Scaber / Scabra / Scabrum: ruvido, scabro, scabroso

Scaber / Scabra / Scabrum: aggettivo latino = scabro, scabroso, ruvido al tatto.

In Micologia è epiteto specifico di alcune specie, tra cui: Polyporus scaber Bres.; Aphanomyces scaber de Bary; Cintractia scabra Syd.; Leccinum scabrum (Bull. : Fr.) Gray; ecc.

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Leccinum scabrum (Bull. : Fr.) Gray; cresce prevalentemente sotto Betulla; tra i più ricercati Porcinelli, è facilmente determinabile per la (quasi) immutabilità della sua carne, caratteristica unica nel Genere Leccinum; solo dopo molto tempo dal taglio la sua carne può tendere vagamente al rosa e poi al brunastro. Un suo simile potrebbe essere Leccinum duriusculum, anch'esso discreto commestibile, ma con carne virante al taglio e habitat presso Pioppo.

Leccinum scabrum; foto di Federico Calledda

Leccinum Scabrum; certamente il porcinello più ricercato, noto e raccolto, fortemente apprezzato per l'immutabilità del candore della carne al taglio, caratteristica tipica di questa specie, utile ad isolarla dalle simili dello stesso Genere. Cresce prevalentemente sotto Betulla, presenta la tipica decorazione a squamule irte sul gambo, carne bianca immutabile o appena vagamente rosa al taglio, solo dopo molto tempo brunastra, odore fungino e sapore gradevole.

Foto e commento di Massimo Biraghi

Leccinum scabrum; foto di Mario Iannotti

Leccinum scabrum; foto di Roberto Cagnoli

Leccinum scabrum; per delimitarlo, oltre all'habitat presso Betulla, risulta determinante il non viraggio della carne al taglio. Tutti i Leccinum hanno un portamento slanciato, un gambo riccamente rivestito di decorazioni granulose e in particolare, carne ingrigente/imbrunente al taglio o sezione. Tutti tranne Leccinum scabrum con carne bianca immutabile.