Salmastro: dicesi di una numerosa serie di odori che hanno attinenza col mare e con i suoi organismi

Salmastro: dicesi di una numerosa serie di odori che hanno attinenza col mare e con i suoi organismi.

 

Qui di seguito alcuni esempi, specificando possibilmente il "termine di paragone".

 

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Solitamente è inconfondibile il suo forte odore salmastro di aringa (sia affumicata che sotto sale); talvolta a tale odore si aggiunge quello di crostacei cotti.
In   
Lactarius volemus   (Fr. : Fr.) Fr.; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

Odore nettamente salmastro; come di pescheria o di crostacei cotti. Meno percepibile negli esemplari intrisi di umidità, ma che si accentua negli esemplari disidratati.
In  
Russula xerampelina  (Schaeff.) Fr.; foto di Federico Calledda

 

 

 

 

Odore putrido, salmastro sgradevole (come quello cattivo che si sente in qualche pescheria di dubbia igiene);
in   
Clitocybe inornata   (Sow.: Fr.) Gillet; foto di Felice Di Palma

 

 

 

 

Odore salmastro, più percepibile strofinando la volva, simile a quello dell'osso di seppia; in  Amanita proxima    Dumée; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

 

Odore forte e tipico; tra il putrido di cavolfiore marcio e il salmastro di acqua di mare stagnate. In  Thelephora palmata   (Scop. : Fr.) Fr.; foto di Felice Di Palma

 

 

 

 

 

 

Odore inizialmente è forte di cetriolo da cui il suo epiteto specifico (Cucumis sativus è il nome scientifico del cetriolo), poi arriva una nota netta nota salmastra (come di pesce), oppure cimicina. In   Macrocystidia cucumis    (Pers.: Fr.) Josserand; foto di Gianluigi Boerio

 

 

 

 

 

Odore intenso di cacca di bimbo e poi, invecchiando, di aringa andata a male. In   Squamanita umbonata   (Sumst.) Bas; foto e commento di Giovanni Baruffa

 

 

 

 

 

Strofinando l'imenoforo non è raro sentire un vago odore salmastro, come di olio di fegato di merluzzo,
in  
Entoloma hirtipes    (Schum. : Fr.) Moser; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

Odore salmastro in    Volvariella caesiotincta   P.D. Orton; foto di Mario Iannotti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Odore salmastro, come di pesce andato a male, in  Inocybe bongardii var. pisciodora    (Donadini & Riousset) Kuyper; foto di Roberto Cagnoli

 

 

 

 

 

 

Odore forte, salmastro, come di aringa, soprattutto a maturità. In   Russula delica    Fr.; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

 

Odore salmastro (tipo crostacei cotti) misto a quello del topinambur cotto; in  Russula amoena    Quél.; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

 

 

Odore forte e salmastro, vicino a quello dell'acqua di mare che ha ristagnato nelle pozze; talvolta simile a quello dell'osso di seppia.
In     
Amanita ovoidea    (Bull. : Fr.) Link; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

Odore complesso e sgradevole, dal muffito al terroso ma anche salmastro (simile all'aringa affumicata); in   Inocybe calamistrata  (Fr.) Gillet; foto di Federico Calledda

 

 

 

 

 

 

 

Odore salmastro che ricorda quello del Lactarius volemus (vedi anche la prima foto di questa pagina); in  Russula amoenolens   Romagn.; foto di Roberto Cagnoli

 

 

 

 

 

 

 

Odore salmastro, come di aringa sotto sale, in   Agaricus bernardiiformis    Bohus; foto di Felice Di Palma

 

 

 

 

 

 

Odore complesso da fortemente fruttato (con componente salmastra simile all'aringa) a odore clorico come quello della candeggina; si accentua a maturità.
In   
Russula chloroides    (Krombh.) Bres.; foto di Mario Iannotti

 

 

 

 

 

 

 

 

Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.