Polimorfo: dicesi di fungo (o di specie o di Genere, o di struttura fungina) che mostra una spiccata variabilita' di forma, anche in seno ad una unica raccolta
Polimorfo: dicesi di fungo (o di specie o di Genere; o di struttura fungina) che mostra una spiccata variabilita' di forma, anche in seno ad una unica raccolta.
Dal greco polýs = molti, numerosi; e dal greco morfê = forma, figura, aspetto.
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Gli esempi riguardanti il polimorfismo in Micologia sono praticamente infiniti, visto che sono numerosissime le specie che subiscono un evidente cambiamento morfologico passando dallo stadio di primordio alla piena maturità. Ma il polimorfismo riguarda anche la singola specie considerata nella sua piena maturità: basti pensare alle varie morfologie con cui è reperibile un porcino maturo, oppure pensare alla variabilità con cui si può presentare in seno ad una unica raccolta il pericoloso Entoloma lividum o alla variabilità, stavolta anche cromatica, con cui si può incontrare il Tricholoma saponaceum.
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Altro tipico caso di polimorfismo è quello riguardante Cortinarius speciosissimus Kühner & Romagn. = Cortinarius rubellus Cooke. Fungo mortale, che nelle sue vesti tipiche mostra un cappello con un umbone acuto ed un gambo ricco di fibrille e bande giallastre. Tuttavia si tratta di una specie "polimorfa", che può quindi assumere forme poco tipiche ed è proprio questa una delle caratteristiche che rendono questo fungo così pericoloso, in quanto spesso viene scambiato per funghi commestibili quali Armillaria mellea e Croochompus helveticus.
Foto e commento di Massimo Mantovani
Cheilocistidi polimorfi in Mycena renati Quél.; foto di Massimo Biraghi
Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.