Fulgens (Pag. 1): splendente, rilucente

Fulgens: dal latino fùlgere = splendere. Splendente, rilucente.

In Micologia tale epiteto specifico è stato impiegato per mettere in risalto qualche particolarità cromatica di varie specie. Ad esempio: Armillaria fulgens Sacc.; Caloscypha fulgens (Pers. : Fr.) Boud.; Fulgensia fulgens (Sw.) Elenkin; Gymnopilus fulgens (J. Favre & Maire) Singer; Pycnoporellus fulgens (Fr.) Donk; ecc.

Per ulteriori immagini vedere alla successiva Pag. 2.

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Caloscypha fulgens (Pers. : Fr.) Boud.; piccolo Ascomicete che, con il suo imenoforo, ravviva di colore il sottobosco.

Apotecio che da giovane è globoso e quasi chiuso mentre a maturità tende ad aprirsi un po’. Il gambo può essere assente o appena pronunciato. Imenoforo (interno alla coppetta) liscio e di un bel colore dal giallo all’arancione; la superficie sterile (esterna) ha colori variabili: da subconcolore all’imenoforo (con eventuali sfumature verde-bluastro al margine) fino a completamente verde-bluastro. La carne è di colore aranciato come si nota in eventuali spaccature.

Caloscypha fulgens; foto di Gianni Bonini

Caloscypha fulgens; foto di Antonio Lupo

Caloscypha fulgens; foto di Massimo Biraghi

Pycnoporellus fulgens (Fr.) Donk; si tratta di una specie molto rara con distribuzione prevalente nei boschi umidi e poco antropizzati dell’Europa settentrionale ed orientale. In Italia è stata osservata in zone limitatissime come la Foresta di Sasso Fratino di Forlì e la Riserva di Camaldoli di Arezzo. Le spore hanno un'alta variabilità di misure in quanto i suoi basidi sono di norma contraddistinti da uno, due o quattro sterigmi. Foto e commento di Stefano Rocchi