Psittacinus / Psittacina / Psittacinum (Pag. 1): attinente ai pappagalli. Per le colorazioni

Dal greco psìttakos = pappagallo.

 

In Micologia, in riferimento alla colorazione di alcune specie che ricordano le tonalità cromatiche di alcuni pappagalli, è epiteto specifico di:   Hygrocybe psittacina  (Schaeff. : Fr.) Kummer =  Hygrophorus psittacinus  (Schaeff. : Fr.) Herink che, attualmente è considerato nome prioritario;  Entoloma psittacinum  (Romagn.) E. Horak;  Physarum psittacinum  Ditmar;  Bolbitius psittacinus  Hauskn., Antonin & Polcák;  Tilopilus psittacinus  E. Horak.; ecc. 

 

Per ulteriori immagini vedere alla successiva  Pag. 2.

 

 

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Hygrocybe psittacina  (Schaeff. : Fr.) Kummer  Hygrophorus psittacinus   (Schaeff. : Fr.) Herink. Si trova fino all’autunno inoltrato, tra i fili d’erba dei prati, nei pascoli, e nelle radure boschive, abbastanza comune sia in montagna che a basse quote. 

 

 
Note nomenclaturali (a cura di Tomaso Lezzi e Mario Iannotti)
Il nome di questa specie nel tempo è cambiato diverse volte; infatti il micologo Josef Herink nel 1958 ha creato il Genere  Gliophorus, per alcune specie che avevano in comune il carattere della glutinosità e dei pigmenti colorati, genere in seguito chiamato Hygrocybe. [Il nome  Gliophorus  discende dal greco  gloiòs = colla; e dal greco fóros  (dal tema di féro = portare); quindi: portatore di colla, nel senso di "portatore di glutine"]
In base a studi molecolari, caratteri macroscopici e microscopici, dal genere  Hygrocybe   sono stati segregati alcuni generi. In particolare il Genere  Gliophorus  è, macroscopicamente, caratterizzato da cappello e gambo   glutinosi; per le caratteristiche microscopiche si rimanda alla lettura della relativa  Scheda AMINT  realizzata da Mario Iannotti e Tomaso Lezzi. Anche su base molecolare il genere  Gliophorus  risulta monofiletico e forma un gruppo distinto da Hygrocybe.

 

 

 

Hygrocybe psittacina  = Gliophorus psittacinus; foto di Massimo Mantovani

 

 

 

 

 

 

Physarum psittacinus  Ditmar; un Myxomycetes  che ama fruttificare su corteccia di tronchi caduti a terra; foto in habitat su tronco di Nocciolo;

foto e commento di Giorgio Melzi

 

 

 

 

 

Sporocarpi  non completamente maturi di   Physarum psittacinum; foto e commento di Giorgio Melzi

 

 

 

 

Aspetto dello sporocarpo con stipite e cristalli calcarei di color arancio, peridio iridescente con riflessi blu violacei in   

Physarum psittacinum; foto e commento di Giorgio Melzi

 

 

 

 

 

Primo piano del peridio e inizio della deiscenza in   Physarum psittacinum; foto e commento di Giorgio Melzi 

 

 

 

 

 

Hygrocybe psittacina  = Gliophorus psittacinus; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

Hygrocybe psittacina  = Gliophorus psittacinus; foto di Massimo Mantovani

 

 

 

 

Hygrocybe psittacina  = Gliophorus psittacinus; foto di Massimo Mantovani

 

 

 

 

Hygrocybe psittacina  = Gliophorus psittacinus; foto di Federico Calledda

 

 

 

 

Hygrocybe psittacina  = Gliophorus psittacinus; foto di Emilio Pini

 

 

 

 

Hygrocybe psittacina  = Gliophorus psittacinus; foto di Massimo Mantovani

 

 

 

 

Hygrocybe psittacina  = Gliophorus psittacinus; foto di Massimo Biraghi

 

 

 

 

Hygrocybe psittacina  = Gliophorus psittacinus; la variabilità cromatica di questa specie è stupefacente; se la tonalità verdastra è sempre presente, non altrettanto si può dire di questi cromatismi rosati. Foto e commento di Massimo Mantovani

 

 

 

 

Hygrocybe psittacina  = Gliophorus psittacinus; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

Imenoforo  di  Hygrocybe psittacina  = Gliophorus psittacinus; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

Hygrocybe psittacina  = Gliophorus psittacinus; foto di Marco Barbanera

 

 

 

 

Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.