 

 

 

  

 

 


 

Stereum hirsutum; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 


 

Stereum hirsutum; foto di Luigi Minciarelli

 

 

 

 

 

 

Superficie sterile irsuta e imenoforo liscio a confronto: Stereum hirsutum.

 Foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 


 Stereum hirsutum; foto di Pietro Curti

 

 

 

 

 

 

 

 

Stereum hirsutum; esemplari confluenti e, sulla destra, anche effuso-reflessi.

 Foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 


Stereum hirsutum; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

Un apotecio spatoliforme:  Trichoglossum hirsutum  (Pers. : Fr.) Boud.

 Foto di Franco Sotgiu

 

  

 

 

 


 


Trametes hirsuta   (Wulfen : Fr.) Lloyd; fungo annuale, a mensola, anche effuso-reflessi o resupinati; a pori piccoli, regolari, rotondi o rotondo-angolosi; con mensola più spessa (fino a 15-20 mm) del più comune Trametes versicolor; caratteristica è la sua superficie sterile: da tomentosa a decisamente irsuta (con peluzzi più o meno rigidi), zonata e talvolta solcata, con colori generalmente sul crema-grigiastro, ma anche dal bruno al verdastro. Orlo lobato-ondulato, vellutato. Superficie poroide bianco-crema, ingrigente con l’età. È agente di carie bianca e, come il Trametes versicolor, predilige legno guasto di latifoglia (più raro su conifere).  

 

 

Può confondersi con la simile  Trametes pubescens  che tuttavia presenta zonature poco appariscenti (talvolta assenti), ha superficie sterile vellutata ma non irsuta. Il suo contesto è uniforme e biancastro così come i tubuli, mentre il contesto di  Trametes hirsuta  è duplice, con la parte inferiore compatta e di colore biancastro, talvolta separata da una fine linea nerastra dalla parte superiore che è fibrosa e grigiastra; Trametes hirsuta ha inoltre i tubuli di colore crema chiaro.

 

 

 

Trametes hirsuta; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

  

 

Trametes hirsuta; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

Trametes hirsuta; foto di Mario Iannotti

 

 

 

 

Confronto tra le sezioni di  Trametes hirsuta  (sopra; contesto bianco e compatto in vicinanza dei tubuli, biancastro-grigio e fibroso-lasso al di sotto della superficie sterile; tubuli di color crema) e  Trametes pubescens  (sotto; contesto uniformemente bianco; tubuli concolori al contesto. Possono diventare più scuri alla essiccazione).
Foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

Colonia di esemplari di Trametes hirsuta, resupinati e confluenti in quanto fusi lateralmente. Visione dell’imenoforo.

 Foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 


 

Imenoforo di Trametes hirsuta; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

Primo piano dell’imenoforo con pori regolari, piccoli, rotondi o poco angolosi. Trametes hirsuta.

Foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

Trametes hirsuta   col cappello verde in quanto completamente invaso da alghe microscopiche. Foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

Esemplari resupinati: un primo piano alla parte superiore che aderiva interamente al legno, lasciando visibile e all’aria solo l’imenoforo e appena un po’ di orlo. Trametes hirsuta; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

Trametes hirsuta; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Trametes hirsuta; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 



Trametes hirsuta; foto di Alessandro Remorini

 

 

 

 


 

Trametes hirsuta; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 



 

 

Trametes hirsuta; l'esemplare più a sinistra ha assunto la forma effuso-reflessa.

 Foto di Alessandro Francolini

 


 

 

 

 


 

 

 

Superficie poroide di   Trametes hirsuta; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Stereum hirsutum; foto di Alessandro Francolini


 

 

 

 

 

 

 

 

 

Stereum hirsutum; una curiosa fruttificazione: con esemplari strettamente confluenti e saldati insieme, che hanno "colonizzato" un rametto a terra di Cerro;

foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.