Brunneoincarnata: di colore bruno carnicino

Brunneoincarnata: dal germanico  brun = bruno, scuro e lucente; e da  incarnato  = carnicino, roseo come la pelle umana (dal latino  càro, càrnis = carne). Quindi, alla lettera: dal colore bruno-carnicino.

 

 

In Micologia è epiteto specifico di   Lepiota brunneoincarnata   Chodat & Martin, fungo da non consumare assolutamente perché velenoso mortale.

 

Consultare le pagine del forum che trattano di Micotossicologia (a cura del Dott. Claudio Angelini) e, in particolare Sindrome falloidea (riservato ai Soci A.M.I.N.T.); oppure vedere sul TUTTO FUNGHI da pag. 50.

 

 

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Lepiota brunneoincarnata  Chodat & Martin; dal nuovo TUTTO FUNGHI, Scheda 93, Pag. 200: 

" Velenoso mortale. Fino a non molto tempo fa era descritto e considerato, nei vari testi divulgativi a larga distribuzione, fungo con proprietà tossiche. Recentemente studi approfonditi hanno evidenziato la presenza di amatossine sia in  Lepiota brunneoincarnata, sia in specie strettamente vicine tra le quali:  Lepiota helveola,  Lepiota pseudohelveolaLepiota josserandiiLepiota kuehneri.
 
Ultimamente le ricerche in campo micotossicologico hanno evidenziato la presenza delle pericolose amatossine in ben 16 specie di piccole Lepiota, responsabili della sindrome  falloidea. Fortunatamente la percentuale di amatossine presenti è nettamente inferiore a quella riscontrabile in Amanita phalloides, ciò non toglie che si tratta di una specie molto pericolosa, infatti i danni arrecati alle cellule epatiche sono spesso irreversibili, arrivando anche alla necrosi delle stesse e al manifestarsi di emorragie interne; inoltre, la lunga latenza dei sintomi (a volte anche 48 ore) è una delle ragioni che impediscono il ricorso a terapie tempestive e risolutive.
 
Lepiota brunneoincarnata  appartiene alla sezione  Ovisporæ, un gruppo con specie dai caratteri morfocromatici molto simili tra di loro; le specie in questione sono di difficile separazione macroscopica e la certezza determinativa nella maggior parte dei casi è basata sulle osservazioni al microscopio ottico biologico. Sono molte le piccole  Lepiota  simili e difficilmente identificabili fra loro; soltanto una scrupolosa analisi macroscopica accompagnata dall’osservazione dei caratteri microscopici assicura una corretta determinazione. "

 

 

 

 

 

Lepiota brunneoincarnata; Lepiota con cappello dai colori vinosi, gambo che non mostra un anello definito, ma una serie di decorazioni e cercini colorati nella parte bassa del gambo stesso. 
Specie velenosa mortale con sindrome falloidea.
La simile  Lepiota fuscovinacea  presenta gambo più lungo, lanoso, tomentoso; ha spore più piccole e non ha giunti a fibbia.

Foto di Gianluigi Boerio; commento di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

Lepiota brunneoincarnata; foto di Stefano Rocchi

 

 

 

 

 

 

Lepiota brunneoincarnata; foto di Federico Calledda

 

 

 

 

 

 

 

Lepiota brunneoincarnata; foto di Massimo Mantovani

 

 

 

 

 

 

 

Lepiota brunneoincarnata; foto di Federico Calledda

 

 

 

 

 

 

 

Lepiota brunneoincarnata; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

 

Gambo con cercini in   Lepiota brunneoincarnata; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

 

 

Lepiota brunneoincarnata; bella e pericolosa Lepiota contenente amatossine. Odore e sapore dolciastri, anello  evanescente anche nei giovani esemplari, gambo rosseggiante con squamette brune.

Foto e commento di Massimo Biraghi

 

 

 

 

 

 

 

Lepiota brunneoincarnata; foto di Federico Calledda

 

 

 

 

 

 

 

Spore di  Lepiota brunneoincarnata; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

 

 

Giunti a fibbia ("GAF") presenti e ben definiti in  Lepiota brunneoincarnata; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

 

Lepiota brunneoincarnata; foto di Mauro Cittadini

 

 

 

 

 

 

 

Lepiota brunneoincarnata; foto di Mauro Cittadini

 

 

 

 

 

 

Termine Enciclppedia Illstrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.