Persicinus / Persicina / Persicinum: attinente al frutto della pesca

Persicinus / a / um: aggettivo latino = relativo al frutto della pesca (o all'albero del pesco); dal nome dell'albero del pesco: Prunus persica. Gli antichi romani chiamarono "màla persica" = "mele persiane" i frutti provenienti dall'Oriente e oggi conosciuti con il nome comune di pesche.

In Micologia è epiteto specifico di alcune specie, in riferimento o al colore (come quello delle pesche) o alle superfici vellutate-tomentose come può essere la buccia di qualche specie di pesca. Tra cui: Amanita persicina (Dav.T. Jenkins) Tulloss & Geml; Diplodia persicina (Berk. & M.A. Curtis) Grove; Russula persicina Krombh.; Tricholoma persicinum (Fr.) Quél.; Cantharellus persicinus R.H. Petersen; Marasmius persicinus Desjardin, Retn. & E. Horak; ecc.

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Russula persicina Krombh.; crescita sotto latifoglie; cappello rosa, rosso, rugoloso, prima brillante e asciutto, opaco a maturità; gambo bianco, a volte con sfumature rosa. Lamelle arrotondate al gambo, mediamente serrate, talvolta lievemente decorrenti, biancastre. Carne bianca, colorata nei toni del cappello sotto la cuticola, un po' ingrigente, con odore lieve di cocco e sapore molto acre. La sporata color crema e l'assenza di ingiallimenti sulle sue superfici sono caratteri che aiutano a differenziarla dalla simile Russula luteotacta.

La simile Russula sanguinea si differenzia, oltre per alcuni caratteri microscopici, per l'habitat presso conifere e per la sporata color ocra chiaro.

Russula persicina; foto di Emilio Pini