Sanguifluus / Sanguiflua / Sanguifluum: col sangue che scorre; sanguinante

Sanguifluus / a / um: dal latino sànguis = sangue; e dal verbo latino flùere = fluire, scorrere. Col sangue che scorre; sanguinante.

 

 

In Micologia è epiteto specifico di poche specie, tra cui:  Lactarius sanguifluus  (Paulet) Fr.;  Lactarius sanguifluus  var. violaceus  (Barla) Basso [=  Lactarius vinosus  Quélet];  Lepiota sanguiflua  Murrill;  Penicillium sanguifluum  Sopp;  Citromyces sanguifluus  Sopp

 

 

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Lactarius sanguifluus  (Paulet) Fr.; si distingue dagli altri Lactarius a latice colorato su toni arancio-rossi perché il latice di questa specie è rosso-sangue o rosso vinoso fin dall’inizio, immutabile; il latice non è abbondante e ha sapore leggermente acre. Il profilo del cappello è piano convesso da giovane per divenire a maturità decisamente depresso o imbutiforme. Il cappello ha colorazioni arancio-vinose con zonature concentriche; sul cappello si può notare anche la presenza di macchie o scrobicoli irregolari. Tende ad macchiarsi di verde a maturità.


Il  Lactarius sanguifluus var. violaceus  è simile ma presenta tonalità violaceo-lilacine evidenti e mostra un inverdimento più diffuso, marcato e precoce; anche gli scrobicoli sul gambo sono più evidenti e numerosi nella var. violaceus  che nella specie tipo. Altre differenze che giustificano maggiormente la distinzione sono di carattere microscopico.

 

Attualmente alcuni Autori considerano tale varietà, da molti sinonimizzata con  Lactarius vinosus  (Quél.) Bataille, come semplice forma ecologica della specie tipo: pertanto rendono sinonime le tre specie (Lactarius sanguifluus, Lactarius sanguifluus var. violaceus e Lactarius vinosus), con  Lactarius sanguifluus  come nome prioritario.

 

Ad accomunare comunque le due entità e a fugare equivoci con specie vicine è il latice: rosso sangue o rosso vinoso fin dall’inizio, immutabile; anche l'habitat è lo stesso: sotto conifere, soprattutto Pino a due aghi (Pino nero, Pino da pinoli, Pino silvestre). La specie tipo e la sua varietà sono in genere considerati come i migliori  Lactarius  commestibili.

 


Dal  TUTTO FUNGHI  Pag. 290, Scheda n° 173: “È un buon commestibile, particolarmente gradito e apprezzato nel Sud dell’Italia dove è chiamato Rosito; è consumato cotto alla griglia sulla brace o usato per preparare sughi e intingoli come contorno a piatti di carne.


Fa parte della Sezione Dapetes, contenente tutti i Lactarius aventi latice di colore arancio-rosso. Relativamente facile il riconoscimento poiché è l’unico lattario in cui il latice è rosso-vinoso fin dall’inizio. Nel  Lactarius semisanguifluus, infatti, il latice si presenta subito aranciato, per assumere colorazioni rosso sangue solo in seguito, a causa del viraggio.


È l’unico della Sezione a latice aranciato-rosso che, se consumato, non colora l’urina di arancione.”

 

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Per altre immagini vedere alla voce Vinosus.


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Tabella schematica con le caratteristiche principali dei  Lactarius  della  Sezione  Dapetes. Realizzazione grafica di Alessandro Francolini 


 

 

 

 

 

Lactarius sanguifluus  (Paulet) Fr.; foto di Felice Di Palma

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lactarius sanguifluus; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

 

Il latice colora di rosso sangue la carne di  Lactarius sanguifluus; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lactarius sanguifluus var. violaceus   (Barla) Basso  =  Lactarius vinosus   Quélet; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lactarius sanguifluus; foto di Antonio Lupo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Confronto tra  Lactarius sanguifluus var. violaceus  (a sinistra) e  Lactarius deliciosus  (a destra); foto di Enzo Orgera

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lactarius sanguifluus; foto di Massimo Biraghi

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lactarius sanguifluus; foto di Mauro Cittadini

 

 

 

 

 

 

 

 


 

Lactarius sanguifluus; foto di Mauro Cittadini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lactarius sanguifluus var. violaceus [= Lactarius vinosus]; foto di Federico Calledda

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lactarius sanguifluus var. violaceus  [= Lactarius vinosus]; foto di Mauro Cittadini


 

 

 

 

 

 

 

 


 

Latice scarso, di colore rosso sangue, immutabile: non vira al verde né se lasciato essiccare sulle lamelle né se isolato:

Lactarius sanguifluus var. violaceus  [ = Lactarius vinosus]; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lactarius sanguifluus var. violaceus  [= Lactarius vinosus]; foto di Federico Calledda

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lactarius sanguifluus var. violaceus  [= Lactarius vinosus]; foto di Mauro Cittadini

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

Colori del cappello di  Lactarius sanguifluus var. violaceus  [= Lactarius vinosus]; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

 


 

Lactarius sanguifluus var. violaceus  [ = Lactarius vinosus]; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

Lactarius sanguifluus var. violaceus  [= Lactarius vinosus]; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 



 

Colorazioni assunte dall'imenoforo di un esemplare vecchio e malandato di

 Lactarius sanguifluus var. violaceus  [= Lactarius vinosus]; foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 



 

Lactarius sanguifluus var. violaceus  [= Lactarius vinosus]; a sinistra: esemplare attaccato da  Peckiella deformans; a destra: evidente inverdimento delle superfici a maturità. Foto di Alessandro Francolini

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 Lactarius sanguifluus; foto di Marco Barbanera


 

 

 

 

 

 

 

 

 Lactarius sanguifluus; foto di Tomaso Lezzi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lactarius sanguifluus; foto di Stefano Rocchi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 Lactarius sanguifluus var. violaceus  [= Lactarius vinosus]; foto di Enzo Orgera

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.