Xerofilo: che predilige ambiente e clima caldi e asciutti

Dal greco xeròs = asciutto, secco; dal greco filòs = amico, amante.

 

Generalmente si dice xerofilo quell'organismo che predilige clima e/o ambiente caldo e asciutto.

 

***************************

 

In ambito micologico e relativamente ai fattori abiotici  che possono influenzare nascita e sviluppo di una specie fungina, si definiscono xerofili quei funghi che prediligono clima caldo e asciutto, con habitat soleggiato o addirittura siccitoso e con umidità più o meno nulla, con presenza di temperature anche relativamente elevate. Quindi xerofilo ha una doppia connotazione: in riferimento all'umidità presente nell'aria ne indica una bassa o bassissima percentuale; in riferimento alla temperatura ne indica una piuttosto alta e in tal caso l'aggettivo è sovrapponibile a termofilo.

 

Può considerarsi di significato opposto sia di idrofilo che di igrofilo; anche di significato opposto a ombrofilo (qui nel significato di "amante della pioggia"). Da non considerarsi sinonimo di eliofilo.

 

 

*************************

 

 

Confrontare anche con le voci: Termofilo, Idrofilo, Igrofilo, Mesofilo, Criofilo.

 

Qui di seguito una serie di foto di specie che possono definirsi a grandi linee xerofile. Tuttavia l'appartenenza ad una delle categorie sopra menzionate non può considerarsi in modo rigido e assoluto essendo presenti numerosi casi intermedi e soprattutto sovrapponibili. Occorre inoltre considerare la adattabilità più o meno accentuata di alcune specie fungine ai vari e repentini cambiamenti climatici e atmosferici.

 

 

 

Specie essenzialmente xerofila:  Russula virescens   (Schaeff.) Fr.; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

Specie termofila-xerofila:  Amanita caesarea   (Scop. : Fr.) Pers.; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

Specie termofila-xerofila:  Boletus aereus   Bull. : Fr.; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

Specie xerofila, tipica di ambiente mediterraneo sabulicolo:  Entoloma mougeotii   (Fr.) Hesler; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

Specie xerofila:  Boletus permagnificus   Poder; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

Habitat mediterraneo sabulicolo per la xerofila  Inocybe rufoloides  Bon; foto di Felice Di Palma

 

 

 

 

 

Specie xerofila:  Boletus dupainii   Boud.; foto di Mario Iannotti

 

 

 

 

Specie termofila-xerofila:  Lactarius zonarius   (Bull.) Fr.; foto di Mario Iannotti

 

 

 

 

Specie xerofila:  Amanita ovoidea   (Bull.) Link; foto di Pietro Curti

 

 

 

 

 

Un lignicolo xerofilo, in ambiente marino-costiero, su piante vecchie o malandate di Tamarice:  

Inonotus tamaricis   (Pat.) Maire; foto di Mauro Cittadini

 

 

 

 

 

Specie xerofila:  Boletus satanas   Lenz; foto di Felice Di Palma

 

 

 

 

 

Una  Amanita  che predilige clima e habitat caldo e secco: la xerofila  Amanita proxima  Dumée; foto di Raffaele Mininno

 

 

 

 

 

 

Xerofilo:  Boletus pulchrotinctus   Alessio; foto di Federico Calledda

 

 

 

 

 

Ama fruttificare in habitat mediterraneo, presso Pino e Leccio, la xerofila  Helvella pityophila   Boud.; foto di Federico Calledda

 

 

 

 

 

Specie essenzialmente xerofila e termofila; rara nel Nord Italia ma più frequente in habitat mediterraneo in boschi di latifoglie (prevalentemente Quercia), soprattutto nelle Isole:  Xerocomus impolitus  (Fr.) Quél.; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

Predilige habitat xerofilo:  Coprinopsis insignis   (Peck) Redhead, Vilgalys & Moncalvo; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

Specie xerofila e eliofila:  Geastrum schmidelii   Vittad.; foto di Massimo Biraghi

 

 

 

 

 

Predilige l'habitat mediterraneo, presso Pino e Leccio, lo xerofilo  Rhizopogon vulgaris   (Vitt.) M. Lange; foto di Mauro Cittadini

 

 

 

 

 

Specie termofila-xerofila:  Lactarius acerrimus   Britzelm.; foto di Gianluigi Boerio

 

 

 

 

 

 

Specie xerofila e termofila:  Xerocomus ichnusanus    Alessio, Galli & Littini; foto di Franco Sotgiu

 

 

 

Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.