Queletii (Pag. 1): di Quelet; in omaggio al micologo francese Lucien Quelet (1832-1899)
Queletii: di Quélet; in omaggio al naturalista e micologo francese Lucien Quélet (1832-1899).
In Micologia è epiteto specifico di alcune specie, tra cui: Cudoniella queletii (Fr.) Sacc.; Entoloma queletii (Boud.) Noordel.; Helvella queletii Bres.; Russula queletii Fr.; Boletus queletii Schulzer = Suillellus queletii (Schulzer) Vizzini, Simonini & Gelardi (che, attualmente, è nome prioritario); Hygrophorus queletii Bresadola; ecc.
Per ulteriori immagini vedere alla successiva Pag. 2.
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Boletus queletii Schulzer = Suillellus queletii (Schulzer) Vizzini, Simonini & Gelardi; agevolano il riconoscimento di Suillellus queletii l’assenza di reticolo sul gambo; la carne dal sapore dolciastro, giallastra ma virante al blu alla sezione, con odore debole, leggermente fruttato; il gambo giallo nella parte superiore ma rosso-barbabietola alla base e subito imbluente per corrusione; i tubuli gialli; la superficie poroide di un bel colore arancio (anche se gialla nei giovanissimi esemplari) e mai rosso-vivo, virante al blu alla pressione; la cuticola asciutta e vellutata.
Un tempo era riconosciuta come valida anche la var. lateritius, riconoscibile per la colorazione della cuticola pileica di un bel rosso mattone (contro le tonalità da ocra-aranciate a bruno-rossastre della specie tipo). A tutt'oggi tale varietà è considerata soltanto una forma ecologica e quindi sinonimizzata con Suillellus queletii.
Conosciuto nel Nord Italia (soprattutto in Piemonte) anche col nome popolare di Feré.
Dal TUTTO FUNGHI Pag. 332, Scheda n° 211: “Buon commestibile dopo adeguata cottura, almeno di 15 minuti dal primo bollore, necessari per eliminare alcune tossine termolabili; in ogni caso di qualità inferiore rispetto ai simili Boletus erythropus = Neoboletus luridiformis e Boletus luridus = Suillellus luridus.”
Per ulteriori informazioni sulla creazione di nuovi Generi a partire dal "vecchio" Genere Boletus, vedere alla voce Boletus.
Suillellus queletii = Boletus queletii; foto di Franco Sotgiu

Russula queletii Fr.; dal TUTTO FUNGHI, Scheda 158, Pag. 274: "È una specie facile da riconoscere, anche macroscopicamente, con poca esperienza. Le colorazioni abbastanza costanti con decolorazioni olivastre, che, se non presenti sul fresco, compaiono comunque il giorno seguente la raccolta, la consistenza fragile del gambo, l'odore variamente interpretabile (di pesca, pelargoneo, di mela o, più genericamente, fruttato), la marcata acredine della carne e la crescita sotto Abete rosso sono dei buoni indizi per una corretta determinazione." Foto di Federico Calledda

Entoloma queletii (Boud.) Noordel.; foto di Tomaso Lezzi

Hygrophorus queletii Bresadola; un Hygrophorus strettamente legato al Larice. Cappello biancastro, bianco-crema, con disco macchiato di rosa, mattone. Ha leggero odore come di ammoniaca. Foto di Emilio Pini

Boletus queletii var. lateritius (Bres. & Schulzer) E.J. Gilbert = Suillellus queletii (Schulzer) Vizzini, Simonini & Gelardi; foto di Alessandro Francolini

Russula queletii; foto di Pietro Curti

Hygrophorus queletii; foto di Massimo Mantovani

Entoloma queletii; foto di Tomaso Lezzi

Boletus queletii = Suillellus queletii; foto di Pietro Curti

Russula queletii; foto di Felice Di Palma

Hygrophorus queletii; foto di Federico Calledda

Boletus queletii = Suillellus queletii; foto di Giovanni Baruffa

Russula queletii; foto di Massimo Biraghi

Hygrophorus queletii; foto di Federico Calledda

Imenoforo di Boletus queletii = Suillellus queletii; foto di Alessandro Francolini

Russula queletii; foto di Emilio Pini

Boletus queletii = Suillellus queletii; foto di Alessandro Francolini

Viraggio nella sezione di Boletus queletii = Suillellus queletii; foto di Alessandro Francolini

Boletus queletii = Suillellus queletii; foto di Alessandro Francolini

Russula queletii; foto di Alessandro Remorini
Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.