Immutabile: in Micologia e' aggettivo che, solitamente, indica il permanere costante del colore di una struttura fungina
Termine composto dal prefisso privativo in- = senza, privo di; e dal latino mùtabilis = variabile, mutevole.
Quindi: privo di mutabilità.
Immutabile: in Micologia è aggettivo che indica il permanere costante del colore di elementi dello sporoforo.
In tal senso è considerato aggettivo di senso opposto a virante.
Può essere detto della carne, dell’imenoforo (in particolare della superficie poroide), della cuticola del gambo o del cappello, del latice o di altre strutture: immutabile all’aria, immutabile alla pressione o allo sfregamento, immutabile alla rottura o alla frattura, immutabile a contatto con reagenti chimici (in tal caso si parla anche di macroreazione negativa), immutabile nell'essiccamento, ecc.
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Carne immutabile (per quanto riguarda il colore) alla sezione di
Tricholoma caligatum (Viviani) Ricken; foto di Felice Di Palma
Latice più o meno scarso, acquoso e quasi trasparente, immutabile anche col passare del tempo, in
Lactarius subumbonatus Lindgren; foto di Alessandro Francolini
Latice ialino, acquoso, immutabile sia isolato che lasciato essiccare sulle lamelle in Lactarius helvus (Fr. : Fr.) Fr.; foto di Gianluigi Boerio
Carne immutabile (non virante) al taglio in Xerocomus depilatus (Redeuilh) Manfr. Binder & Besl; foto di Enzo Orgera
Aureoboletus gentilis (Quél.) Pouzar; carne immutabile al taglio. Foto di Massimo Biraghi
Carne e latice di colore rosso-vinoso, immutabile in Lactarius sanguifluus var. violaceus (Barla) Basso; foto di Mauro Cittadini
Carne compatta e bianca, immutabile se esposta all'aria in Catathelasma imperiale (Quél.) Singer; foto di Mario Iannotti
Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.