Cervinus / Cervina / Cervinum: del cervo; cervino
Cervinus / a / um: aggettivo latino: del cervo; cervino.
In Micologia è epiteto specifico di molte specie, tra cui: Bovista cervina Berk.; Geopora cervina (Velen.) T. Schumach.; Mycogone cervina Ditmar; Ganoderma cervinum (Bres.) Sacc.; Ascobolus cervinus Berk. & Broome; Pluteus cervinus (Schaeff.) P. Kumm.; Polyporus cervinus Pers.; ecc.
In particolare Pluteus cervinus (Schaeff.) P. Kumm. è specie tipo del Genere Pluteus.
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Pluteus cervinus (Schaeff.) P. Kumm.; è il capostipite del genere Pluteus per la diffusione e per le dimensioni del carpoforo. L'odore rafanoide assieme al colore rosa delle lamelle e alla crescita lignicola conduce subito al riconoscimento della specie. Comune anche dalla primavera fino all'autunno nei boschi su ceppi e legno morto, anche interrato, prevalentemente di latifoglia. Crescita singola o a piccoli gruppi. Commestibile scadente per l'esiguità della carne del cappello e la fibrosità del gambo. Confondibile con il Pluteus tricuspidatus che può avere dimensioni e tonalità del cappello simili ma ha il filo lamellare nerastro (mentre Pluteus cervinus ha filo lamellare concolore alla lamella o più pallido), non ha odore rafanoide e cresce soprattutto su legno di conifera.
Commento di Luca Mistè
Pluteus cervinus; foto di Federico Calledda
Pluteus cervinus; specie di taglia grande, il cappello è carnoso, di colore variabile, in genere marrone, bruno dattero, ma anche bruno-grigiastro o su tonalità bruno-olivastre, con margine biancastro. La cuticola è untuosa, finemente fibrillosa, liscia, al centro a maturità sono presenti sottili squamette, se si osserva invece alla lente risulta coperta da peli appressati. Le lamelle sono libere, abbastanza fitte, spesse, dapprima biancastre poi a maturazione di bel rosa carico, filo intero e concolore. Il gambo è cilindrico, robusto, coperto di fibrille brunastre, senza anello né volva, tende ad ingrossare verso la base. La carne ha odore nettamente rafanoide. La specie più simile è Pluteus tricuspidatus che preferisce la conifera ed ha il filo della lamella nero.
Foto e commento di Mario Iannotti
Pluteus cervinus; foto di Emilio Pini
Pluteus cervinus; foto di Massimo Biraghi
Pluteus cervinus; foto di Emilio Pini
Pluteus cervinus; foto di Pietro Curti
Pluteus cervinus; foto di Alessandro Remorini
Pluteus cervinus; foto di Massimo Biraghi
Pluteus cervinus; foto di Massimo Biraghi
Pluteus cervinus; foto di Massimo Biraghi
Pluteus cervinus; foto di Franco Sotgiu
Pluteus cervinus; lamelle rosa a maturità; filo lamellare pallido; foto di Franco Sotgiu
Pluteus cervinus; foto di Tomaso Lezzi
Lamelle libere al gambo e sporata rosa per il Genere Pluteus; Pluteus cervinus; foto di Tomaso Lezzi
Pluteus cervinus; foto di Roberto Cagnoli
Pluteus cervinus; foto di Roberto Cagnoli
Imenoforo di Pluteus cervinus; foto di Roberto Cagnoli
Pluteus cervinus; il suo odore tipicamente rafanoide può rappresentare un importante carattere di riconoscimento. Foto di Tomaso Lezzi
Gambo e imenoforo di Pluteus cervinus; lamelle rosate a maturità, con filo concolore o più chiaro; foto di Tomaso Lezzi
Pluteus cervinus; foto di Roberto Cagnoli
Pluteus cervinus; foto di Roberto Cagnoli
Pluteus cervinus; foto di Mauro Cittadini
Cappello di Pluteus cervinus; foto di Franco Sotgiu
Pluteus cervinus; foto di Tomaso Lezzi
Particolari della base del gambo di Pluteus cervinus; foto di Tomaso Lezzi
Pluteus cervinus; foto di Mario Iannotti
Pluteus cervinus; foto di Roberto Cagnoli
Pluteus cervinus; foto di Roberto Cagnoli
Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.