Clavariiforme / Clavariiformis: che ricorda le sembianze di una specie del Genere Clavaria

Termine composto da  Clavaria (nome di Genere) col latino  fòrma = aspetto, figura. 


Quindi, alla lettera: con le sembianze di una specie del Genere Clavaria.

 

In Micologia è epiteto specifico di   Gymnosporangium clavariiforme   (Wulfen) DC.  e di   Penicilliopisi clavariiformis   Solms.

 

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Gymnosporangium clavariiforme. I carpofori arancioni fusiformi presenti sul ramo del Ginepro (nelle foto seguenti) non sono altro che uno degli stadi di riproduzione di una ruggine [Roestelia lacerata  (Sow.) Mèrat , attualmente sinonimizzata con Gymnosprangium clavariiforme] parassita di alcune  Rosaceae, quali il Biancospino, il Melo, il Pero e il Sorbo. Questa ruggine per potersi riprodurre e completare il proprio cicolo vitale ha bisogno di due diverse piante ospiti. Sinteticamente possiamo dire che il fungo inizia l'attività con il suo micelio che attacca in profondità le cellule della pianta ospite (Ginepro), questa reagisce formando delle galle sulla cui superficie si formano poi le fruttificazioni gelatinose arancioni (il  Gymnosporangium, nelle foto seguenti) che, sostanzialmente, sono ammassi di teleutosori o teliosori, ricchi di spore bicellulari peduncolate dette teleutospore o teliospore. Le teleutospore germinano nel fungo e producono attraverso i fragmobasidi le basidiospore. A maturazione il vento o altri eventi faranno disperdere le stesse e, se nelle vicinanze si trova un Biancospino (pianta ospite secondaria), il ciclo vitale continuerà producendo macchie giallo-arancio nella pagina inferiore delle foglie della pianta ospite ed il successivo sviluppo del fungo con produzione di ammassi di ecidi e cioè delle galle nelle quali si producono le ecidiospore in grado, a loro volta, di riprodursi e di germinare infettando nuovamente i Ginepri che si trovano nelle vicinanze, continuando così il ciclo vitale. Si tratta quindi di un particolare esempio di specie eteroica.

Commento di Tomaso Lezzi


 

 

Gymnosporangium clavariiforme  (Wulfen) DC.; foto di Mario Iannotti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Gymnosporangium clavariiforme; foto di Marika Ligure

 

 

 

 

 

 

Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.