Sporata in massa / Spore in massa: deposito sporale ottenuto artificialmente

Sporata (o spore) in massa: sporata ottenuta per accumulo, artificialmente.


La sporata in massa si ottiene in modo “artificiale” una volta portato l’esemplare fungino (maturo) a casa. Uno dei tanti procedimenti consiste nell’adagiare il cappello (dal lato dell’imenoforo; il gambo va tagliato) su una lastra di vetro trasparente: dopo qualche ora si potrà osservare il deposito sporale e, guardando il vetro in trasparenza, sarà possibile apprezzarne la tonalità cromatica; ancor meglio se tale deposito sporale viene, tramite un coltellino o una lametta, raggruppato così da avere un certo spessore.


 


Ottenere la sporata in massa è il presupposto più sicuro per stabilire con maggior precisione lo sporotaxa di appartenenza.

 


 

Vedere anche alle voci Sporata, Colore della sporata (o Sporotaxa).

 

 

 

***************************

 

 

 

Sporata IVc del codice Romagnesi. In   Russula decipiens   (Singer) Svrcek; foto e commento di Mario Iannotti

 

 

 

 

 

 

 

Sporata in massa giallo carico (attorno a IV D, del Codice Romagnesi) di  Russula romellii   Maire, una specie xantosporea; foto di Massimo Biraghi

 

 

 

 

 

 

 

 

Sporata in massa color crema chiaro (Codice Romagnesi IIa) per  Russula rosea   Pers.; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

 

Sporata in massa giallo carico in   Russula integra   (L.) Fr.; foto di Roberto Cagnoli

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sporata in massa (verso IV D) di    Russula romellii f. alba    A. Marchand ex Bon; foto di Stefano Rocchi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sporata rilevata “artificialmente” su lastra di vetro per la xantosporea 

 Russula rubroalba  (Singer) Romagn.; evidente la traccia "in negativo" lasciata dalle lamelle. Foto di Luigi Minciarelli

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sporata in massa di colore bianco puro in   Russula luteotacta   Rea; foto di Marco Barbanera


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.