Choiromyces: nome di Genere di funghi Ascomiceti. Famiglia Tuberaceae

Dal greco  chòiros = maiale, porcellino; e dal greco  mýkes = fungo. Alla lettera: fungo dei maiali; in quanto un tempo le specie di questo Genere erano ricercate con l'utilizzo di maiali appositamente addestrati.

 

 

In Micologia è nome del  Genere  Choiromyces  Vittadini (1831) che fa parte degli Ascomiceti. È inserito nella Famiglia Tuberaceae, Ordine Pezizales.

 

La sua specie tipo è  Choiromyces meandriformis  Vittadini 

 

 

I funghi del  Genere  Choiromyces, a grandi linee, hanno le seguenti caratteristiche: sono di dimensioni medio-piccole e di aspetto da tuberiforme a più o meno irregolarmente globosi. La loro superficie esterna è liscia, di colore giallognolo con eventuali macchie rossastre. Gleba  da chiara a brunastra (a maturità) con venature  biancastre. Spore  sferiche, aculeate. Crescita da ipogea a semiipogea, spesso su terreni sabbiosi.

Emanano un odore intenso e penetrante, simile all'odore degli idrocarburi o del gas illuminante, ma sgradevole. Quindi per certi versi paragonabile all'odore dei ben più pregiati "tartufi" che però è gradevole. Inoltre i Tuber hanno spore più o meno ellissoidali e non sferiche.

 

 

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In particolare la sua specie tipo, Choiromyces meandriformis, può vagamente ricordare all'aspetto il pregiatissimo "tartufo bianco" (Tuber magnatum).

 

Perciò il  Choiromyces meandriformis, pur avendo odore forte e nausenate, viene spesso contrabbandato e venduto al posto del "tartufo bianco", costituendo così una vera e propria frode alimentare. Per giunta anche pericolosa visto che è specie tossica se consumata cruda (per esempio grattugiata cruda su un piatto di pasta come può esser fatto col più pregiato tartufo): provoca una sindrome gastrointestinale a breve latenza, in genere lieve e che solitamente non richiede ricovero ospedaliero. È invece innocua se consumata cotta o bollita.

 

 

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Choiromyces meandriformis  Vitt.; foto di Claudio Angelini

 

 

 

 

Choiromyces meandriformis; asco  prototunicato con spore nettamente aculeate. Foto di Claudio Angelini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Termine Enciclopedia Illustrata curato e redatto per AMINT da Alessandro Francolini.