Primordium / Primordio (Pag. 1): embrione dello sporoforo al suo primo sviluppo
Primordium / Primordio: dal latino primòrdium = inizio, origine.
Propriamente si parla di primordium in riferimento allo sporoforo appena nato e all’inizio del suo sviluppo (una sorta di “embrione fungino”). In tale situazione il primordium ha dimensioni che non superano il millimetro di diametro.
In modo molto più generico si parla di primordio intendendo uno sporoforo allo stadio giovanile e, comunque, quando è ben visibile e fotografabile. Tipici in tal senso sono i primordi delle Amanita che si presentano in forma di ovolo.
Le foto che seguono riguardano “primordi” intesi con la accezione più generica.
Per ulteriori immagini vedere alle seguenti Pag. 2 e Pag. 3.
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Al centro della foto un primordio (ovolo) di Colus hirudinosus Cavalier & Séchier; circondato da esemplari maturi. Foto di Federico Calledda
Primordio di Lepiota aspera (Pers. : Fr.) Quél.; foto di Giovanni Satta
Nel suo sviluppo il primordio (ovolo) sta rompendo il velo generale; lascerà alla base del gambo una evidente volva.
Volvariella gloiocephala (De Cand. : Fr.) Boek. & End.; foto di Pietro Curti
Primordio di Boletus edulis Bull. : Fr.; foto di Alessandro Francolini
Gambo zebrato in questo primordio di Macrolepiota procera (Scop. : Fr.) Singer; foto di Pietro Curti.
Primordio (ovolo) che sta cominciando a rompere il velo generale in Amanita ovoidea (Bull. : Fr.) Link. Foto di Tomaso Lezzi
Primordi di Crucibulum laeve (Huds.) Kambly ancora chiusi dall'epifragma; foto di Federico Calledda
Primordi (sezionati e non) di Clathrus ruber (Mich) ex Pers. : Pers.; al loro interno la gleba mucillaginosa ancora immatura; foto di Tomaso Lezzi
Due primordi di Boletus aestivalis (Paulet) Fr.; foto di Alessandro Francolini
Dalla lacerazione del velo generale, sotto la spinta del primordio che sta crescendo, si formerà la volva che rimarrà depositata alla base del gambo.
Amanita crocea (Quél.) Melzer; foto di Giovanni Baruffa
Giovane primordio di Lycoperdon echinatum Pers. : Fr.; foto di Tomaso Lezzi
Primordio che utilizza come substrato un suo conspecifico. Clitocybe nebularis (Batsch : Fr.) Kummer; foto di Alessandro Francolini
Un primordio alla fine del suo sviluppo: la rottura del velo generale è già avvenuta in Amanita crocea e il primordio diventa “adulto”;
foto di Giovanni Baruffa
Primordi che sbucano dal terreno dopo un periodo di crescita semiipogea. Hygrophorus marzuolus (Fr.) Bresadola; foto di Alessandro Francolini
Primordi di Polyporus alveolaris Bondartsev & Singer; foto di Massimo Mantovani
Primordio di Amanita muscaria (L. : Fr.) Hooker; foto di Alessandro Francolini
Sulla destra sono visibili dei primordi di Bolbitius vitellinus (Pers.) Fr.; foto di Tomaso Lezzi
Primo piano dei primordi di Bolbitius vitellinus, col cappello che sembra quasi coperto da una glassa dorata. Foto e commento di Tomaso Lezzi
Primordio che spunta dal muschio: Boletus aestivalis; foto di Alessandro Francolini
Primordi (sulla sinistra) di Oudemansiella mucida (Schrad.) Höhn.; foto di Tomaso Lezzi
Primordio di Amanita muscaria var. formosa (Pers.) Bertill.; foto di Alessandro Francolini
Un primordio alla fine del suo sviluppo. Il velo generale ormai del tutto lacerato ha lasciato solo delle placche sul cappello che sta “spingendo” per arrivare alla configurazione definitiva. Amanita citrina (Schaeff.) Persoon; foto di Franco Sotgiu
Primordio (capovolto) di Russula aurora Krombholz nato sul cappello di una sua conspecifica; foto di Alessandro Francolini
Primordi di Neolentinus schaefferi (Weinm.) Redhead & Ginns; foto di Federico Calledda
Primordio di Boletus aestivalis; foto di Massimo Biraghi
Primordio di Amanita phalloides (Vaill. ex Fr.) Link; foto di Mauro Cittadini
A destra due primordi di Amanita phalloides che poi si svilupperanno per giungere alla conformazione degli altri esemplari. Foto di Federico Calledda
Al centro: primordio di Vascellum pratense (Pers. : Pers.) Kreisel circondato da esemplari già maturi; foto di Franco Sotgiu
Primordi di Amanita rubescens (Pers. : Fr) S. F. Gray; foto di Franco Sotgiu
Colonia di primordi in Leucocoprinus flos-sulphuris (Schnizl.) Cejp; foto di Federico Calladda
Piccoli primordi nascono dal substrato legnoso. Sulla destra, accanto ai gambi di esemplari già sviluppati.
Flammulina velutipes (Curt. : Fr.) Karsten; foto di Alessandro Francolini
Piccolo primordio di Boletus pinophilus Pilát & Dermek; foto di Maria Ligure
Sul cappello di una Russula ormai morta si notano primordi giovanissimi e già un po’ sviluppati.
Nyctalis agaricoides (Fr.) Bon & Courtec.; foto di Tomaso Lezzi
Primordi di Pholiota flammans (Batsch : Fr.) Kummer; foto di Franco Sotgiu
Primordio sezionato in Phallus impudicus L. : Pers. in cui la gleba mucillaginosa e di colore verde-cupo sta maturando; foto di Mauro Cittadini
Primordi insieme a un esemplare adulto. Pholiota lucifera (Lasch) Quél.; foto di Tomaso Lezzi
Primordio di Coprinus domesticus (Bolt. : Fr.) Gray; in evidenza anche l'ozonium giallo arancio alla base del gambo. Foto di Tomaso Lezzi
Gruppo cespitoso di primordi di Gymnopilus spectabilis (Weinmann : Fr.) A.H.Smith; foto di Massimo Biraghi
Colonia di Cyathus striatus (Huds. : Fr.) Willdenow; sono visibili esemplari maturi con la “coppetta” già aperta in cui si notano i peridioli, e primordi tutti racchiusi dall’esoperidio aculeato-peloso; altri esemplari mostrano l’endoperidio che inizia a lacerarsi lasciando ancora a protezione della parte interna una membrana bianca detta epifragma. Foto di Massimo Biraghi
Primo piano di giovani esemplari di Cyathus striatus. La coppetta è ancora chiusa dall'esoperidio aculeato-peloso (stadio di primordio); in seguito l'endoperidio comincia a lacerarsi ma il micete appare ancora chiuso dall’epifragma. Foto di Massimo Mantovani
Primordio a fianco di un maturo Coprinus plicatilis (Curt. : Fr.) Fr.; foto di Alessandro Francolini
Primordi di Boletus aereus Bull. : Fr.; foto di Alessandro Francolini