Russocoriaceo (odore): particolare odore che ricorda quello del cosiddetto Cuoio di Russia

Dal latino  coriàceus = di cuoio, coriaceo; dal latino  còrium = cuoio; e da  Russia = indicante la provenienza.

 

"Odore russocoriaceo" o "Odore di Cuoio di Russia": così, in Micologia è definito l'odore di alcune specie, raffrontandolo a quello che emana il "Cuoio di Russia".

 

 

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Il "Cuoio di Russia" (originario di alcune zone della Russia come l'Astrakan e il Kazan) era il cuoio che veniva conciato con una mistura di composizione, tenuta segreta, di vari tannini. Tra di essi è comunque distinguibile quello derivante dal legno di Betulla. Il cuoio così trattato acquistava un odore tutto particolare e unico che era detto, appunto, "odore di Cuoio di Russia". La produzione del "Cuoio di Russia" e la sua diffusione fu interrotta con l'avvento della "Rivoluzione di Russia" del 1917.

 

Tale odore di "Cuoio di Russia" (o "odore russocoriaceo") si potrebbe ancora percepire in qualche vecchia poltrona dei secoli scorsi rivestita in cuoio e reperibile in qualche biblioteca della nobilità Viennese o Russa. 

 

 

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In Micologia, soprattutto nelle vecchie descrizioni ma anche nella letteratura più moderna (che spesso da tali vecchie descrizioni prende spunto), si possono ancora leggere frasi del tipo "si tratta di una specie dal tipico odore di Cuoio di Russia"; "dall'odore russocoriaceo"; senza tuttavia avere la possibilità di interpretare correttamente il significato di tale frase se non avendo a disposizione la materia prima a cui si riferisce.

 

Molto a grandi linee, tale odore può essere paragonato a quello delle seguenti sostante o materiali: pece calofonia, essenza di betulla, incenso, legno di cedro, polpa di carota, odore della grafite, odore delle matite (lapis) appena temperate, salicilato di metile, odore di certi medicinali balsamici (come ad esempio l'unguento della Viks VapoRub).

 

A parte probabilmente l'incenso, la polpa di carota, la grafite, la matita appena temperata (e, per i musicisti, la pece calofonia, cioè la "pece" che gli strumentisti ad arco usano per "impeciare" l'archetto in modo che i crini facciano il giusto attrito sulle corde), gli altri materiali o sostanze sopra elencati non sono di facile reperibilità. Quindi conviene reperire nel bosco alcune specie che sono classificate come aventi "odore russocoriaceo", e tenere a mente tale odore su cui poi fare riferimento.

 

 

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Consultare anche gli appunti elaborati dal Micologo Riccardo Mazza: "Introduzione alla Micosmologia"

 

 

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Odore complesso e aromatico, definibile come genericamente balsamico o, più specificactamente come odore di Cuoio di Russia (russocoriaceo) o anche come "odore di olio di cedro" in   Hygrocybe russocoriacea   (Berkeley & Miller) P.D. Orton & Watling; foto di Mario Iannotti

 

 

 

 

 

 

Odore russocoriaceo in   Cortinarius sanguineus   (Wulfen : Fr.) Gray; foto di Roberto Cagnoli

 

 

 

 

 

 

 

Odore russocoriaceo o simile a quello di legno di cedro; in  Cortinarius violaceus    (L. : Fr.) Gray.; foto di Federico Calledda

 

 

 

 

 

 

Dal tipico odore "russocoriaceo" (cuoio di Russia, oppure simile al legno di cedro):  Cortinarius subtortus    (Pers. : Fr.) Fr.; foto di Massimo Biraghi

 

 

 

 

 

Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMIN T da Alessandro Francolini.