Vulpinus / Vulpina / Vulpinum: con il colore del manto della volpe
Vulpinus / a / um: aggettivo latino = volpino; dal latino vùlpis = volpe. In riferimento alla colorazione degli sporofori (o di qualche loro porzione) che ricorda quella del manto della volpe.
In Micologia è epiteto specifico di svariate specie, tra cui: Inocybe vulpina Takah. Kobay.; Nectria vulpina (Cooke) Cooke; Opegrapha vulpina Vondrák, Kocourk. & Tretiach; Entoloma vulpinum (Rick) Blanco-Dios; Leccinum vulpinum Watling : Fr.; Penicillium vulpinum (Cooke & Massee) Seifert & Samson; Cortinarius vulpinus (Velen.) Rob. Henry; Inonotus vulpinus (Link) P. Karst.; Lentinellus vulpinus (Sowerby) Kühner & Maire; ecc.
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Leccinum vulpinum Watling : Fr.; cappello bruno rossastro e gambo presto e nettamente decorato da arpioncini nerastri. Carne fibrosa nel gambo e compatta nel cappello, ingrigente al taglio dopo un primo passaggio per altri cromatismi, gambo progressivamente allargato verso la base e spesso presentante sfumature verdi bluastre.
Habitat tipico sono i boschi di conifere; ci sono alcuni autori che differenziano in base alle essenze presenti Leccinum vulpinum da Leccinum piceinum, ma direi che le cose non sono affatto limpide e che forse si tratta dello stesso fungo.
Odore e sapore lievemente fungini. Commestibile eliminando il gambo, come del resto in tutti i funghi del Genere Leccinum.
Foto e commento di Felice Di Palma
[Vedere anche le note alla pagina riguardante Leccinum aurantiacum]
Leccinum vulpinum; foto di Federico Calledda
Leccinum vulpinum; foto di Pietro Curti
Cortinarius vulpinus (Velen.) Rob. Henry; un Cortinarius abbastanmza raro, simbionte del Faggio. Ha lamelle inizialmente di colore viola-lillacino, gambo radicante e decorato da fioccosità ocracee che formano quasi delle ghirlande o addirittura una sorta di calza; con odore caratteristico di formaggio Camembert (ammuffito) o di "sudore di piedi" o rafanoide (di polpa della patata cruda); foto di Gianluigi Boerio
Cortinarius vulpinus; foto di Massimo Biraghi
Cortinarius vulpinus; l'esemplare sulla sinistra mostra il gambo quasi calzato dai resti del velo; foto di Massimo Biraghi
Cortinarius vulpinus; foto di Massimo Biraghi
Leccinum vulpinum; foto di Pietro Curti
Leccinum vulpinum; foto di Pietro Curti
Leccinum vulpinum; foto di Pietro Curti
Leccinum vulpinum; foto di Tomaso Lezzi
Leccinum vulpinum; foto di Marco Barbanera
Leccinum vulpinum; foto di Marco Barbanera
Leccinum vulpinum; Leccino tipico dei boschi di conifere; è commestibile eliminando il gambo duro e coriaceo come in tutti i Leccinum. Ha cappello di colore rosso più o meno rosso-mattone e gambo ben presto decorato da punteggiature nerastre evidenti e più o meno in rilievo. Foto di Alessandro Francolini
Leccinum vulpinum; particolare della cuticola debordante oltre il margine pileico e delle decorazioni nerastre (arpioncini) che punteggiano il gambo;
foto di Alessandro Francolini
Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.