Alloctono: non originario del luogo di residenza

Alloctono: dal greco àllo = altro; e dal greco chthòn = suolo, terra.

Quindi, alla lettera: "di altra terra".

In Biologia indica la non appartenenza di un animale (o vegetale) al luogo di residenza; si tratta quindi di animale (o vegetale) introdotto casualmente o volutamente (in genere dall’uomo) in un ambiente diverso da quello originario; contrario di autoctono. Può considerarsi anche di senso contrario a endemico.

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Specie alloctona di origine tropicale: Favolaschia calocera R. Heim. È stato descritto per la prima volta verso il 1950 nel Madagascar; si tratta di una specie di origine tropicale, saprotrofa, che si nutre di materiale legnoso in decomposizione. Sembra che in Italia sia giunto tramite legname di importazione su cui si erano depositate le sue spore. Presente anche in Svizzera (come i campioni delle foto seguenti, reperiti nel Canton Ticino). Cappello di colore arancio, con diametro massimo sui 3 cm, flabelliforme; stipitato; imenoforo costituito da pori molto ampi. Ad ogni poro corrisponde una piccola gibbosità rilevabile nella parte superiore del cappello.

Foto di Roberto Cagnoli

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Esempi micologici di specie alloctone possono trovarsi nei funghi del Genere Leucocoprinus: tale Genere raccoglie specie di origine tropicale solitamente rintracciabili nelle serre e nei vasi di fiori che da quelle zone hanno origine; più raro il loro ritrovamento lontano dai centri abitati.

Leucocoprinus fragilissimus (Ravenel) Patouillard; foto di Tomaso Lezzi

Leucocoprinus fragilissimus; foto di Mauro Cittadini

Leucocoprinus flos-sulphuris (Schnizl.) Cejp; foto di Tomaso Lezzi

Leucocoprinus flos-sulphuris; foto di Tomaso Lezzi

Leucocoprinus flos-sulphuris; foto di Tomaso Lezzi

Aseroë rubra Labill.; specie alloctona, di provenienza extracontinentale. Grazie alla diffusione delle spore, dal continente australiano è arrivata in Nord America e in Europa e quindi anche in Italia. Foto e commento di Claudio Angelini

Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.