Gambosa (Pag. 1): in riferimento al gambo ben sviluppato
Gambosa: dal tardo latino gàmba = gamba, garretto. In riferimento al gambo ben sviluppato.
In Micologia è epiteto specifico di Calocybe gambosa (Fr. : Fr.) Donk che è considerata specie tipo del Genere Calocybe.
Per ulteriori immagini vedere alla successiva Pag. 2.
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Calocybe gambosa (Fr. : Fr.) Donk; di questo fungo ne scrive con entusiasmo anche il medico e naturalista Pier Andrea Mattioli (1501-1577) in uno dei primi documenti stampati in Italia che trattano tra l’altro anche di funghi. Il Mattioli, autore di testi di medicina che rimarranno insostituibili fin quasi alla metà del ‘700, in alcuni suoi eclettici lavori riporta che: “... in Italia la zona più fertile di funghi è la Toscana, ove fra tutti gli altri hanno la preferenza quelli che si chiamano Prignoli, che nascono ogni anno in aprile, alle prime piogge. E sono odorosissimi, gradevolissimi al gusto e senza pericolo...”. Micologi moderni hanno visto nei Prignoli del Mattioli un chiaro riferimento all’odierna Calocybe gambosa il cui nome popolare è, in molte Regioni, "prugnolo".
Altro suo nome popolare è Fungo di San Giorgio; in riferimento alla sua fruttificazione tipicamente primaverile, visto che la Festa di San Giorgio cade eil 23 Aprile.
Dal TUTTO FUNGHI Pag. 186, Scheda n° 80: “È considerato un ottimo commestibile: in alcune zone d’Italia, quali ad esempio la Toscana dove per tradizione viene assiduamente ricercato, è considerato in assoluto uno dei migliori funghi, definito addirittura come ottimo. Indubbiamente gioca a sua favore il particolare periodo di crescita, estremamente precoce, che fa di questo fungo una vera primizia micologica. Da taluni altri non viene invece apprezzato, probabilmente per il suo particolare odore molto accentuato di farina fresca o di pane fresco che, permanendo anche solo in parte dopo la cottura, regala a questo fungo un aroma del tutto particolare.”
Calocybe gambosa; foto di Alessandro Francolini
Calocybe gambosa; foto di Roberto Cagnoli
Calocybe gambosa; foto di Alessandro Francolini
Calocybe gambosa; questa specie è conosciuta dalla massa dei micofagi con il nome comune di “prugnolo” o “fungo di San Giorgio”. È considerato un ottimo fungo commestibile, cresce in primavera ai margini del bosco, spesso associato all’Olmo, sovente tra i cespugli di Biancospino e Prunus spinosa e nei prati e spazi aperti in presenza di arbusti della famiglia delle Rosaceae, nei classici “cerchi delle streghe”.
Si presenta con un cappello carnoso di colore crema fino a giallo ocra ed un gambo robusto, le lamelle sono basse e molto fitte, di colore biancastro-crema. La carne è dolce ed emana un odore molto forte di farina fresca. Si può confondere con alcuni Entoloma primaverili, tra l’altro, rinvenibili negli stessi habitat. Questi ultimi hanno, infatti, l'odore farinoso, anche se molto meno pronunciato, ed i colori generali del carpoforo molto simili alla Calocybe gambosa, mentre l’elemento dirimente che ci consente di separarli è l’osservazione delle lamelle che negli esemplari adulti, con la maturazione delle spore, assumono una colorazione rosa, tipica del Genere Entoloma.
Foto e commento di Mario Iannotti
Calocybe gambosa; foto di Alessandro Francolini
Calocybe gambosa; foto di Tomaso Lezzi
Calocybe gambosa; foto di Mario Iannotti
Calocybe gambosa; foto di Mario Iannotti
Calocybe gambosa; foto di Luigi Minciarelli
Calocybe gambosa; foto di Mario Iannotti
Calocybe gambosa; foto di Massimo Biraghi
Calocybe gambosa; foto di Gianluigi Boerio
Calocybe gambosa; foto di Federico Calledda
Calocybe gambosa: primordi. Foto di Luigi Minciarelli
Calocybe gambosa; foto di Massimo Mantovani
Calocybe gambosa; esemplari connati. Foto di Alessandro Francolini
Calocybe gambosa; foto di Pietro Curti
Calocybe gambosa: primordi. Foto di Luigi Minciarelli
Calocybe gambosa; foto di Gianni Bonini
Calocybe gambosa; foto di Tomaso Lezzi
Calocybe gambosa; foto di Massimo Mantovani
Calocybe gambosa; foto di Pietro Curti
Calocybe gambosa; foto di Tomaso Lezzi
Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.