Chroogomphus: nome di Genere di funghi Basidiomiceti. Famiglia Gomphidiaceae

Dal greco  chroià = apparenza, sembianza, aspetto; e dal greco  gòmfos = chiodo. In relazione alla somiglianza (negli esemplari giovani) a un chiodo.

 

In Micologia è epiteto del  Genere  Chroogomphus  (Singer) O.K. Mill. (1964)  che fa parte dei Basidiomiceti. È inserito nella Famiglia Gomphidiaceae, Ordine Boletales.

 

La sua specie tipo  è  Chroogomphus rutilus  (Schaeff. : Fr.) O.K. Mill. 

 

A grandi linee i funghi del  Genere  Chroogomphus hanno le seguenti caratteristiche: sono omogenei; con sporata grigio-verde molto scuro fino a quasi melanosporei; posseggono velo cortiniforme; hanno carne compatta, stopposa, di colore giallo-arancio, che diventa violacea alla cottura; cappello da asciutto-feltrato (per esempio in Chroogomphus helveticus) a vischioso (per esempio in Chroogomphus rutilus); imenoforo  con lamelle   spaziate, decorrenti di colore da giallo-arancio a arancio-nerastro per la maturazione delle spore; gambo con zona cortinale più o meno evidente; spore fusiformi. Habitat terricolo presso aghifoglie.

 

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Data la somiglianza più o meno spiccata dei Chroogomphus con specie mortali (Cortinarius rubellus  =  Cortinarius speciosissimus  in particolare), ne viene solitamente sconsigliata la raccolta; anche in considerazione del fatto che i Chroogomphus  (conosciuti anche coi nomi dialettali di Chiodetti o Ciodetti o Ciodeti o Ciodini) non hanno un grande valore gastronomico e vengono per lo più raccolti per i "misti".

 

 

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Chroogomphus helveticus  (Singer) M.M. Moser; con habitat tipicamente presso Peccio o, saltuariamente, presso Cirmolo; foto di Roberto Cagnoli

 

 

 

Chroogomphus helveticus; foto di Federico Calledda

 

 

 

 

Pericolosa (!) la somiglianza tra il mortale  Cortinarius rubellus = Cortinarius speciosissimus (esemplare sulla sinistra) e due esemplari di  Chroogomphus helveticus. Le lamelle dei  Cortinarius  non sono decorrenti ma talvolta questa caratteristica non è sufficientemente appariscente e può trarre in inganno un raccoglitore inesperto; foto di Federico Calledda

 

 

 

 

Chroogomphus rutilus  (Schaeff : Fr.) O.K. Mill.; con habitat tipicamente presso  Pinus sp.; foto di Felice Di Palma

 

 

 

 

Cappello viscido-vischioso in  Chroogomphus rutilus; foto di Massimo Biraghi

 

 

 

 

Chroogomphus rutilus; foto di Federico Calledda

 

 

 

 

Chroogomphus helveticus; foto di Alessandro Francolini

 

 

 


Chroogomphus rutilus; foto di Massimo Biraghi

 

 

 

 

Cappello viscido-vischioso in  Chroogomphus rutilus; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

Lamelle decorrenti, che si stanno scurendo per il deposito sporale, in  Chroogomphus rutilus; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

Chroogomphus rutilus  con particolare della sporata nera che si è depositata sulla zona cortinale all'apice del gambo, foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

Cuticola untuosa di  Chroogomphus rutilus; foto di Giovanni Satta

 

 

 

 

Imenoforo di  Chroogomphus helveticus; foto di Roberto Cagnoli

 

 

 

 

 

 

Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.