Xanthocyaneus: con colore giallo e bluastro

 Xanthocyaneus: di colori giallo e bluastro;  dal greco  xanthós = giallo; e dal greco  kýanòs = turchino; in riferimento alla presenza di questi due colori (il bluastro è dovuto al viraggio delle superfici esterne o della carne alla sezione in un primo momento).

 

In Micologia è epiteto specifico del solo   Boletus xanthocyaneus   (Ramain) Romagn.

 

 

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Boletus xanthocyaneus  (Ramain) Romagn.; rinvenuto sotto Querce e Carpini: cappello ocraceo-grigiastro con evidenti macchie rosse; tubuli corti, gialli, pori gialli imbluenti al tocco, poi rosso ruggine. Gambo giallo con  reticolo  concolore  o macchiato di rosso; all'attaccatura dei tubuli può essere presente una fascia rossastra. Anche il gambo si macchia di blu al tocco, poi diviene grigiastro; base rossastra. La carne è gialla e vira al blu al taglio in ogni parte per poi divenire rossastra nel cappello e grigiastra altrove. Odore nullo e sapore  mite. Le spore sono ellissoidali-fusiformi 10,4-14 × 4,2-6,3 µm; Qm = 2,3.

 

Molto simile a  Boletus xanthocyaneus  è  Boletus torosus, quest'ultimo tuttavia rispetto al primo ha un tipico odore di medicinale e ha un viraggio blu nel gambo meno intenso e più rosato. Difficile è anche la distinzione dalle forme gialle di  Boletus rhodopurpureus  ma la carne di  Boletus xanthocyaneus  ha la tendenza, dopo il viraggio blu, all'arrossamento persistente soprattutto nella zona del cappello, senza diventare grigio-verde pallido. Non tutti gli Autori considerano valida questa specie.

Foto e commento di Stefano Rocchi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Boletus xanthocyaneus; foto di Stefano Rocchi 

 

 

 

 

 

 

 

Boletus xanthocyaneus; viraggio successivo, con arrossamento persistente nella carne del cappello; foto e commento di Stefano Rocchi 

 

 

 

 

 

 

 

 

Boletus xanthocyaneus; viraggio successivo, con arrossamento persistente nella carne del cappello; foto e commento di Stefano Rocchi

 

 

 

 

 

 


Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.