Rafanoide (odore): con odore simile a quello del rafano (o della patata cruda o del ravanello)
Dal latino ràphanus = rafano, cavolo.
In Micologia, tra i caratteri organolettici, si fa spesso riferimento all'odore "rafanoide" di alcune specie. Tale odore è associato a quello del rafano, oppure a quello della polpa di patata cruda o dei ravanelli. Si percepisce maggiormente se le superfici degli sporofori sono strofinate o graffiate, soprattutto nella zona dell'imenoforo. Spesso a tale odore si sovrappone anche una nota di terra o di muffa.
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Consultare anche gli appunti elaborati dal Micologo Riccardo Mazza: "Introduzione alla Micosmologia"
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Odore tipicamente rafanoide, di patata cruda; talvolta con nota muffita in Amanita citrina (Schaeff.) Persoon; foto di Alessandro Francolini
Odore forte e caratteristico rafanoide, di ravanello, in Pluteus cervinus (Schaeffer) Kummer; foto di Federico Calledda

Odore rafanoide nel tossico-mortale Cortinarius orellanus Fr.; foto di Federico Calledda

Odore rafanoide nel tossico-mortale Cortinarius rubellus Cooke = Cortinarius speciosissimus Kühner & Romagn.; foto di Alessandro Francolini

Carne dall'odore rafanoide in Hebeloma crustuliniforme (Bull.) Quél.; foto di Federico Calledda
Carne dal tipico e forte odore rafanoide in Mycena pura (Pers. : Fr.) Kummer; foto di Alessandro Francolini
Odore rafanoide in Mycena rosea (Bulliard) Gramberg; foto di Alessandro Francolini

Odore rafanoide in Cortinarius venetus (Fr.) Fr.; foto di Federico Calledda

Odore rafanoide in Mycena pelianthina (Fr. : Fr.) Quél.; foto di Tomaso Lezzi

Odore rafanoide nella carne di Volvopluteus gloiocephalus (DC.) Vizzini, Contu & Justo; foto di Alessandro Francolini
Carne dall’odore complesso con nota rafanoide e di legno; dal sapore amarognolo in Pholiota squarrosa (Weigel : Fr.) Kummer; foto di Alessandro Francolini
Odore leggermente rafanoide in Hebeloma populinum Romagn.; foto di Massimo Biraghi
Odore sgradevole, rafanoide, nell'ovolo di Phallus impudicus L. . Pers.; foto di Alessandro Francolini.jpg.1ec08c5df9d928360b254bb65bcb9a97.jpg)
Cortinarius cotoneus Fr.; una robusta Leprocybe, abbastanza semplice da riconoscere per il cappello nettamente squamuloso, il gambo clavato e l'intenso odore rafanoide, con note terrose o muffite. Come tutte le Leprocybe è da considerarsi un fungo quanto meno sospetto di tossicità. Foto e commento di Massimo Biraghi
Cortinarius cotoneus; una tipica Leprocybe dei boschi di Quercia e Carpino, non pone particolari problemi determinativi anche sul campo per il suo portamento più robusto rispetto alle specie simili, il cappello squamuloso-feltrato, le lamelle gialle oliva, per il suo gambo clavato concolore e l’odore rafanoide con note terrose o muffite.
Foto e commento di Mario Iannotti

Odore leggermente rafanoide in Stropharia aeruginosa (Curt. : Fr.) Quél.; foto di Federico Calledda
Odore lieve ma sgradevole, rafanoide, in Mycena haematopus (Pers.: Fr.) P. Kumm.; foto di Massimo Mantovani
Odore rafanoide in Amanita porphyria Alb. & Schwein. : Fr.; foto di Massimo Biraghi
Odore rafanoide nella carne di Hebeloma sinapizans (Paulet) Gillet; foto di Alessandro Francolini
Odore di legno, ma anche debolmente rafanoide percepibile in Volvariella bombycina Pers. ex Fr.; foto di Federico Calledda
Gleba marrone-verdastra, maleodorante, fecale, negli esemplari maturi di Colus hirudinosus Cavalier & Séchier;
viceversa l'ovolo ha odore rafanoide anche se sezionato; foto di Federico Calledda

Ovolo sezionato di Clathrus ruber P. Micheli ex Pers.; il suo odore è rafanoide;
viceversa quando la gleba verdastra porterà a maturità le spore, assumerà odore fecale. Foto di Alessandro Francolini

Odore forte, tra il muffito e il rafanoide in Pholiota flammans (Batsch : Fr.) Kumm.; foto di Franco Sotgiu

Odore tra il medicinale (iodoformio) e il rafanoide; in Cortinarius semisanguineus (Fr. : Fr.) Gillet; foto di Federico Calledda

Odore quasi nullo, leggero, rafanoide-terroso. In Amanita pantherina (DC. : Fr.) Krombh.; foto di Mario Iannotti

Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.