Sanguineus / Sanguinea / Sanguineum (Pag. 1): sanguigno, insanguinato. Color rosso-sangue
Sanguineus / a / um: aggettivo latino = sanguigno, insanguinato; dal latino sànguis = sangue. In riferimento al colore rosso-sangue.
In Micologia è epiteto specifico di molte specie, tra cui: Dialonectria sanguinea (Bolton) Cooke; Humaria sanguinea Velen.; Ombrophila sanguinea Rehm; Ramaria sanguinea (Pers.) Quél.; Russula sanguinea (Bull.)Fr.; Ampliotrema sanguineum Lücking; Fusarium sanguineum Sherb.; Pycnoporus sanguineus (L.) Murrill; Sutorius sanguineus G. Wu & Zhu L. Yang; Cortinarius sanguineus (Wulfen : Fr.) Fr.; ecc.
Per ulteriori immagini vedere alla successiva Pag. 2.
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Cortinarius sanguineus (Wulfen : Fr.) Fr.; cappello di diametro 2-4 cm, da emisferico a disteso, talvolta con con largo umbone, dai toni rosso-sangue con disco più scuro. Lamelle nel giovane concolori al cappello, poi bruno-cannella a maturazione delle spore. Gambo alto 3-8 cm, cilindrico e flessuoso, concolore al cappello, con fibrille longitudinali color rosso-arancio e base più chiara a causa del feltro miceliare arancio-rosato che la ricopre. Carne rosso-sangue con odore di legno di cedro (tipicamente russocoriaceo) o rafanoide. Cresce solitamente gregario soprattutto in boschi umidi di conifere, spesso nel muschio. Si riconosce rispetto ad altri Cortinarius dai colori porporini per la sua colorazione rosso-sangue, uniforme distribuita su tutte le sue superfici. È specie tossica.
Foto di Federico Calledda
Cortinarius sanguineus; foto di Massimo Mantovani
Cortinarius sanguineus; foto di Massimo Biraghi
Cortinarius sanguineus; foto di Massimo Biraghi
Cortinarius sanguineus; foto di Gianni Pilato
Cortinarius sanguineus; foto di Massimo Biraghi
Russula sanguinea (Bull.) Fr., seguendo l’inquadramento tassonomico del Sarnari, è inserita nel sottogenere Russula, sez. Russula, subsezione Sardoninae ed infine nella serie Sanguinea. La serie Sanguinea raggruppa alcune specie simbionti della conifera, caratterizzate dal cappello rosso; in particolare fanno parte della stessa serie anche Russula helodes e Russula rhodopus. Russula sanguinea sinteticamente si può descrivere come una specie di taglia media simbionte dei Pini, con cappello carnoso, irregolarmente appianato, un po’ gibboso, margine incurvato, la superficie di un bel rosso sangue, presto asciutta ed opaca, lamelle leggermente arcuate, più o meno decorrenti, di colore biancastro ma che, soprattutto allo strofinio, tendono a macchiarsi di giallo cromo dopo un po' di tempo. Gambo cilindrico, soffuso di rosa-rosso, carne dal sapore pepato. Le spore in massa sono di colore ocra chiaro. La carne reagisce al rosa con il FeSO4 ed all’azzurro con il Guaiaco.
Le specie simili sono: Russula rhodopus, che si differenzia per la superficie più liscia e brillante, laccata, di un bel rosso ciliegia, il gambo generalmente clavato, condivide l’habitat di conifera, spore ovoidi subreticolate; Russula helodes si separa per la carne ingrigente, l’habitat di sfagno, spore grandi completamente reticolate-connesse; Russula persicina ed in particolare la var. rubrata è molto simile, si rinviene in habitat di latifoglia, differisce microscopicamente per la pileipellis con i peli subcapitulati ed i cistidi un po’ più stretti ed per la sporata crema. Russula torulosa cresce nelle stesso habitat, presenta le lamelle non subdecorrenti come in R. sanguinea, ha il cappello ed il gambo con colorazioni porpora-violacei, ma anche molto diversi come giallastri con gambo bianco nella f. luteovirens, ma a volte anche giallo-verdastri, molto decolorata sul biancastro con margine violaceo. Anche le spore sono molto diverse, verrucose, con reticolo completo a maglie strette.
Foto e commento di Mario Iannotti
Russula sanguinea; foto di Mario Iannotti
Gambo cilindrico e flessuoso in Cortinarius sanguineus; foto di Felice Di Palma
Cortinarius sanguineus; foto di Massimo Mantovani
Cortinarius sanguineus; foto di Massimo Biraghi
Imenoforo di Cortinarius sanguineus; foto di Massimo Biraghi
Russula sanguinea; Russula di facile identificazione per i colori pileici di un bel rosso sangue a volte decolorato al rosa-crema-biancastro. Lamelle decorrenti e gambo concolore al cappello con tendenza all'ingiallimento specialmente alla base. Cresce nelle foreste di conifere con particolare prediligendo i Pini a 2 aghi. L'esame organolettico evidenzia un odore fruttato e sapore molto acre, piccante. Ha sporata in massa di colore ocra. La specie più vicina e simile è senza ombra di dubbio Russula persicina, tanto più che si potrebbe identificare come una sorta di Russula sanguinea crescente sotto Quercia, separabile microscopicamente all’esame della pileipellis per la presenza di peli subcapitulati e per avere i cistidi più stretti, oltre che per la sporata in massa crema. Foto e commento di Massimo Biraghi
Russula sanguinea; foto di Massimo Biraghi
Ramaria sanguinea (Pers.) Quél.; cresce preferibilmente sotto Faggio. Ramificazioni giallo-limone, giallo-zolfo, giallo pallido.
Tende a macchiarsi di rosso-vinoso al tocco e con l'età. Foto di Emilio Pini
Ramaria sanguinea; foto di Massimo Biraghi
Ramaria sanguinea; foto di Massimo Biraghi
Ramaria sanguinea; foto di Antonio Venturino
Ramaria sanguinea; foto di Enzo Colabella
Russula sanguinea; foto di Federico Calledda
Russula sanguinea; foto di Federico Calledda
Russula sanguinea; foto di Federico Calledda
Russula sanguinea; foto di Massimo Biraghi
Russula sanguinea; foto di Massimo Biraghi
Russula sanguinea; foto di Massimo Biraghi
Russula sanguinea; foto di Massimo Biraghi
Russula sanguinea; foto di Emilio Pini
Russula sanguinea; foto di Emilio Pini
Russula sanguinea; foto di Massimo Biraghi
Russula sanguinea; foto di Massimo Biraghi
Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.