Clavato / Claviforme (Pag. 1): che ha forma di clava
Dal latino clàva = clava, mazza. Dal latino fòrma = aspetto, figura, forma
Clavato (o claviforme): che ha forma di clava; propriamente con il rigonfiamento in alto.
Si può dire dello sporoforo nella sua interezza (come, ad esempio, nel Genere Clavariadelphus), oppure del gambo.
Se il gambo è di forma clavata ma presenta il rigonfiamento in basso, allora è detto obclavato; fermo restando che non c'è, ovviamente, una posizione standard per posizionare una clava (anche se nell'immaginario collettivo la clava si pensa di solito con la parte dilatata in alto).
L'aggettivo obclavato è comunque obsoleto: al suo posto si impiega solitamente il semplice aggettivo clavato o claviforme, specificando che il gambo è dilatato verso la base. Per evitare confusioni nelle descrizioni non corredate da immagini si specifica sempre (nel caso di gambo claviforme) da che parte si trova la dilatazione.
La tipologia "obclavata" (o "clavata con dilatazione alla base") è riscontrabile frequentemente nel gambo di molte specie; ma non può certo essere considerata discriminante per la determinazione della specie studiata visto che non è (solitamente) una forma costante che accompagna lo sporoforo durante tutto il suo sviluppo.
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Clavato è termine impiegato anche in microscopia per descrivere la forma di alcune cellule come i basidi (in cui la forma clavata è la più frequente) e i cistidi.
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Per altre illustrazioni vedere alla seguente Pag. 2.
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Basidioma clavato. Clavariadelphus truncatus (Quél.) Donk; foto di Pietro Curti
Aspetto clavato in Clavariadelphus ligula (Schaeff.) Donk; foto di Pietro Curti
La cosiddetta "mazza di Ercole", una delle "clave" più note in Micologia:
Clavariadelphus pistillaris (L.) Donk; foto di Pietro Curti
Gambo obclavato (in tal caso il rigonfiamento della clava è in basso):
Clitocybe clavipes (Pers. : Fr. ) Kummer; foto di Federico Calledda
Basidioma clavato in Gomphus clavatus S. F. Gray; foto di Felice Di Palma
Basidi clavati in Pholiota lucifera (Lasch) Quél.; foto di Mauro Cittadini
Una clava lunga e sottile: Macrotyphula fistulosa (Holmsk.) R.H. Petersen; foto di Alessandro Francolini
Cistidi claviformi in Inocybe bongardii (Weinm.) Quél.; foto di Tomaso Lezzi
Gambo obclavato in Clitocybe geotropa (Bull. : Fr.) Quél.; foto di Franco Sotgiu
Cheilocistidi clavati in Pholiota lucifera; foto di Mauro Cittadini
A forma di clava: la cosiddetta “mazza di Ercole” Clavariadelphus pistillaris; foto di Massimo Biraghi
Clavariadelhus pistillaris; foto di Alessandro Francolini
Altra "mazza d'Ercole" è il Clavariadelphus flavoimmaturus Petersen. Oltre a differenze a livello microscopico e a livello organolettico, differisce dal precedente Clavariadelphus pistillaris per la reazione all'arancio carico della carne a contatto con l'idrato di potassio (vedere esemplare al centro); mentre sul C. pistillaris la reazione è giallo-oro. Foto di Mario Iannotti
Gambo tozzo e obclavato, dilatato alla base nell'esemplare a sinistra di Boletus regius Krombh.; foto di Massimo Biraghi
Gambo obclavato in un gruppo di Boletus aestivalis (Paulet) Fries; foto di Alessandro Francolini
Gambo obclavato in Tylopilus felleus (Bull. : Fr.) Kartsen; foto di Pietro Curti
Gambo clavato con dilatazione verso la base in Boletus rhodoxanthus (Krombh.) Kallenb.; foto di Federico Calledda
Gambo slanciato e clavato con dilatazione in basso.
Leucoagaricus sericeus (Cool) Bon & Boiffard; foto di Alessandro Francolini
Gambo clavato con dilatazione verso la base nell’esemplare di destra; gambo obeso nel giovane al centro.
Leccinum lepidum (Bouchet ex Essette) Quadraccia; foto di Federico Calledda
Gambo clavato con dilatazione alla base in Boletus aestivalis; foto di Alessandro Francolini
Gambo bulboso-claviforme in Cortinarius infractus Berk.; foto di Mauro Cittadini
Caulocistidio cilindrico-clavato (con evidente giunto a fibbia) in Inocybe maculata Boudier; foto di Massimo Biraghi
Pileocistidi allungati e clavati in Russula grisea (Pers.) Fr.; foto di Felice Di Palma
Pileocistidi allungati e clavati in Russula parazurea Schaeff.; foto di Felice Di Palma
Cheilocistidio clavato, con cristalli all'apice in
Strobilurus stephanocystis (Kühner & Romagn. ex Hora) Singer; foto di Massimo Biraghi
Esame del filo lamellare in Agaricus pseudopratensis (Bohus) Wasser: cheilocistidi molto piccoli che sembrano quasi dei basidioli, catenulati e con l'elemento terminale claviforme, molto abbondanti, frammisti a basidi prevalentemente tetrasporici. Foto e commento di Mauro Cittadini
Parafisi claviformi in Scutellinia scutellata (L. : Fr.) Lambotte; foto di Massimo Biraghi
Gambo obclavato in Russula lepida (Fr. : Fr.) Fr.; foto di Alessandro Francolini
Gambo clavato, con dilatazione alla base, in Clitocybe nebularis (Batsch : Fr.) Kummer; foto di Pietro Curti
Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.