Satanas (Pag. 1): Satana, demonio
Satanas: dall’ebraico satan = nemico, avversario; poi impiegato in latino col significato di "demonio" o di Principe dei demoni.
In Micologia è epiteto specifico di Laboulbenia satanas Balazuc ma, soprattutto, di Boletus satanas Lenz; per questo bel boleto l’epiteto specifico fu coniato dal micologo tedesco Harald Othmar Lenz (1798-1870) che fu il primo a classificarlo nel 1831. Nel corso dello studio di tale fungo il Lenz, dopo averne mangiato qualche boccone, fu colto da vomito e da forti dolori gastrointestinali ed esclamò: “C'est le bolet du diable” (“E’ il boleto del diavolo”); da qui l’epiteto specifico che non è più stato cambiato.
Nell'anno 2014, con l'avvento delle analisi filogenetiche, Boletus satanas assieme a molte altre "vecchie" specie di Boletus è stato inserito nel nuovo Genere Rubroboletus. Nel 2015 queste specie sono state ricombinate nel Genere Suillellus creato dal micologo Jaime Blanco Dios; tuttavia persistono discordanze tra i vari Autori su quale sia il nome prioritario di questa specie. Tutte le ricombinazioni in Suillellus di Blanco Dios riferite a taxa divesri da luridus e queletii sono prive di supporto filogenetico e quindi risulterebbero non valide. Ne consegue che, attualmente, la collocazione corretta di questi funghi è nel Genere Rubroboletus.
Per ulteriori informazioni sulla creazione dei nuovi Generi a partire dal "vecchio" Genere Boletus, vedere anche alla voce Boletus.
Dal TUTTO FUNGHI Pag 335, Scheda n° 214: "Il nome altisonante (Satanas) ha certamente contribuito a dargli nel corso del tempo la nomea del Boletus tossico per antonomasia; in realtà la sua velenosità dopo cottura non è delle più importanti tra quelle esistenti in natura: certamente da respingere anche se è corretto ricordare che sono ben altre le specie velenose.”
Per ulteriori immagini vedere alla successiva Pag. 2.
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Boletus satanas Lenz = Rubroboletus satanas (Lenz) Kuan Zhao & Zhu L. Yang; ha carne spessa e compatta nel giovane, poi molle, bianco-giallastra, giallo pallida, vira debolmente all'azzurro alla sezione in modo disomogeneo e distribuito a settori; odore debole nel giovane, ma poi forte, disgustoso e nauseabondo, putrido, fecale e cadaverico negli esemplari maturi con varie componenti odorose non esclusa quella di escrementi umani; sapore dolce.
Cresce dall'estate all'inizio dell'autunno nei boschi caldi di latifoglie, in particolare Quercus, su suolo calcareo. Non molto comune.
E’ specie velenosa, certamente tossico da crudo; è responsabile di sindrome gastrointestinale a breve latenza che si manifesta poche ore dopo il consumo, eccezionalmente durante il pasto stesso. In alcune zone d'Italia viene incautamente consumato dopo trattamenti e preparazioni empiriche atte a distruggere le Bolesatine di natura peptidica, responsabili dell'avvelenamento. In ogni caso il consumo di tale specie è assolutamente sconsigliato ed è opportuno, a livello di prevenzione, sconsigliarlo a tutti coloro che "indulgono" nel cibarsi di tale fungo.
Le tonalità biancastre del cappello, le notevoli dimensioni, il particolare viraggio della carne e lo sgradevole odore che emana a maturazione, lo rendono difficilmente confondibile con gli altre Boletaceae.
Commenti di Giovanni Satta
Boletus satanas = Rubroboletus satanas; foto di Giovanni Solinas
Boletus satanas = Rubroboletus satanas; foto di Franco Sotgiu
Boletus satanas = Rubroboletus satanas; foto di Felice Di Palma
Assenza di tonalità rosa o rosate sul cappello di Boletus satanas = Rubroboletus satanas; foto e commento di Luigi Minciarelli
Un gruppo con esemplare sezionato che presenta un viraggio tipicamente a isole, con zonature difformi, caratteristiche di Boletus satanas = Rubroboletus satanas; foto e commento di Pietro Curti
Boletus satanas = Rubroboletus satanas; foto di Alessandro Francolini
Viraggio in Boletus satanas = Rubroboletus satanas; foto di Giovanni Solinas
Boletus satanas = Rubroboletus satanas; foto di Gianni Bonini
Gambo obeso in Boletus satanas = Rubroboletus satanas; foto di Giovanni Solinas
Boletus satanas = Rubroboletus satanas; foto di Massimo Mantovani
Particolare del reticolo all'apice del gambo in Boletus satanas = Rubroboletus satanas; foto di Massimo Mantovani
Visione dell'imenoforo di un esemplare maturo di Boletus satanas = Rubroboletus satanas; foto di Massimo Mantovani
Gambo giallo nella parte superiore; poi rosso, rosso-viola nella parte centrale. Reticolo evidente nei due terzi superiori. Boletus satanas = Rubroboletus satanas; foto di Alessandro Francolini
Boletus satanas = Rubroboletus satanas; foto di Massimo Biraghi
Boletus satanas = Rubroboletus satanas; foto di Massimo Biraghi
Boletus satanas = Rubroboletus satanas; foto di Massimo Biraghi
Boletus satanas = Rubroboletus satanas; foto di Massimo Biraghi
Boletus satanas = Rubroboletus satanas; foto di Federico Calledda
Imenoforo con pori piccoli e rotondi; arancio-rosso ma più gialli al margine. Blu alla pressione.
Boletus satanas = Rubroboletus satanas; foto di Alessandro Francolini
Boletus satanas = Rubroboletus satanas; foto di Gianni Bonini
Boletus satanas = Rubroboletus satanas; foto di Gianni Bonini
Viraggio leggero alla sezione, anche dopo qualche minuto in un vetusto Boletus satanas = Rubroboletus satanas; foto di Alessandro Francolini
Boletus satanas = Rubroboletus satanas; foto di Massimo Biraghi
Imenoforo di Boletus satanas = Rubroboletus satanas; foto di Massimo Biraghi
Boletus satanas = Rubroboletus satanas; foto di Gianluigi Boerio
Boletus satanas = Rubroboletus satanas; foto di Franco Sotgiu
Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.