Sterile (Pag. 1): dicesi di struttura non contenente basidi o aschi o, comunque, non atta a produrre spore; contrario di fertile

Sterile: dal latino stèrilis = non fecondo, sterile. 


 

In Micologia è così definita una parte dello sporoforo non contenente basidi o aschi, o comunque non contenente strutture atte a produrre le spore.

È termine impiegato soprattutto in contrapposizione di fertile, per distinguere alcune strutture fungine che, a seconda della specie, possono presentarsi sterili o fertili.


 

Per esempio in certi Basidiomiceti si definisce sterile il filo delle lamelle non contenente basidi per distinguerlo dal filo fertile (con presenza di basidi) delle lamelle di altre specie simili. Può essere un carattere importante ai fini determinativi. A volte è possibile determinare la sterilità o la fertilità del filo lamellare semplicemente osservandone il colore; in altri casi è indispensabile la microscopia.


 

Utilizzato anche per distinguere, nell’ambito dello stesso sporoforo, strutture simili o contigue ma in parte fertili e in parte sterili. Ad esempio la subgleba presente in alcuni Gasteromiceti è sterile mentre la gleba che le sta al di sopra è fertile; in molte specie lignicole si chiamerà superficie sterile la parte non contenente l’imenoforo per distinguerla dalla parte fertile che lo contiene; nel Genere Tuber la gleba è composta da una fitta rete di circonvoluzioni di venature fertili (contenenti gli aschi) inframezzate da venature sterili (in genere di colore più chiaro e biancastro); ecc.

 

 

 

 ***********************

 

 

 

Per ulteriori immagini vedere alla successiva Pag. 2.

 

 

 


***********************

 

 

 

 

Superfici sterile e fertile in un apotecio:

 Caloscypha fulgens   Pers. : Boud.; foto di Federico Calledda

 

 

 

 


 

 

Gleba fertile (indicata dalle frecce verticali) e subgleba sterile (frecce orizzontali)

in  Calvatia utriformis  (Bull. : Pers.) Jaap; foto di Pietro Curti

 

 

 

 


 

Superficie sterile in  Trametes hirsuta  (Wulfen) Pilát; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 


 

Superficie fertile (imenoforo) in  Trametes hirsuta; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

 

Venature sterili biancastre (indicate con le frecce rosse) e venature fertili colorate (frecce blu) individuabili

alla sezione della gleba di  Tuber aestivum  Vittadini; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 


 


 

Anellaria semiovata  (Sowerby) A. Pearson & Dennis. Un particolare della sezione in cui si vede il filo delle lamelle bianco (in quanto il filo è sterile) che contrasta con il colore della superficie delle lamelle. Le lamelle, inoltre, appaiono marezzate a causa della maturazione delle spore che non avviene contemporaneamente in tutte le parti delle lamelle stesse; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 


 

 

 

 

 

Superficie sterile (a sinistra) e imenoforo (superficie fertile, a destra)

in  Auricularia mesenterica  (Dicks. : Fr.) Pers.; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 



 

Superficie sterile (a sinistra) e imenoforo (superficie fertile, imenoforo, a destra)

in  Trichaptum fuscoviolaceum   (Ehrenb.) Ryvarden; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 


 

Nel  Genere Stropharia  vi sono due specie simili:  S. aeruginosa  e  S. caerulea. Tra i vari caratteri distintivi si può osservare la sterilità/fertilità del filo lamellare: fertile (e quindi di colore violaceo scuro come la sporata) in  S. caerulea, sterile (e quindi a lungo più chiaro della faccia lamellare che scurisce) in  S. aeruginosa.

Stropharia caerulea  Kreisel; foto e commento di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 


 

Particolare del filo lamellare fertile che già comincia a scurirsi per la presenza di spore mature

in  Stropharia caerulea; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 


 

Filo lamellare più chiaro della faccia della lamella che si sta colorando per la maturazione delle spore.

Filo sterile in  Stropharia aeruginosa  (Curt. : Fr.) Quélet; foto di Maria Ligure

 

 

 

 

 


 

Al microscopio: il filo lamellare mostra presenza di soli cheilocistidi e assenza di basidi; quindi filo lamellare

sterile in  Entoloma mougeotii  (Fr.) Hesler; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Filo lamellare sterile (biancastro, mentre le spore hanno colorazione bruno-violacea) in

 Deconica merdaria  (Fr.) Noordel.; foto di Angelo Mariani

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Al microscopio: il filo lamellare mostra presenza di soli cheilocistidi e assenza di basidi; quindi filo lamellare

sterile in  Entoloma mediterraneense  Noordel. & Hauskn.; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 


 

Filo lamellare bianchiccio, al contrario della faccia della lamella che comincia a tingersi del colore sporale (viola scuro a maturità): filo sterile in   Psilocybe squamosa  (Pers.) P.D. Orton; foto di Pietro Curti

 

 

 

 

 



 

Come sopra: filo lamellare sterile in  Psilocybe squamosa; foto di Tomaso Lezzi


 

 

 


 


Filo lamellare scuro a causa dei cistidi (cheilocistidi) scuri ivi riuniti a mazzetti; le lamelle invece cominciano a risentire del colore rosato delle spore. Filo che risulta quindi sterile perché non porta basidi. Entoloma serrulatum  (Pers.) Hesler; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 


 

Lamelle dal filo sterile in  Hebeloma leucosarx  P. D. Orton; dato il colore di fondo delle lamelle e dato il colore argilloso della sporata, non è semplice stabilire a vista tale caratteristica. Foto di Massimo Biraghi

 

 

 

 


 

La microscopia però aiuta in tal senso: sul filo lamellare presenza di cheilocistidi e assenza di basidi.

Hebeloma leucosarx; foto di Massimo Biraghi

 

 

 

 


 

Superficie sterile (a destra) e imenoforo (superficie fertile, a sinistra)

in  Auricularia auricula-judae  (Fr.) Quélet; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 


 

Gleba con aspetto marmorizzato, percorsa da venature sterili di color bianco-crema chiaro; la parte fertile (contenente gli aschi) è inizialmente bruno-chiaro poi bruno-nocciola, bruno-scuro a maturazione.

 Tuber aestivum   Vittadini; foto di Franco Sotgiu

 

 

 

 

 

 

 

 

Particolare delle lamelle ocra per il colore delle spore, con filo bianco perché sterile:

 Bolbitius vitellinus  (Pers.) Fr.; foto e commento di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

 

 

Superficie sterile, coperta di muschio, in  Phellinus torulosus  (Pers.) Bourdot & Galzin; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

 

Superfici fertili in  Phellinus torulosus; foto di Franco Sotgiu

 

 

 

 

 

 

 

 

Filo lamellare biancastro in quanto sterile in  Stropharia semiglobata  (Batsch : Fr.) Quélet; foto di Mauro Cittadini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Superficie sterile pelosa, con coroncina di peli più lunghi al margine dell'apotecio;

 Scutellinia umbrorum  (Fr.) Lambotte; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

 

 

 

Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.