Nebularis (Pag. 1): attinente alla nebbia

Nebularis: dal latino nèbula = nebbia, vapore, nuvola.


 

Di solito in riferimento al colore grigiastro più o meno chiaro, ma può intendersi anche in riferimento alla stagione nebbiosa (autunnale) in cui alcune specie nascono; è epiteto specifico di poche specie fungine tra cui, ad esempio:   Clitocybe nebularis   (Batsch : Fr.) Kummer;   Botrytis nebularis    Cooke & Ellis;    Cortinarius nebularis     Rob. Henry;   Cuphophyllus nebularis    (Clémençon) Bon; ecc.

 

 

 

In particolare  Clitocybe nebularis    (Bull. : Fr.) Kummer  è considerata specie tipo del Genere Clitocybe

 

 

 

Per ulteriori immagini vedere alla successiva Pag. 2.

 


 

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Clitocybe nebularis  (Batsch : Fr.) Kummer; dal  TUTTO FUNGHI  Pag. 159, Scheda 55: “E’ stato per anni il fungo più raccolto e commercializzato in Italia, ma la sua tossicità è stata ormai dimostrata con certezza ed è stato cancellato dalle liste dei funghi commercializzabili. Purtroppo viene ancora raccolto e spetta solo ai fungaioli rendersi consapevoli del rischio ed evitare di raccoglierlo e consumarlo. Può essere confuso con Entoloma lividum, velenoso, che può crescere nel medesimo habitat. La principale differenza va ricercata nel colore delle lamelle dei soggetti maturi: queste sono giallastre in C. nebularis  e rosa carico in  E. lividum, oltre all’odore forte e caratteristico in  C. nebularis, deciso di farina fresca in  E. lividumInoltre le lamelle di  C. nebularis  sono un poco decorrenti mentre quelle di  E. lividum  sono da più o meno smarginate a libere al gambo.”

 

Curiosità:  Clitocybe nebularis  ha un ospite speciale: Volvariella surrecta, un piccolo fungo che cresce sui vecchi cappelli ormai in disfacimento di  Clitocybe nebularis; li invade con il suo micelio biancastro ben visibile ancora prima che appaiano i basidiomi dotati di una bella volva rosata.

 

In alcune Regioni le Clitocybe nebularis sono conosciute con i nomi popolari di Ordinali o Ordinari  Nebbioni  oppure  Cimballi grigi. 

 

 

 

 

Clitocybe nebularis; foto di Roberto Cagnoli

 

 

 

 

 

Clitocybe nebularis; con odore forte, complesso e penetrante, acidulo, che può ricordare anche quello del sudore umano; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

Clitocybe nebularis; foto di Roberto Cagnoli

 

 

 

 

 

 

Clitocybe nebularis; foto di Massimo Mantovani

 

 

 

 

 

 


 

Clitocybe nebularis; foto di Massimo Biraghi

 

 

 

 

 

 


 

Clitocybe nebularis; foto di Emilio Pini

 

 

 

 


 

 

 

Clitocybe nebularis; foto di Pietro Curti

 

 

 

 

 


 

 

Clitocybe nebularis; foto di Felice Di Palma

 

 

 

 

 

 


 

Clitocybe nebularis; foto di Emilio Pini

 

 

 

 

 

 


 

Clitocybe nebularis; foto di Gianni Bonini

 

 

 

 

 


 

 

Clitocybe nebularis; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 


Clitocybe nebularis; foto di Lorenzo Martinelli

 

 

 

 

 


 

  

 

Clitocybe nebularis; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 


 

Particolare crescita sovrapposta in  Clitocybe nebularis; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 


 

Clitocybe nebularis; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 


 

Clitocybe nebularis; foto di Pietro Curti

 

 

 

 

 

 


 

Un cappellino di  Clitocybe nebularis  cresciuto sul pileo di un soggetto più grande e completo. Foto di Pietro Curti

 

 

 

 

 


 

 

Esemplari di grosse dimensioni: Clitocybe nebularis; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 


Clitocybe nebularis; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 


 

Clitocybe nebularis; con portamento   boletoide; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 



Clitocybe nebularis; foto di Pietro Curti

 

 

 

 

 

 


 

 

 

Clitocybe nebularis; foto di Alessandro Remorini

 

 

 


 

 

 

Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.