Bufonium / Bufonia / Bufonii / Bufonis: attinente al rospo

Bufonium / Bufonia / Bufonii: dal latino  bùfo, bufònis = rospo. Quindi, alla lettera: attinente al rospo.

 

 

In Micologia è epiteto specifico di qualche specie (più o meno in riferimento alla superficie verrucosa di tali specie che può ricordare la pelle del rospo). Tra cui:    Amphisphaeria bufonia   (Berk. & Broome) Ces. & De Not;    Inocybe bufonia  Kokkonen & vauras;     Otidea bufonia    (Pers. : Fr.) Boud;    Tricholoma bufonium   (Pers. : Fr.) Gillet;       Phillosticta bufonis   (Oudem.) Oudem;    Fusisporella bufonis    Speg.;     Phyllosticta bufonii   (Oudem.) Oudem; ecc.

 

 

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Otidea bufonia   (Pers. : Fr.) Boud.; apotecio  di medie-grandi dimensioni (può raggiungere anche 15 cm di altezza), generalmente sessile o con un rudimentale stipite, cupulato in gioventù, tende in maturazione a fessurarsi lateralmente e ad allungarsi simulando un orecchio equino, con margini spesso sovrapposti, ondulati. Ha  carne abbastanza fragile, ceracea, color crema, sapore ed odore non significativi.

 

Superficie interna (imenio) liscia, di colore bruno-arancio, superficie esterna bruno-camoscio con riflessi olivacei e decorata da evidenti squamuleverruche. Fruttifica in esemplari concrescenti, raramente isolati, nei boschi umidi di latifoglia, dall'estate al tardo autunno, poco comune. Non è commestibile

 

La simile Otidea alutacea può condividere lo stesso habitat; si distingue macroscopicamente per le colorazioni più chiare (ocra - bruno chiaro), la superficie esterna leggermente pruinosa, ma senza presentare delle vere squamule, carne molto più fragile e su toni giallastri. 

 

Non sempre risulta abbastanza agevole il riconoscimento delle singole specie macroscopicamente: le condizioni ecologiche, climatiche e la diversa tipologia dell'areale di crescita potrebbero interferire sulle abituali manifestazioni morfocromatiche degli ascomi e modificarne anche la classica forma "a orecchio" allungato, come nel caso della crescita in più esemplari appressati e/o concresciuti.


Solamente con l'analisi dei caratteri microscopici si può desumere un quadro completo che consenta la corretta determinazione, anche se bisogna considerare che potrebbero delinearsi alcune difficoltà interpretative nel caso di osservazioni di esemplari ancora immaturi.

 

Foto e commento di Massimo Biraghi

 

 

 

 

Otidea bufonia; foto di Massimo Biraghi

 

 

 

 

 

Le squamule visibili sulla superficie esterna di  Otidea bufonia; foto di Massimo Biraghi

 

 

 

 

 

 

Simile al   Tricholoma sulphureum  anche per l'odore di gas illuminante; ma con colori che tendono al bruno, al camoscio o al grigio:
 Tricholoma bufonium   (Pers. : Fr.) Gillet
; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

Tricholoma bufonium; con odore tra lo zolfino e il fecale (solitamente non così penetrante come in  Tricholoma sulphureum);  in foto di Roberto Cagnoli

 

 

 

 

 

Tricholoma bufonium; foto di Massimo Biraghi

 

 

 

 

 

 

Otidea bufonia; foto di Angelo Mariani

 

 

 

 

 

 

Otidea bufonia; foto di Massimo Biraghi

 

 

 

 

 

In sezione, la carne si presenta crema, ocracea ai margini per imbibizione o umidità, di consistenza ceracea; in   

Otidea bufonia; foto e commento di Massimo Biraghi

 

 

 

 

 

 

Tricholoma bufonium; foto di Massimo Biraghi

 

 

 

 

 

 

Tricholoma bufonium; foto di Pietro Curti

 

 

 

 

 

 

 

Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.