Fomentarius / Fomentaria / Fomentarium: in quanto esca impiegata per accendere il fuoco

Fomentarius / a / um: dal tardo latino fomentàre = alimentare il fuoco; a sua volta dal tardo latino fòmes, fòmitis = esca impiegata per accendere il fuoco.

 

In Micologia è epiteto specifico di poche specie, tra cui:  Arthonia fomentaria  Nyl.;  Xylostroma fomentarium  Speg.;  Irpex fomentarius  Mont.;  Fomes fomentarius  (L. : Fr.) Fr.; ecc.

 

 

In particolare  Fomes fomentarius  (L. : Fr.) Fr.  è considerata specie tipo del Genere Fomes.

 

 

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Fomes fomentarius  (L. : Fr.) Fr.; deriva il suo nome dal latino fòmes, fòmitis  = esca, alimento del fuoco, per l’uso che ne veniva fatto. Cresce prevalentemente su Faggio, Pioppo e Platano.


Si tratta di una specie pluriannuale, sessile, che può raggiungere dimensioni importanti con la mensola che arriva anche a 40 cm di diametro e oltre. La parte superiore (sterile) è coperta da una sorta di corteccia dura e spessa, di colore grigiastro o crema chiaro-grigiastro di varie tonalità dovute alle zonature presenti che evidenziano gli anelli annuali di crescita. Superficie poroide di colore da grigio chiaro a crema chiaro a ocra, che si scurisce per contusione o sfregamento. I pori sono rotondi e molto piccoli tanto che se ne possono contare fino a 4 o 5 per millimetro. Tra le altre caratteristiche di questo lignicolo, la stratificazione dei tubuli (riscontrabile con una sezione perpendicolare): ogni strato corrisponde ad un anno di crescita.


Dal  TUTTO FUNGHI  Pag. 131, Scheda n° 28: “Il fungo attacca l’albero vivo come parassita, propagando il proprio micelio all’interno del legno e generando i tipici carpofori a mensola. Quando l’albero muore e cade, il fungo continua la propria esistenza come saprotrofo, evidenziando il fenomeno del geotropismo cioè la capacità di questo tipo di funghi di orientare la parte fertile in modo parallelo al suolo: si “avvita” infatti su se stesso, garantendo così una ottimale dispersione delle spore.

Si tratta di un fungo conosciuto fin dall’antichità, tanto che ne è stato trovato qualche pezzo anche in una sacca rinvenuta con Ötzi, l’uomo del Similauan, risalente a 3300 a. C.; sfruttando la natura legnoso-stopposa del fungo, a quei tempi veniva sicuramente usato come esca per accendere il fuoco. In epoca successiva, sempre per lo stesso scopo, veniva sbriciolato in polvere e mescolato al salnitro in modo da facilitarne l’accensione. Sicuramente superati e non più proponibili anche gli impieghi del fungo come emostatico in chirurgia e come affila-rasoi dai barbieri di un tempo.”

 

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Fomes fomentarius; un corpulento lignicolo, che invade i tronchi di piante morenti o morte, con enormi mensole sovrapposte.  E' un fungo di grande interesse micologico, biologico e persino antropologico. Per iniziare diremo che si tratta di un micete a crescita pluriannuale e le zonature sovrapposte che lo costituiscono ci segnalano da una parte gli anni del fungo e dall'altra, come avviene nella sezione degli alberi, le diverse condizioni climatiche che il fungo ha vissuto. Sezioni più alte rappresentano annualità con piovosità notevole, sezioni più basse annualità con precipitazioni meno favorevoli.
Ma non basta, passiamo al geotropismo: si tratta della capacità che hanno molti funghi lignicoli a crescita pluriennale, di orientare la parte fertile in modo parallelo al suolo, questo al fine di garantire la migliore dispersione sporale.
Per fare questo, essendo ancorati ai tronchi e seguendo l'eventuale crollo del fusto delle piante superiori, arrivano a compiere rotazioni quasi impossibili su se stessi fino a disporre la parte fertile in modo parallelo al terreno.
Ed infine, si tratta del fungo rinvenuto in un sacca che portava con se l'uomo dei ghiacci, Ötzi, l'Uomo del Similaun rinvenuto nei ghiacci delle Alpi e datato 5300 anni circa. Inizialmente si pensava che questo fungo potesse avere per questo nostro antico avo funzioni curative, oggi si sa per certo che la struttura stopposa interna del fungo ne faceva una perfetta esca, indispensabile per accendere fuochi per sfregamento a quei tempi.

 

 

 

Alla base di un Pioppo secolare:  Fomes fomentarius; foto di Pietro Curti

 


 

 

 

 


Fruttificazione  sui rami più alti di un Pioppo secolare:  Fomes fomentarius; foto di Pietro Curti

 

 

 

 


In alto su di un Faggio: Fomes fomentarius; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 


 

Fomes fomentarius; foto di Gianni Bonini

 

 

 

 


 

Fomes fomentarius; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 


Imenoforo di  Fomes fomentarius; i pori sono assai piccoli (4-5 per millimetro) e non sempre distinguibili ad una prima osservazione ad occhio nudo;

foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 


Un enorme esemplare di almeno 80 centimetri di diametro; Fomes fomentarius; foto di Pietro Curti

 

 

 

 

 

Fomes fomentarius; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 


 Fomes fomentarius; con la forma a "zoccolo equino" (unguloide); foto di Stefano Rocchi

 

 

 

 

 

 

 

 

Fomes fomentarius; foto di Massimo Biraghi

 

 

 

 


 

Su Faggio vivo:  Fomes fomentarius; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

Su latifoglia a terra:  Fomes fomentarius; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

Fomes fomentarius; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

 

Imenoforo con  pori  piccoli e rotondi in  Fomes fomentarius; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

Contesto legnoso, particolarmente compatto, duro e tenace, bruno-rossastro. Anche i tubuli hanno colorazione simile.

In  Fomes fomentarius; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

Fomes fomentarius; evidente l'effetto del geotropismo; foto di Claudio Angelini

 

 

 

 

 

 

 

Fomes fomentarius; foto di Massimo Biraghi

 

 

 

 

 

 

 

Fomes fomentarius; foto di Emilio Pini

 

 

 

 

 

 

Fomes fomentarius; foto di Pietro Curti

 

 

 

 

 

 

Fomes fomentarius  su tronco abbattuto di  Populus nigra  (Pioppo nero); foto di Massimo Biraghi

 

 

 

 

 

Fomes fomentarius; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

 

Fomes fomentarius; foto di Mario Iannotti

 

 

 

 

 

 

 

Fomes fomentarius; imenoforo, con pori molto piccoli e rotondi. Talmente piccoli che non sempre sono distinguibili a occhio nudo; foto di Mario Iannotti

 

 

 

 

 

 

Fomes fomentarius; imenoforo in macrofotografia che permette di distinguere chiaramente i pori e la loro forma; foto di Mario Iannotti

 

 

 

 

 

Fomes fomentarius; foto di Mario Iannotti

 

 

 

 

 

 

 

Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.