Corneus / Cornea / Corneum: attinente alle corna

Corneus / a / um: aggettivo latino = attinente alle corna, di corno. Quindi, a seconda delle specie cui fa riferimento, dal significato di: a forma di corno o di corna; ma anche: con consistenza cornea.

In Micologia è epiteto specifico di alcune specie, tra cui: Calocera cornea (Batsch : Fr.) Fr.; Auricularia cornea Ehrenb.; Aleurodiscus corneus Lloyd; Entoloma corneum E. Horak; ecc.

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Calocera cornea (Batsch : Fr.) Fr.; comunemente è conosciuto per l’aspetto digitaliforme, ma può assumere anche la forma di corno singolo o con apice a due o tre punte (palmato) o dendroide (ad albero), di piccole dimensioni 10-15 mm di altezza e 1-2 mm di diametro, di colore giallo tuorlo, lucido, alcuni carpofori hanno la zona basale biancastra, traslucida. La parte fertile è distribuita sulla superficie esterna del corno. Circa le modalità di crescita sono stati osservati esemplari singoli, ma anche cespitosi e connati.

La carne è di consistenza gelatinosa, elastica, un po’ vischiosa, senza sapore e odore particolari.

Specie saprofita, cresce su ceppi e rami marcescenti nei boschi di latifoglia dall’estate all’autunno.

Specie tossica, il suo consumo provoca una intossicazione di tipo gastrointestinale.

La variabilità morfologica riscontrabile in questa specie fa ritenere che solo la convergenza dei vari elementi, quali l’habitat di latifoglia, l'esame macroscopico e microscopico, consenta di determinare correttamente questo taxon e di separarlo dalle specie simili.

Calocera viscosa, tipica delle abetaie alpine, predilige tronchi e rametti marcescenti di Peccio, di maggiori dimensioni, raggiunge un’altezza 5-8(10) cm e larghezza molto varia, di forma coralloide, di colore giallo, giallo-arancio, con rametti slanciati che terminano all’apice con due o tre corte punte.

Foto e commento di Mario Iannotti