Incommestibile: non commestibile

Dal prefisso privativo/avversativo  in-  = non, senza; e dal termine commestibile (dal latino comèdere = mangiare, consumare).

 

Si dice che un fungo è incommestibile se non è adatto al consumo, se è non mangereccio. Non  commestibile; non  edule.

 

Ciò può accadere, ovviamente in primo luogo, perché è tossico, oppure perché è sospetto.

 

Oppure perché pur non essendo né tossico né sospetto ha caratteristiche organolettiche disgustose, o perché coriaceo o legnoso o suberoso, o perché indigesto, o perché ha carne inconsistente o per qualsiasi altro motivo che lo renda non gradito al palato.

 

 

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Solitamente, in  Letteratura divulgativa, se un fungo è tossico o sospetto viene esplicitamente in tal modo definito; se, invece, viene definito come "non commestibile" significa che non è tossico né sospetto ma non è neanche mangereccio perché di nessun interesse alimentare per i motivi sopra elencati.

 

 

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Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.