Spugna: voce popolare con cui viene indicato l' imenoforo delle Boletacee, con particolare riferimento ai 'porcini'

Spugna: voce popolare con cui viene solitamente indicato l'imenoforo di molte Boletacee; con particolare riferimento alle specie pregiate commestibili, cioè ai cosiddetti "Porcini".

 

Il nome dipende soprattutto alla consistenza spugnosa, cedevole al tatto e morbida che l'imenoforo di tali Boletacee assume a maturità; nei "porcini maturi" in particolare, la consistenza spugnosa è accompagnata dal colore che va dal giallino al verdastro al marrone-verdastro a causa della maturazione delle spore.

 

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Dal punto di vista gastronomico, destinandoli alla frittura, sono particolarmente apprezzati i "Porcini" che presentano la spugna matura purché non sia sfatta né di colore marrone scuro. Viceversa, per altri impieghi alimentari, la spugna troppo matura non è da tutti gradita e quindi viene spesso asportata, data la sua facile separabilità dalla carne del cappello.


In tal caso, un ottimo utilizzo della spugna troppo matura e preventivamente separata dal cappello (purché, ovviamente, non invasa dalle larve) è quello di essiccarla per poi ridurla in polvere, ottenendo così un eccellente insaporitore, da impiegare comunque sempre in cottura e non da crudo.

 

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Spugna che sta maturando, verdastra, nell'esemplare di destra; non ancora matura e quindi compatta e bianca nell'esemplare di sinistra.

Il "porcino rosso": Boletus pinophilus  Pilát & Dermek; foto di Pietro Curti

 

 

 

 

 

 

Spugna bianca e compatta in alcuni "porcini estivi" ancora giovani:

Boletus reticulatus  Schaeff. = Boletus aestivalis  (Paulet) Fr.; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

Spugna appena giallina e ancora relativamente compatta nel "porcino estivo"  Boletus reticulatus = Boletus aestivalis; segno che ancora le spore non sono giunte a maturità; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

Spugna matura e "spugnosa" nel "porcino estivo":  Boletus reticulatus = Boletus aestivalis; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

Spugna bianca e compatta in giovani "porcini": Boletus edulis  Bull. : Fr.; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

Spugna gialla-verdolina in  Boletus edulis  che sta per raggiungere la maturità; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

Spugna matura in altrettanto maturi  Boletus edulis; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

Spugna ancora bianca nei "porcini neri":  Boletus aereus  Bull. : Fr.; indice di esemplari ancor giovani. Foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

Porcino nero, Boletus aereus, con la spugna che sta maturando; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

Spugna matura nel "porcino nero" (Boletus aereus) di sinistra; bianca e compatta nell'ancora giovane esemplare di destra; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

Spugna rosata (per la maturazione delle spore rosa) nel tossico  Tylopilus felleus  (Bull. : Fr.) Karsten; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

Spugna rossastra (ma virante al nerastro se contusa) in un  Boletus erythropus  Persoon ss. Fries  = Neoboletus luridiformis  (Rostk.) Gelardi, Simonini & Vizzini;

foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

La spugna rossa del non commestibile (ritenuto di tossicità più o meno costante)

 Boletus rhodoanthus  (Krombh.) Kallenbach  =  Suillellus rhodoxanthus  (Krombh.) Blanco-Dios; foto di Federico Calledda

 

 

 

 

Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.