Ovoideus / Ovoidea / Ovoideum (Pag. 1): dall' aspetto che ricorda un uovo
Ovoideus / a / um: dal latino òvum = uovo e dal greco oeidês = simile a, somigliante. Quindi dall’aspetto che ricorda un uovo.
In Micologia è epiteto specifico di alcune specie, tra cui: Amanita ovoidea (Bull. : Fr.) Link; Chaetosphaeria ovoidea (Fr.) Constant., K. Holm & L. Holm; Chalara ovoidea Nag Raj & W.B. Kendr.; Endophragmiella ovoidea P.M. Kirk; Virgariella ovoidea P.M. Kirk; Didymium ovoideum Nann.-Bremek.; Hypochniciellum ovoideum (Jülich) Hjortstam & Ryvarden; Lamproderma ovoideum Meyl.; Xenodochus ovoideus (Corda) Bonord.; ecc.
Per ulteriori immagini vedere alla successiva Pag. 2.
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Amanita ovoidea (Bull. : Fr.) Link; bella Amanita, di dimensioni anche importanti. È caratterizzata dal colore generale bianco-panna o bianco-perla con eventuali sfumature crema-ocra sulla faccia esterna della volva a maturità; dalla consistenza soffice e tenera dell’anello per altro assai fugace (al tatto può ricordare la consistenza della panna montata); dall’odore forte e sgradevole definito in vari modi da molti autori (salmastro, acqua salmastra putrida, pesce in salamoia, odore di osso di seppia, odore di ambiente chiuso, di cantina poco ventilata, odore che si percepisce aprendo un cassetto di un mobile antico, odore di lezzo di cane bagnato, ecc.); dal filo delle lamelle fioccoso.
Il velo parziale protegge l'imenio ed è, al solito, collocato tra gambo e margine pileico negli esemplari immaturi; ciò che è insolito (anzi, è unico nell'ambito delle Amanita) è la modalità del distacco del velo parziale: si stacca molto in alto, nelle strette vicinanze del gambo e, in genere, si distacca prima dal gambo che dal cappello, di modo che la maggior parte del velo rimane attaccata al margine del cappello, spesso in guisa di una evidente festonatura; come si può notare in molte delle foto qui di seguito.
Più frequente in ambiente termofilo e mediterraneo, soprattutto litoraneo, presso Leccio, Pino e Quercia; più rara in ambiente collinare, appenninico o subalpino.
In molte Regioni è indicata col nome popolare di Farinaccio.
Dal TUTTO FUNGHI Pag. 232, Scheda 122: “Velenosa, responsabile della sindrome norleucinica o nefrotossica o smithiana.”
La simile Amanita proxima ha anello persistente e membranoso e presenta l’esterno della volva ocra-arancio o color rabarbaro fin dai primordi.
Consultare anche la esaustiva trattazione su: Micotossicologia - Intossicazioni da Funghi - A cura del Dott. Claudio Angelini e, in particolare, Sindrome norleucinica o nefrotossica o smithiana (Riservato ai Soci A.M.I.N.T.)
Amanita ovoidea; con margine pileico particolarmente festonato; foto di Pietro Curti
Amanita ovoidea; foto di Pietro Curti
Cappello sezionato in Amanita ovoidea; foto di Gianni Bonini
Amanita ovoidea; foto di Gianni Bonini
Amanita ovoidea; foto di Pietro Curti
Amanita ovoidea; foto di Gianni Bonini
L'anello burroso e la volva ampia in Amanita ovoidea; foto di Tomaso Lezzi
Amanita ovoidea; foto di Franco Sotgiu
Amanita ovoidea; foto di Alessandro Francolini
Vetusto esemplare di Amanita ovoidea; l’anello fugace è già scomparso. Foto di Alessandro Francolini
Filo lamellare fioccoso e burroso in Amanita ovoidea; foto di Alessandro Francolini
Crop sui fiocchetti del filo lamellare di Amanita ovoidea; foto di Alessandro Francolini
Amanita ovoidea; foto di Massimo Mantovani
Amanita ovoidea; foto di Massimo Mantovani
Amanita ovoidea; foto di Gianni Bonini
Amanita ovoidea; particolare del margine pileico festonato dai residui del velo parziale; foto di Gianni Bonini
Amanita ovoidea; foto di Franco Sotgiu
Basidioma completamente bianco, con resti burrosi di velo sul bordo del cappello e sull'anello. Amanita ovoidea; foto di Tomaso Lezzi
Un particolare del bordo del cappello in Amanita ovoidea; foto di Tomaso Lezzi
Amanita ovoidea; foto di Pietro Curti
Un particolare del bordo del cappello in Amanita ovoidea; foto di Tomaso Lezzi
Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.